26 settembre 2006

Direzione Cook...

Ciao a tutti,
dopo 3500 Km percorsi in camper siamo ad Auckland. La Nuova Zelanda e' meravigliosa e non vedo l'ora di mettere online le foto. Ora siamo in aeroporto in attesa del volo per Rarotonga e le isole Cook. Speriamo nel bel tempo...

Un saluto.

Cigno e Sara

P.s.= Zage ci pensi tu? Grazie...

25 settembre 2006

Il Profumo, un film da odorare.

Da un romanzo che mi consigliano in diversi, il regista sceneggiatore e compositore Tom Tykwer (taicuer, ticuer,...) ne ha tratto un film che è entrato direttamente nella mia lista dei preferiti.

Mentre guardavo Il Profumo ho pensato che ci fosse un che di Tim Burton (e scopro che difatti era stato preso in considerazione come regista). Subito dopo ho anche pensato che l'avrebbe rovinato col suo esagerato fantasicare a colori saturi e visi deformati.

Il film è perfetto così com'è, l'ambientazione vi si deposita sulle ossa, Dustin Hoffman fa la sua brava parte, il profumo della pelle di Karoline Herfurth esce direttamente dallo schermo, migliaia di "video-macro" proprio come piacciono a me. Vi accorgerete di avere un naso.

Ma vogliamo parlare del sottotitolo? No, spariamo direttamente ai produttori (tedeschi!).

zage

Girls on films, Zage on TV.

Comunicazione di servizio.

I miei primi due holgavideo alla biennale vengono trasmessi durante la puntata di Pantheon di questa settimana.

In onda su:
SKY 872 - 3 Channel: giovedì 22.00, repliche: venerdì 17.00, domenica 21.00;
La8 Padova: domenica 20.30, replica: martedì 19.45;
TVA Vicenza: venerdì 21.00, replica: sabato 12.00.

Ormai vi potete beccare solo le repliche o le puntate on-line (non appena le metto)!

23 settembre 2006

Marco Disarò.

Fino a domani sera saranno ancora esposte le opere di Marco Disarò al Bastione Alicorno di Padova (davanti al cinema LUX).

MUSE organizzato da CulturalMente è un'esposizione di quadri di astrattismo, e soprattutto di foto che fanno venire voglia di scattarne di proprie, in contrastatissimo bianco e nero.

Ingresso libero dalle 16 alle 19 e la sera dalle 21 alle 24, questa sera si esibisce Victor Young (rock strumentale) e P (video arte), domani il Carro Volante mette in scena "La malattia della famiglia M".

zage

p.s. ma chi diavolo è stato fotografato in primo piano?

18 settembre 2006

Scioglimento del polo nord.

Come promesso, ecco le foto scattate da Cigno a quello che si è rivelato essere l'ultimo concerto dei Northpole.

A malincuore vi presentiamo quello che è diventato un ricordo del passato. Vai a vedere le foto sul nostro sito e poi diffondi la loro musica.

zage

16 settembre 2006

Holgavideo alla Biennale: Giappone.

Ecco un altro video per Pantheon girato alla Biennale d'Architettura di Venezia.

Unknown Japanese Architecture and Cities - Surrealist Architecture and the City's Unconscious, Giappone.



No, non ho voluto seguire il luogo comune per cui i Giapponesi fanno tante foto (sebbene qui dentro ci fosse un'incredibile percentuale di fotografi in più rispetto ad altri padiglioni). Semplicemente mi ha ispirato la frase descrittiva della Rojo Society (com'è che non trovo riferimenti sulla rete?) che compare all'inizio del video.

La musica è di Kevin Shields: "Ikebana", direttamente dalla colonna sonora di Lost in Translation.

Download, altri formati e altri video su muproject.it.

zage

15 settembre 2006

Holgavideo alla Biennale: London.

Questo ggiovane videoartist (incompreso solo nella sua ironia) è molto fiero di presentarvi dei video che ha girato su commisione di Pantheon alla Biennale d'Architettura di Venezia.

Il mio press pass mi ha permesso di aggirarmi indisturbato per i padiglioni a fare i miei holgavideo con la mia fida telecamerina.

C on Cities, C-Photo Magazine (London).



Questa è la bella sala allestita da C-Photo Magazine (Londra) all'interno del Padiglione Italia con un'esposizione dal titolo "C on Cities" (il tema dell'intera biennale è la città).

Amavo quelle silouhette nere sorprese a guardare delle città immaginarie.

La musica che ho scelto è dei Postal Service: "Such Great Heights".

Teoricamente questo e altri video lì vedrete in onda da Ottobre su Pantheon (3Channel SKY 872, La8 Padova, TVA Vicenza).

Download, altri formati e altri video su muproject.it.

zage

14 settembre 2006

Il mio primo spot.

Ho montato questo spot per Pantheon - non solo architettura una produzione televisiva sull'architettura, design, arredamento, cultura che va in onda su 3 Channel (Canale SKY 872), La8 Padova e TVA Vicenza.



