31 agosto 2008

Fashion victim - iPod Touch.

Ho appena comprato un iPod Touch e già si pone la questione se si debba dire tappare toccare o sfiorare. E' un argomento importante visto che si prevede un futuro fatto di touchscreen e non si sentiranno più click (e prevedo boom di vendite per le pelli di daino -- quindi, Cigno, diamoci all'allevamento di daini). Io tra questi preferisco tappare e touch non è declinabile in italiano (touch-are l'icona? Di eresia?).

Nel frattempo entro nel magico mondo dell'iTunes Sincronizzato, prossima disciplina olimpionica dopo il Nuoto Sincronizzato. I due sport si accomunano per il fatto che per tutto il tempo stai lì con un sorriso isterico sul viso. E' un lavoro abbastanza complesso, odioso, a volte illogico ma una volta appreso dona grandi soddisfazioni.

Del tipo che ordini le tracce, rinomini quelle importate da CD, crei i tuoi generi musicali personali (ma dove cazzo metto i Sigur Ros - e alternative non mi piace), ti assicuri che ogni album abbia la sua bella copertina -- diciamocelo, l'ho comprato solo per poter sfogliare gli album nella visualizzazione orizzontale, facendoli scorrere a velocità pazze -- insomma, un passatempo curioso, un po' come spolverare la propria libreria, e ti dà l'illusione di riavvicinarti un pochetto al mondo perduto della musica che si toccava e odorava dal suo packaging.

Cigno il Touch ce l'ha da un po' quindi ora insieme facciamo due fighetti DOC.

zage

29 agosto 2008

Fashion victim - Black Bird Fly.

Sono malato.
Chiedo aiuto.
Il design mi fotte alla grande...



Non so niente di questa macchina fotografica se non che è una biottica, costa 67 euro, hai dei colori bellissimi, monta un rullino da 135 e non da 120 e la voglio...anche solo per tenerla in casa ed esporla...
Se qualcuno ha qualche notizia in più..



UPDATE del 28 Agosto ore 14.34
ho trovato il post originale con la "recensione" della macchina. Eccolo qui.
Interessante la possibilità di montare due maschere differenti (24x24 o 24x36) e la possibilità di impressionare tutta la superfice della pellicola, compresi gli "sprocket holes".

Saluti

Cigno

28 agosto 2008

Before I die I want to...

Vi segnalo l'ennesimo progetto fotografico realizzato con una polaroid.
Si tratta di un lavoro di Nicole Kenney.
L'idea è molto semplice.
Nicole si aggira per strada con la sua bella polaroid, ferma le persone, gli scatta una polaroid e gli chiede "cosa vuoi fare prima di morire?".
La cosa che più mi piace è che la polaroid viene scattata proprio nel momento della risposta...

Ecco la mia...


Surf da onda ovviamente...
Only Locals.

Cigno

25 agosto 2008

Odio l'afa


Io non ho un bel rapporto con il caldo.
Lo soffro tremendamente.
Faccio davvero una fatica enorme.

Così quando vado al mare, come questa estate, ho sempre una soluzione pronta.
Intorno alle 10,30 quando il caldo comincia a farsi sentire davvero, vado al bar armato di:

- 1 Euro e 50 Cent
- Un libro
- Ipod

Mi prendo un bel caffè, un bicchiere di acqua gelida e leggo un bel libro o ascolto musica.
Se ho culo, con il resto dei soldi, faccio una partita ad uno di quei giochi che ormai non si trovano quasi più in cui munito di un volante e due pedali devi far percorre ad una biglia di ferro un percorso simile ad una scuola guida...bellissimo.

Durante queste pause mi sono innamorato di Firmino un topino sgangherato nato dalla penna di Sam Savage.
Dimenticatevi i soliti topini simpatici della Disney, Firmino non fa ridere.
Fa sorridere malinconicamente al massimo.
È il tredicesimo cucciolo della nidiata e la madre ha solo 12 mammelle.
A causa della sua corporatura fragile Firmino non riesce mai ad agguantare una mammella per mangiare.
Preso dala fame il povero topo comincia a mangiare i libri della libreria in cui lui e la sua famiglia vivono ed è così che diventa un vorace lettore...

Bello, commovente, malinconico, sognante.
Me ne sono innamorato subito.

Cigno

23 agosto 2008

La Louvre.

boschIeri tipica giornata da Louvre. Pioveva.

