28 febbraio 2007

Cazzo. Che botta. Cazzo.

Porcaputtana ragazzi. Che tramezzino ho appena mangiato. Porcatroia. Se c'è una cosa buona al mondo sono i tramezzini.

So che questo blog lo leggono anche persone che venete non sono, e sinceramente nella mia ignoranza globale non so se sappiano cosa sia un tramezzino, o meglio, un vero tramezzino. E chissà se ci sono tramezzini a Bruxelles o a Parigi o in Germania. No sandwich or canapé admitted.

E, porcavacca, se c'è una cosa più buona dei tramezzini al mondo sono i tramezzini riscaldati su una piastra. Cogli spinaci che fondono. Il formaggio che si scioglie. Il pane croccante che scrocca. E gronda maionese. Il tonno che rilascia aromi ittici. Le cipolline che si liquefanno sulla lingua.

Minchia ragazzi, che tramezzino che ho appena mangiato.

zage

Solo una sensazione.

Avete mai voluto tanto una cosa senza poterla avere? Pensateci. Non soldi, senza quelli tutto sommato vi sapete arrangiare. Oddio non so se intendo mettere la necessità come discriminante.

Non voglio risultare ermetico. Mi riferisco alla sensazione di volere con tutto il cuore, la mente e lo spirito una cosa e non poterla avere, in nessun modo, per cause esterne da voi (forse). Non parlo di quella cosa in vetrina, o quel viaggio che chissà se un giorno. E' una sensazione particolare che vi attraversa tutto. Volete volete volete. Ma non potete potete potete. Ok subito dopo subentra l'arresa e il volere altro. Io mi riferisco alla sensazione subito prima.

Ah cavolo, non riesco a spiegarmi.

Solo una sensazione da dimenticare comunque.

Buonanotte.

zage

27 febbraio 2007

Tony. Cosa? Guarda nel cane. Cosa vuol dire guarda nel cane? APRILO!

Anni fa facevo molto tardi la notte. Tornavo a casa e non avevo voglia di dormire. Spesso mi beccavo i film più belli tipo su Rai Tre o Rete Quattro. Li vivevo un po' come dei sogni perché non beccavo l'inizio e forse mi perdevo la fine, la mattina dopo li avevo dimenticati.

Poi magari dopo qualche mese vedevo quei film in cassetta (c'erano le cassette a quel tempo) a casa di qualcuno e avevo il deja vu. M'è capitato con Una pura formalità e anche con Lock & Stock.

Lock & Stock (1998) fu una rivelazione: non esisteva solo Tarantino a portare avanti il genere Pulp, o Hard Boiled o Noir moderno o comediavololovoletechiamare. Ma esisteva qualcuno che sapeva tenergli testa anche se con meno gusto Pop.

Parlo dell'inglesissimo Guy Ritchie, regista e scrittore del suddetto film e di Snatch (2000), il film che ho visto qualche sera fa.

Ne Lo strappo, come sempre, ci vengono presentati un po' di personaggi assurdi (Benicio del Toro, Brad Pitt, lui stesso chiese una parte), diverse storie tra gioco d'azzardo, armi, diamanti e sterle. Tutte s'intrecciano fino all'esplosione finale.

Yay.

M'ha ricordato un po' il bellissimo La pietra che scotta ('72) con Robert Redford (lo sapevo che era ispirato a Westlake, cavolo lo sapevo). Dio quanto amo Redford.

zage

23 febbraio 2007

Adesso c'ho voglia di dire cazzate.

Ad oggi se qualcuno cerca cercasi imprenditore che acquista agrumi su google, trova il nostro blog al primo posto (le statistiche del nostro sito dicono che qualcuno è arrivato qui facendo quella ricerca).