La mia prima esperienza in fatto di spot e animazione grafica in After Effects.

zage

13 settembre 2006

Ggiovane videoartist.

Riporto paro paro questo post che ho trovato su kansei.splinder.com, perché mi descrive alla perfezione e mi getta in uno stato di assoluta vergogna e sconforto. No dai scherzo, ho sempre saputo di non aver fatto niente di originale e mi diverte quanto rispecchi i miei holga video.

Manuale del giovane videoartist

Come diventare videoartist in sei semplici mosse:

1. Scegli una musica cupa, oscura, ossessivo-compulsiva. Puoi anche comporla da solo sincronizzando i tuoi grugniti con una base tecno-trance;
2. Gira delle immagini accidentali e divertiti nell’assemblaggio casuale di riferimenti improbabili: può esserti d’aiuto aprire a caso il volume chet-cost e quello surk-t dell’enciclopedia. Ti consigliamo di insere una citazione da un film noto, ma solo al pubblico di nicchia;
3. Monta il girato seguendo attentamente i dettami del montaggio ad minchiam oppure sommergi il tuo materiale con una quantità indistinta di filtri;
4. Ora riguarda il tuo video e assicurati che sia fastidiosamente noioso, che duri molto di più dello stretto necessario e che sia completamente privo di ironia;
5. Adesso anche tu hai il tuo video: spediscilo a questa manifestazione e assicurati che i tuoi amici vadano ad applaudirti;
6. Se qualche sconsiderato ti dovesse contestare, alzati indignato e urla FRATTALI, FRATTALI, FRATTALI!


zage

12 settembre 2006

Saluti da Sidney...

Qui sono circa le 7 del mattino e siamo reduci da circa 20 ore di volo. Ne mancano ancora poche e ci siamo...
Approfittiamo di questo internet point per mandare a tutti un grande abbraccio e un ringraziamento per la indimenticabile giornata di sabato...e pure della serata (grazie Cecchi e Mario).

Il signor e la signora Cignini

P.s. ME COJONI!!!!

P.s.s.= Zage mi metti le categorie che altrimenti perdo l'aereo?

11 settembre 2006

Cigno e Sara, oggi sposi.

Sabato Cigno e Sara si sono sposati nella bellissima Abbazia di Praglia, monastero benedettino alle pendici dei Colli Euganei assolutamente da visitare.

Io ho fatto da compare, con la camicia guru, così non ho avuto problemi di che colore scegliere per la cravatta...

Al pranzo abbiamo pure suonato le canzoni che hanno caratterizzato l'inizio della loro storia: Yellow dei Coldplay, Il Circuito Affascinante di Moltheni (che fine ha fatto?), Cerchi nell'Acqua di Paolo Bevegnù... la nostra Yen sgolata da Sara... ma quando mai ci rivedrete suonare così eleganti?

Ieri invece i due sono partiti per la luna di miele dall'altra parte del mondo tra kiwi, takahe e i kea, ci aspettiamo tutti che tornino con un ricco album fotografico!

Felicitazioni!

zage

-- foto di Elisa Calabrese

6 settembre 2006

Tutti al festivalbar...

Ho deciso di postare questa piccola parte di una intervista a Roberto Binda ex cantante dei Bartòk ed ora cantante dei Lo.mo.
Dall’altra parte invece continua ad esistere, seppur faticando, la scena indie italiana. Tu nel doppio ruolo di musicista e venditore di dischi come la vedi?

Io ho un’idea molto negativa di quello che sta succedendo in Italia, ma non dal punto di vista qualitativo. Quando io ho iniziato ad avere i miei primi gruppi c’erano difficoltà oggettive: si suonava spesso in centri sociali con situazioni tecniche grottesche, i soldi che giravano erano solo rimborsi e neanche tanto grandi, e così via. Poi c’è stato un momento in cui, anche grazie all’ondata dei primi gruppi che hanno funzionato come Afterhours e Marlene Kuntz sono stati aperti parecchi club, le situazioni tecniche sono migliorate, anche il modo di registrare i dischi è migliorato (se tu senti dischi prodotto a cavallo tra anni ’80 e ’90 ci potrai trovare anche delle belle canzoni ma registrare in modo a volte imbarazzante). A quel punto c’è stata la grande stagione delle nuove etichette indipendenti come Homesleep o Gammapop che avevano gruppi con un’attitudine diversa rispetto agli After o ai Marlene ma con delle possibilità di avere lo stesso un pubblico e di guardare anche verso l’estero. Penso ai Giardini di Mirò, ai Julie’s Haircut, agli One Dimensional Man, agli stessi Bartok. Quella secondo me è stata la stagione migliore ma è durata giusto due o tre anni: andavi a suonare in tutta Italia, avevi uno zoccolo di gente che ti seguiva e avevi l’illusione di poter fare qualcosa d’importante anche fuori confine. Oggi vedo che è precipitato tutto: Homesleep ha ridotto drasticamente i propri numeri, Gammapop è sparita, la Ghost Records fa molta fatica; poi i club sono sempre meno, i soldi a disposizione anche, e realizzare un disco seriamente costa sempre di più, con l’aggravante che le vendite sono esattamente la metà di quanto lo erano qualche anno fa.