La prima volta che vai guardi tutto ed esci che non ricordi niente di quello che hai visto. Questa era la mia seconda volta e sono andato a godermi solo le cose che mi avevano colpito di più, cioè i pittori fiamminghi, olandesi, paesi bassi. E gli italiani.

Finalmente sono riuscito a trovare un Bosch (l'anno scorso era al restauro). Il cielo verdognolo de La Nave dei Folli sembra un x-pro ante litteram, il gufo nascosto tra i rami e il viso che fa parte dell'impugnatura di un bastone sono quei particolari che te lo fanno amare. E' quasi più bello in foto comunque visto che quei geni del Louvre l'hanno relegato in un angolino semibuio.

Mentre guardavo il dipinto (ed ero solo, non interessava a nessuno!) è arrivata una famigliola italiana che l'ha riconosciuto: "Ah, ma allora ce n'è uno!". Ma questa è l'eccezione. La regola del visitatore italiano medio è correre alla stanza della Gioconda, stare mezz'ora a vedere un quadretto coperto da teste, braccia tese con la macchina fotografica in mano e riflessi di luce violenta, voltarsi, vedere il maestoso Nozze di Cana del Veronese, dire "Ma questo? E' famoso?", e nel dubbio farsi una foto assieme al dipinto che non si sa mai.

Non che io ne sappia molto di arte eh, però preferisco di gran lunga la Vergine delle Rocce alla Gioconda.

(oggi sole, è questo è bene visto che ho l'aereo)

zage

22 agosto 2008

La metrò.

Il bello della metrò di Paris, come tutti vi diranno, è l'efficienza.

Questi vermi velocissimi vi mangiano e sputano in ogni angolo della città, non dovete quasi mai aspettarli, ce n'è sempre uno in arrivo e le stazioni compaiono ovunque decidiate che siano. E' un bel modo per sentirsi talpe ogni tanto. Se poi avete un coupon hebdomadaire (settimanale) diventano quasi una dipendenza, vi viene voglia di salire e scendere da una linea all'altra solo per il gusto in sé.

Una volta può succedere che il treno si fermi lungo una paurosissima galleria buia senza motivo e dagli altoparlanti il conducente annunci "Madames et monsieurs, scusate il contrattempo ma è successo che... che non... che, ecco... ok, un secondo, ce la posso fare. Dunque, c'è un altro treno in sosta alla stazione e ripartiremo fra pochi secondi. Grazie per la pazienza." Può succedere, ma se il treno riparte lo dimenticate subito.

Il brutto della metrò di Paris è che sono delle macchine infernali.


Le barriere, cioè le entrate e uscite alla zona metrò, spesso sono dei marchingegni complessi di porte di acciaio che fanno di tutto per farvi incastrare. Figuratevi se avete una valigia o se avete qualche handicap (per la valigia c'è il trucco di posizionarla davanti a sé prima di procedere, ma non so quanto tempo passerà prima che pensino a qualcosa di più astuto per catturavi).

L'altro giorno arriva la vettura e attendo l'uscita dei passeggeri prima di salire, come vorrebbe la norma. L'ultima signora ha una carrozzina (con bimbo) e la spinge con non chalance nello spazio tra il treno e il marciapiede. Aspetto che torni indietro ma si è incastrata definitivamente. Parte la sirena che preannuncia la chiusura delle porte e la partenza del treno entro 5 secondi. A parte che a me sono sembrati almeno un centinaio i secondi, ho cercato di disincastrare il passeggino che ovviamente non usciva più da dove era entrato (come da bambini la testa nei buchi). Vi viene voglia di girare le ruote del dannato arnese ma avete paura che si possa incastrare in qualche maniera peggiore (e con esso le vostre mani). Mentre tiro e comincio a pensare di slegare il bimbo e correre a tuffarmi nella trincea più vicina, il passeggino esce con la stessa non chalance con cui è entrato. Salto nel treno, le porte si chiudono, la signora mi dice un merci a cui rispondo con un sorriso isterico, ma solo perché le parolacce che ho in mente non le so in francese.

Comunque è molto efficiente eh.

zage

21 agosto 2008

La Défense.

Questo video è per Cigno. Non si vede praticamente niente perché l'operatore particolarmente svogliato era in pausa pranzo e non era disponibile un monitor per capire cosa stesse riprendendo.

La piazza e i grattacieli maestosi sono sotto quella coltre di nubi, suvvia un po' di immaginazione.