Ma è mai possibile? Proprio quando stavo per scrivere un post su come la spremuta d'arancia sia la bevanda del secolo. E all'Ikea la vendono a €1 al bicchiere. E all'Ikea vendono anche l'attrezzo della mia vita. Il conta spaghetti. Un aggeggio con dei buchi di diametri diversi nei quali infili gli spaghetti e sai che stai facendo una, due, tre o quattro porzioni. Tecnicamente basterebbe un solo buco da una porzione, in quanto poi la somma è l'operazione più semplice da fare. Ma il design ha prevalso sulla funzionalità e va bene così. Pensavo che mio fratello avrebbe capito il mio entusiasmo mentre gli brandivo il contaspaghi davanti agli occhi. E invece ha risposto che non si fida e che c'è roba più interessante lì fuori nel mondo. Ad esempio il raccogli spaghetti. Una specie di forchetta dal lungo manico che ha un uncino che permette di raccogliere con facilità gli spaghetti cotti dentro la pentola di acqua bollente. Avete presente di come sgusciano peggio di vermanguille? Che ora che ne avete assaggiato uno la pasta è scotta.

E ho finito un rullino a colori a Venezia e non l'ho ancora portato in laboratorio. E la Holga ha dentro la pancia un rullino bianco e nero e la mascherina 6x4.5 che volevo sfruttare al meglio per fare dei bei ritratti e alla fine mi sono trovato a scattare alla cazzo come al solito, 16 pose che non riesco a finire, e quando le finisco e le sviluppo e sono scontento perché non c'ho messo impegno e ho scattato per la fretta di finire il rullino.

Mercoledì al Solidalidea mi sono divertito tanto a suonare pieno di strumentazione davanti quattro persone. E non mi sono perso d'animo, ci sono i testimoni. E mi sono piaciute le mie cartoline stampate su cartoncino, che la tipa mi ha fatto un buon prezzo oppure s'è sbagliata col costo della carta da 100gr.

Questa frase che finisce con 100gr. mi riporta la mente agli spaghetti. E al contaspaghi che assomiglia a un misuragenitali.

Sono un po' mogio è vero. Mi sento come uno che non viene fuori in un autoscatto. Un po' vampiro.

zage, il vampiretto

22 febbraio 2007

Musica da camera.

Come dicevo poco tempo fa, nella nostra musica ci ispiriamo moltissimo anche alla cucina. Ogni tanto dico cazzate. Ogni tanto.

Vabbè. Dunque, per rimpinguare la categoria cucina, prendo questo stupendo cortometraggio che Daniele mi ha fatto scoprire.

zage

p.s. ora ho capito dove sono finiti tutti i batteristi.

19 febbraio 2007

Souveniiiiir!

Credo che partirò.

Ho preparato delle cartoline che lascerò sui tavoli, se non al concerto di mercoledì a uno dei prossimi.


zage e l'arte della fuga.

Mister entro? Tocca a me?

Dhorasso è un calciatore francese che ha partecipato agli ultimi mondiali di calcio in Germania.
Quando il povero giocatore si è reso conto che avrebbe giocato pochissimi minuti ha pensato bene di comprarsi un Super-8 e riprendere tutta la manifestazione da una prospettiva diversa: quella del panchinaro.
Dhorasoo, infatti, dopo essersi fatto tutto il girone di qualificazione da titolare, si è accontentato di ben 16 minuti di gioco totali.
Al suo posto uno dei giocatori più brutti (sotto tutti i punti di vista), di tutto il mondiale, Frank Ribery.
Ma il film com'è?
Ha ricevuto critiche positive in Francia, dove ha vinto un premio al Festival di Belfort, e a Berlino.
Dhorasso invece è stato licenziato dal Paris St. Germain per motivi disciplinari e per ora è rimasto senza una squadra in cui giocare...
Insomma non credo che in Francesi l'abbiano presa troppo bene.
Ecco il trailer...


Un saluto a tutti.

Cigno

18 febbraio 2007

Gli occhi di Elisa.

La Eli sviluppa i suoi rullini ogni inizio anno cinese. In quest'ultimo ci sono un sacco di istantanee interessanti, dal concerto natalizio ai carichi, a "mu sul divano" (prossimo appuntamento a Marzo), al live all'Unwound.