Ed invece secondo te la qualità è alta…

Sì, la qualità delle produzioni è rimasta alta. Però ad esempio venerdì sono andato al Jail di Legnano a vedere i Franklin Delano e c’erano cinquanta persone. Non che i Franklin non siano una bella proposta, anzi. Ma la verità è che quello è il loro pubblico. Tranne casi eccezionali, come di recente i Marta Sui Tubi, il pubblico è quello. Si sta tornando alla vecchia situazione: impossibilità di spostarsi a suonare in giro con cachet decenti, difficoltà a produrre un disco quando hai a disposizione cinquemila euro che sono poi irrecuperabili perché al massimo vendi cinquecento copie. Io la situazione la vedo molto negativa, non tanto per la qualità, ma proprio per le difficoltà del mercato.

Ma non trovi che escano troppi dischi?

Escono troppi dischi, probabilmente anche il nostro è uno dei troppi (ride, ndr)! La produzione indiscriminata di dischi c’è in tutti i paesi e da molti anni, è diventato molto facile registrare in casa. Ma i dischi che poi finiscono sul mercato sono comunque sempre di meno di quelli che vengono realizzati: una selezione naturale a questo livello c’è già. Sta di fatto che pochi giorni fa leggevo la selezione dei trentacinque dischi per il “Premio Fuori dal Mucchio” e nonostante sia un addetto ai lavori conoscevo all’incirca sei o sette titoli su un centinaio di esordi che, al di là della selezione del premio, escono ogni anno. Si spera sempre che un gruppo prima di arrivare all’esordio maturi lentamente e non butti il proprio lavoro nel nulla facendo un disco ancora in fase acerba. Per contrastare le uscite eccessive non vedo comunque una soluzione reale più efficace della selezione del mercato.

Mentre per quanto riguarda il pubblico?

Uno dei grossi limiti dell’indie italiano è che il pubblico è composto quasi esclusivamente dagli stessi musicisti che compongono la scena. I dischi ce li si scambia tra gente che suona e i concerti ce li si va vedere tra gente che suona. Non si riesce mai ad aprirsi ad altri tipi di mercati e ad altri tipi di persone.

Quindi il tuo giudizio, per concludere, è almeno a livello di mercato totalmente negativo.

La mia speranza è che si riduca sempre di più la frattura tra musica indipendente e pubblico. Io guardo sempre con molta ammirazione al lavoro fatto da Afterhours, La Crus e Marlene nel tentare di rendere sempre più sottile questo gap. Un musicista dovrebbe porsi tra i primi obbiettivi quello di far arrivare la propria musica a più gente possibile. Si dovrebbero evitare le guerre di chi ti accusa di esserti venduto solo per aver partecipato ad una trasmissione televisiva per promuovere un disco. Sono guerre tra poveri, che stanno diventando sempre di più guerre tra miserabili. Se andremo avanti di questo passo continueremo solo a chiuderci e a suonarcele e a cantarcele tutti insieme appassionatamente.


Mi sono imbattuto in questo stralcio di intervista nel forum di rockit in un post in cui si parlava del recente scioglimento dei Northpole e delle motivazioni che hanno portato la band, ormai sulla scena dal lontano 1992, a questa decisione.
Credo che le parole di Roberto siano una buona e condivisibile motivazione.
Vi lascio infine leggere l'articolo di Renzo Stefanel che recensisce il concerto del 2 Settembre.
Hey ma avete visto di chi sono le foto? (a presto le altre nel sito)

Cigno

Herman Medrano.

Non è tedesco e non è un circo.

Sono andato a vedere questo grand'uomo ieri sera alla festa dell'Unità di Camin. Non ero molto predisposto visto che mi era stato presentato come un famoso rapper che canta in veneto.

E invece è un gran ragazzo, dalla parlata veneta spintissima, un mezzo cabarettista, ricco di immagini e saggezza popolare veneta, quella più profonda e sincera. Questo è il vero rap, figlio delle insoddisfazioni del giovane condannato al muletto interinale nelle grigie periferie industriali della pianura, schiacciato dalla mentalità vecchia dei paroni del nordest.

Altro che Fabri Fibra e Mondo Marcio, Eminem de noialtri, ch'ei fa finta d'essare negri d'america, che vada farse benedire sti cuà.

Il sito di Medrano (medrano.biz come bizatto!) purtroppo non offre molti servizi (dove sono i testi e le musiche?) ma almeno potete consultare qual è il prossimo concerto più vicino a casa vostra.

Aggiornamento:
I testi si trovano qui.
Prosecco o raboso, tocai o merlotto, coeatto e ciotto, cabernet o pinot, na volta quese iera e bibite del popolo, desso diese euro no te compri neanca o' stroppoeo..

zage