Dopo una sosta in cui comprendo la funzione premonitrice dei gatti nei confronti delle belle ragazze, Carlo mi porta dove non credevo.
San Vito di Altivole è un paesello sperduto nelle verdi pianure trevigiane dalle parti della bella Asolo. Ci si arriva col navigatore, nel senso che è davvero piccolo e sperduto. Tra queste tre case si trova un gioiello architettonico che è la Tomba Brion Vega (che non è una famiglia aliena, ma son quelli della mitica radio cubo).
Si tratta di un complesso monumentale, opera del Carlo Scarpa il quale poi ha deciso di crearci pure un posticino per il suo cadavere. E a buona ragione: il posto dà un senso di sontuosa calma mista a curioso mistero e placida serenità (potrei andare avanti con gli aggettivi quanto la Consoli).
Se avete giocato a myst potete un po' capire di cosa parlo. Elementi architettonici dallo stile misto, dal giardino zen a colate di calcestruzzo tagliate a gradini, corsi d'acqua con le alghe gialle, fili di ferro tesi in mezzo a un prato, un corridoio bloccato da una porta di vetro che all'evenienza si cala nella pozza d'acqua sottostante, grazie a un sistema di carrucole visibile solo dall'esterno. E poi simboli, cerchi e semicerchi e tondini e pareti che si spostano solo se vi accorgete della presenza dei cardini, piastrelle sconnesse per far risuonare i passi, dettagli ovunque.
Abbiamo già i contatti giusti per creare un mini adventure myst-style, quindi non potete rubarci l'idea.
Il posto mi ha dato l'opportunità di scattare la polaroid che va a completare il trittico Voyage Dans La Lune (deciso adesso che è un trittico - vedi foto in alto).
Ah, dopo questo viaggetto nei dintorni ho comprato il biglietto per Parigi.
zage
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