Poi ci sono anche i migliori ritratti che qualcuno mi abbia mai fatto.

In mezzo ci può essere anche un mio scatto (vedi foto qui sopra).

Perderei ore a linkarle tutte, dunque sfogliate il suo spazio flickr, e magari regalatele un account pro visto che se lo merita!

zage

17 febbraio 2007

Invocazione agli dei.

Preso dalla foga di fare il bannerino in flash sul nostro concerto di Mercoledì, ho sbagliato a scrivere la data. Il concerto è mercoledì questo (21/02) e non ad Agosto come avevo scritto...

Houston abbiamo un problema.

Cigno sarà a Napoli, per solidarietà però suonerà anche lui in sincrono nella sua stanzetta d'albergo (ma non lo sa ancora).

Ho pensato di voler suonare in piedi, perché il suonare seduti fa divano e non vorrei addormentarmi.

Questo pensiero mi ha portato a decidere di suonare con una chitarra elettrica dal suono pulito o quasi. Questo mi ricorda Jeff Buckley che suona live al Sin-e. Per solidarietà Jeff suonerà in sincrono nella sua tomba. O nella sua stanzetta d'albergo, per chi crede che non sia morto.

Dicevo, suono pulito o quasi. Ho sempre avuto l'idea fissa (vera o meno) che nel pezzo To Forgive degli Smashing Pumpkins, Billy Corgan avesse tenuto Volume al massimo e Gain vicino al minimo. Si ottiene un suono pronto ad esplodere. Per solidarietà Billy suonerà in sincrono nella sua sala prove, vestito da vampiro.

Inoltre, se non si rompe prima, vorrei usare la mia mitica pedaliera Ibanez DUE300. Ok, il chorus è già partito, ma ha un distorsore ben controllabile da cui cercherò di ottenere un suono più corposo, e un delay stereo che permette di dividere suono originale da suono ritardato. Per solidarietà The Edge degli U2 accenderà i suoi milleottocentoventiquattro delay contemporaneamente nella piazza centrale di Dublino.

Piccolo hint per chi usa uno di quei vecchi Marshall VS100 come me: un suono ancora più carico? Attivate il Loop di Effetti anche se non avete nessun effetto in parallelo, e mettete l'FX Mix a 10. Jhonny Greenwood dei Radiohead, per solidarietà, scambierà le manopole dei volumi dei suoi amplificatori con oscillatori da sintetizzatore in modo da ottenere suoni diversi in ogni istante.

Dopo aver capito della gran cazzata fatta, rimetterà tutto a posto e per fare uno scherzone scambierà i volumi del canale del mixer dove entra la voce di Thom York coi suddetti oscillatori. Quando lo sfortunato canterà penserà di aver perduto ogni sua dote vocale e gli esploderà l'occhio più grande.

zage

16 febbraio 2007

Un mago nel pagliaio.

Questa sera al Solidalidea c'è uno spettacolino di cabaret. Lui è Max di Paolo&Max.

VENERDI 16 FEBBRAIO
MAGO TERENZIO - “Un mago nel pagliaio”
Un mago pasticcione, un cabarettista imbranato, tutti in un'unica persona!

zage

p.s. dopo la dezanzarizzazione ho scoperto la detartrasi. Devo correre a dirlo a Dan.

15 febbraio 2007

Sogno solo col cinese sullo stomaco.

Sono in un paesino, case nuove squadrate ma piene di porticati scalette muretti. C'è un ragazzo nudo e peloso che mi sta seguendo. Quasi lucidamente decido che non voglio scappare (è da un po' che quando sogno cose paurose decido di affrontarle) e lo inseguo io.

A questo punto è lui a fuggire. In uno sforzo interpetativo semi-lucido intra-onirico decido che quel ragazzo peloso è la mia parte "bestiale". Nello stesso istante in cui lo penso smette di correre, mi sorride e mi porge una mano a pugno, lo tocco e ci prendiamo per mano cominciando a camminare tranquilli.