Le nubi si sono diradate solo quando sono andato a fare il mio passatempo preferito. Seduto davanti al Moulin Rouge, alle sei di sera, a vedere i turisti che si fotograno col mulino. Le donne spesso per la foto accennano in modo timidissimo delle pose supersexy (che neanche a letto col loro ragazzo), poi si ricompongono arrossendo e ridendo scompisciatamente. Qualche coppia o famiglia ti chiede sempre se gli puoi scattare un ricordo.

zage

9 agosto 2008

Default camera.

seineNitsa ha scritto un post sulla "default camera", cioè la macchina fotografica che ognuno si porta quando esce di casa senza lo scopo di andare a far foto.

Ho risposto con un commento.

Ciao, capisco bene il concetto di default camera (sebbene io dimentichi spesso di portarmene dietro una -- è perché sono un ragazzo, e quindi sprovvisto di borse enormi e senza fondo come le donne?).

Cmq, in questi giorni farò escursioni nei Monti Sibillini e Gran Sasso e ho scelto la Diana -- prevedo foto di panorami in modalità pinhole, ed è piuttosto leggera da trasportare durante una passeggiata.

La prossima settimana poi sarò a Parigi, e quindi ho scelto una vecchia reflex Pentax (caricata con rullini B/N -- street! street! -- e dia da invertire) e una Polaroid sx-70.


Sì, ho parlato un po' dei cazzi miei, uscendo dal concetto di "default camera" ma era per chiarirmi le idee.

zage

6 agosto 2008

Lavare a secco con plerclorotilene.

Due amici hanno appena iniziato a tenere un diario dei loro viaggi. Uno riguarda una piovosa padova-caponord in moto. L'altro invece tratta le ultime sofferte, liberatorie tappe della composizione di un'opera musicale.

Nel frattempo io provo la webcam del piccolo EEE PC di mia madre (sono riuscito ad installare l'ultima versione di Skype in cui funziona la videoconferenza), cerco la locazione degli hot spots di Paris Wi Fi e leggo I Segreti di Parigi di Augias. Tutto questo lo faccio la mattina prima di andare in ufficio.

Ho fatto tipo tre liste delle cose che devo portare in viaggio. Una l'ho scritta sul mio iGoogle, una è su un foglio grande in camera e poi ho un fogliettino spiegazzato in tasca. Sento che dimenticherò qualcosa. Tipo l'ombrellino o i cotton fioc.

Il principale problema sarà il periodo tra la montagna e Parigi, circa tre giorni. Dovrò lavarmi e stirarmi qualcosa. Per ora so piegare le magliette con una mossa come le donne cinesi. Il secondo passo sarà imparare quei geroglifici alieni stampati sulle etichette delle magliette.

zage

2 agosto 2008

La C3 verde che devo ancora fotografare - parte 2.

Ragazzetta: Buonasera, desidera?
Zage: Un Big Mac Menu Grande.
Ragazzetta: Hai la stessa auto che voglio comprare.
Zage: Con le Vertigo.
Ragazzetta: Mio fratello mi consiglia altro.
Zage: E la Fanta.
Ragazzetta: Adesso che la vedo da vicino però mi sono convinta.
Zage: Mi dai anche il bicchiere di vetro?
Ragazzetta: Questo colore mi piace proprio.

Mi passa il bicchiere dello stesso colore dell'auto.

Zage: Grazieciaoarrivederci.
Ragazzetta: La compro sicuro.

zage

1 agosto 2008

Il ciclo Alta Tensione

Con l'arrivo della stagione estiva non poteva certo mancare il classico "ciclo alta tensione" di canale 5.
Se posso li guardo sempre.
C'è sempre da morir dal ridere.
In genere questi film sono accomunati da un cast di attori sconosciuti, effetti speciali ridicoli, trame inesistenti, disatri naturali e animali geneticamente modificati.

Uno su tutti però vorrei riproporvelo qui...almeno nelle scene salienti.
Shark Attack 3 (si ne hanno fatti ben altri due) è sicuramente il più riuscito di tutti. Ecco la trama:

"Durante la posa di cavi sottomarini presso le coste messicane, alcuni tecnici vengono aggrediti da un enorme squalo. Giunta sul posto insieme a un sommozzatore dell'unità speciale, una ricercatrice appura che il predatore è l'esemplare di una specie preistorica estinta da milioni di anni..."




Mitica la faccia del tipo che scappa un secondo prima di essere divorato...
Vi prego sostenete con me il ciclo Alta Tensione di Canale 5...

Saluti.
Cigno