Arìa, musicà, isolà, polinesìa, tanté, giornì, stupidé, gioié, elettricò, stomacò, realtà (che culo, questa ci sta), magicà, animà.
Forse me ne sono persa qualcuna, dopo un po' ci si abitua e si entra in questa specie di semi-incoscienza liquida e non ti ricordi più dove andava l'accento. Un po' come quando ripeti "forchetta" mille volte e dopo un po' ti sembra un suono senza senso.
zage [zeìg]
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