Rifletto, se lui è la "bestia" io sono la "ragione". Dunque sono io a doverlo guidare. Nello stesso istante in cui lo penso, si blocca, mi fissa con sguardo sicuro, non ha nessuna intenzione di farsi sottomettere.

Quando capisco che l'unico modo è camminare pari passo guidandosi a vicenda, la "bestia" torna dolce e riprendiamo a passeggiare. E mentre camminiamo lui torna giovane, rimpicciolisce, e anch'io torno bambino e ci abbracciamo e ci addormentiamo su un letto.

zage

12 febbraio 2007

Kaos fiabesco.

Martedì 13 febbraio alle ore 21 la LIBRERIA KAOSMOSI-interno4 (Padova) presenta:

THEATRO DELLE CINQUE in LE FIABE DEI FRATELLI GRIMM (riviste e animate)

Riscritte e dirette da Giovanni Epis, con Anna Craighero, Elena Spada, Elisa Calabrese, Andrea Belluco, Massimo Cerbarano, Lorenzo Maragoni.

Non smetterò mai di consigliarvi i loro spettacoli. Solo se volete passare la serata a divertirvi, ovviamente.

zage

in foto: il cacciatore e il lupo

10 febbraio 2007

Il mio scopo non è l'oro.

Carlo consiglia Rob Brezsny, l'astrologo di Internazionale, perché i suoi oroscopi "non appaiono molto astrologici. o meglio, si sente che dietro lo sono, ma in superficie sono piuttosto dei generatori vivissimi di slanci, riflessioni e intuizioni".

L'oroscopo di questa settimana riempie me (e immagino anche Carlo, per forza di cose) di felicità e energia, di cui ho molto bisogno.


Pesci

Felice sballo di San Valentino, Pesci! Io e la mia squadra di Guerrieri della Preghiera t'inviamo ondate dell'amore più intelligente che riusciamo a evocare. Grazie alla forza dolce e violenta della nostra magia tecnologica, abbiamo trasformato i nostri cuori in torri di trasmissione da centomila watt che ti stanno sommergendo con onde di adorazione e apprezzamento. Apriti al nostro dono, ti prego. È reale come un temporale e potente come la libidine di Budda. Se pensavi che nessuno avrebbe mai potuto vederti per quello che sei realmente, permettici di dimostrarti il contrario. Se immaginavi che nessuno sarebbe mai stato completamente dalla tua parte, arrenditi all'incontestabile evidenza che noi siamo scandalosamente tuoi alleati.

zage

Qualcuno ha rapito e imbavagliato tutti i batteristi del mondo.

Anche i Canadians sono in cerca di un batterista, leggete qui le caratteristiche richieste e se vi ci ritrovate non esitate a contattare Dietnam.

zage

8 febbraio 2007

Tanto non andremo mai ad appenderlo.


This is not a lipstick ad.

zage

Zucche VS vuoto.

Corgan dimostra di amare ancora i giochi di numeri e cabale varie: il 07.07.07 esce il nuovo album degli Smashing Pumpkins, "Zeitgeist".

I fracassa zucche verranno anche all'Heinekein Jammin Festival (che si terrà a Mestre???) e potrebbe essere una buona idea per vederli per la terza volta (sempre più vicino... prima Roma poi Bologna, adesso Mestre, in futuro suoneranno nella mia cameretta).

Nel frattempo stasera...

[08.02.07, ho scelto questa data perché 8 rappresenta l'incarnazione del verbo di Dio (il che mi aiuterà a cantare), 2 simoleggia la creazione (niente di meglio per condurre un buon concerto), e 7 sono i nani (chi diavolo credete ci sia dentro la mia chitarra per farla funzionare???)]

...vado a vedermi i MU sul divano dei Carichi Sospesi e voi?

zagegeist

foto di Elisa Calabrese, no photoshop, tutta questione di polso.

6 febbraio 2007

Foto dell'Unwound.

Grazie infinite alla Eli che ci ha fatto qualche foto durante il nostro ultimo concerto all'Unwound. Eccole.

Ok purtroppo non ci sono molti scatti al bassista e al batterista per questioni di scarsa illuminazione.

Vi invito a dare un'occhiata anche alle altre foto della Eli. Pure quelle fatte ai Canadians, sempre all'Unwound.

Il rivolo giallo sulla mia chitarra è un filo di rame coperto di gomma gialla. Serve a ridurre l'insostenibile rumore di fondo provocato dalla mia Stonehenge Fortune K. Praticamente ho collegato l'elettronica al ponte, il quale tocca le corde, le quali toccano le mie dita quando suono. Io faccio da massa e il rumore sparisce.

Perché non c'ho pensato prima?

zage

5 febbraio 2007

Qualcosa non mi torna.

E' un periodo strano. Comincia con me che pesco una carta dei Tarocchi: "XIII - la morte". O meglio: il cambiamento. The end is the beginning is the end, diceva Billy Corgan durante Batman & Robin.

post prossimamente aggiornato con opportuna foto del sottoscritto in versione clown, o Joker, o la matta o "I - il Matt(e)o". -- fatto

MARIA DE FILIPPI E IL FRITTO
Collaboro marginalmente a un provino per attrici. Era da tanto che volevo provare l'effetto di stare "dalla parte della giuria". Assaporo i frutti della cultura Maria De Filippi ("come si permette, mia figlia è una vera attrice!"), poco più tardi assaporo invece il "Fritto Joyce".

Pochi giorni dopo assisto a una competizione tra pagliacci che, tranne una o due, non facevano ridere. Anche lì il mio voto viene contato.

L'ARCANO
Vengo intervistato a proposito di un corto sulla morte... per dimenticare l'accaduto, una volta uscito di lì, mi metto in cerca di un negozietto di magia dove comprare gli arcani maggiori, ma il negozietto, uno o due civici più in là dal Joyce e il suo fritto, è sparito come nelle migliori storie di Topolino.

IL SUPEREOE IN MASCHERA
Vedo Batman Begins, un Nolan che mi mancava (seguirà Following non appena me lo procuro). Bello, non eccezionale, ma ha il suo perché. Mi dicevano che fosse senza effetti speciali. Non è proprio così: qualcosa è stato usato ma la maggior parte delle scene e dei set (la batcaverna!) sono reali.

Scopro che come altri registi (Burton-Depp, Tarantino-Turman) Nolan ama portarsi dietro gli stessi attori (Bale e Caine), fortunatamente non si è affezionato a Joey Potter (non posso amarla dopo quello che ha fatto a Dawson).

QUALE PAGLIACCIO?
Poi arriva febbraio e il suo carnevale. Ho bisogno di un costume semplice, il primo che mi viene in mente: occhiali a specchio e cubo di rubik appeso al collo. Cos'é? Lo specchietto retrovisore.

La seconda idea è quella del pagliaccio cattivo. Le mie adorate scarpe bianche e arancione, calzini a righe verdi e nere, pantaloni neri leggermente a elefante, camicia bianca guru, bretelle nere, orrendo fiorellone blu al petto, trucco in viso tipo Joker, guanti gialli.

(Il prossimo film di Nolan parla di Joker.)

Tutto questo a una festa funky ovviamente, in compagnia di una figlia dei fiori.

Nonostante il vero pagliaccio idiota della serata che mi avvicina, finisco in bellezza con del cibo che non provavo da anni: BADOLE.

RICORDI FRITTI E MARIA DE FILIPPI
Badole è un'istituzione a padova. Precisamente si chiama Check Point da Badole (Se la fame ti attanaglia, fermati in strada battaglia), è uno di quei piadinari da cui non ho mai comprato piadine, ma solo paninozzi con salsiccia porchetta o wurstel. Conditi di maionese ketchup formaggio cipolla e verdure varie, ovviamente. Solo dopo le tre di notte, ovviamente.

La casa di Elisa è del tutto identica a una stanza di Mystery Case
, se l'avete presente. Comunque ieri sera ci appesantiamo lì col solito cinese mentre Papi propina violenza e Maria de Filippi pure.

Allora mentre rifletto che sarebbe ora di riscoprire il gusto di un Kebab (kabob, kepap,...), che non provo da anni, mi rivedo Memento (prima di guardarmi Otnemem) e riscopro il perché è forse il mio film preferito in assoluto, nonostante non abbia mai fatto mente locale sulle rivelazioni del finale.

C'è bisogno di un cambiamento: mi taglio i capelli e al posto di Rear View Mirror è meglio se canto Take A Picture (could you take my picture cause I won't remember) questo Giovedì ai Carichi Sospesi.

zage

foto di Elisa Calabrese

2 febbraio 2007

Fra i pali del paradiso...

Vi capita mai di trovare nella tasca di un vecchio giubotto qualcosa che pensavate di aver perso e che cercavate da una vita? A me è successo questa mattina.
Ho trovato una vecchia pagina della Gazzetta dello sport e mi si è aperto il cuore.
L'articolo è di Donato Biancofiore, il poeta del Rugby.
Il rugby, dicono i vecchi giocatori (li riconosci dalle orecchie che sembrano fiori di zucca), ce l’hai nel sangue. Si tramanda di padre in figlio, si trasmette tra fratelli, unisce nipoti e cugini. Il rugby, dicono i vecchi giocatori (li riconosci dalle cicatrici a forma di cerniera lampo), ce l’hai addosso: quel profumo di terra e fango, quell’orgoglio di lividi e croste, quel senso dello stare insieme, bere insieme, giocare insieme. Squadra unita: tutti insieme. Mischia compatta: giù, insieme. Prima linea: braccia che si intrecciano, insieme.

Il rugby, dicono i vecchi giocatori (li riconosci anche dai cognomi che sovente danno di bosco e di stalla: Spaccamonti, Scanavacca,Torchio, Troncon) è come una guerra, ma di trincea, quando in genere le munizioni sono finite da un pezzo e la conquista del terreno, metro dopo metro, si fa sulla propria pelle, all’arma bianca. Per tutto questo, dicono i vecchi giocatori (li riconosci anche quando sono in giacca e cravatta: infagottati), i rugbisti non muoiono mai, al massimo passano la palla. Il 19 Gennaio 1999 Ivan Francescato non è morto: ha solo passato la palla. Perché Ivan era uno di quelli che non perdeva mai l’ovale, lo teneva sempre vivo, e se era affossato in una mischia, lo tirava fuori e lo giocava, via, di nuovo dentro, oppure al largo verso l’ala, o ancora dietro, in sostegno, o in un soffio, verso la bandierina o in mezzo ai pali. Ivan Francescato, ultimo di 6 fratelli, tutti rugbisti, tutti tre-quarti centro.

Ivan, “Tarzan” da ragazzino, quando si divertiva a scalare muri, cancellate, alberi. Ivan “Il Selvaggio”, per una timidezza naturale combattuta con l’esuberanza e la spavalderia, ed un riserbo che era soprattutto ritrosia a mettersi in mostra. Ivan il “Terribile”, sul campo, con il Benetton Treviso e la Nazionale, per quello scatto repentino con cui bruciava gli avversari, quell’ardore che lo portava a placcare le seconde linee, quei guizzi imperiosi che sfruttò presto trasformandosi in centro dopo aver lasciato la maglia n.9 all’amico Troncon.
Sono passati sei anni ma Ivan non è morto, adesso sarà con i Barbarians, o con gli All Blacks, o su un qualsiasi campetto di terra, i capelli al vento, i calzettoni abbassati, le cicatrici come cerniere lampo, un pallone bislungo che ha appena passato, e due pali alti che - basta crederci - portano in paradiso.

Di Rugby ha parlato tanto e bene anche Marco Paolini nei sui Album.
Imperdibili.


Cigno