Aspetto con ansia di vedere il The Wrestler con Mickey Rourke. Lo aspetto per ascoltare la splendida canzone di Bruce Springsteen e ammirare la bellissima Marisa Tomei.
"Then you've seen me, I come and stand at every door
Then you've seen me, I always leave with less than I had before
Then you've seen me, bet I can make you smile when the blood, it hits the floor
Tell me, friend, can you ask for anything more?
Tell me can you ask for anything more?"
O forse solo perchè ho voglia di immergermi in una storia triste.
"Tokyo Blues" è un libro di Murakami Haruki. Ci ho messo moltissimo per leggerlo nonostante una narrazione lineare, semplicemente perfetta.
L'ho cominciato, mollato, ripreso e alla fine letto in pochi giorni.
"Forse per il fatto che ho aspettato tanto a lungo, io cerco qualcosa di assolutamente perfetto. Perciò non è facile."
"Un amore perfetto?"
"No, nemmeno io aspiro a tanto. Mi basterebbe poter fare i capricci. Questa perfetta libertà"
E' un libro dai contenuti forti ma di una leggerezza assoluta. Forse è proprio per questo che me ne sono innamorato.
"Studio Illegale" è il libro di Duchesne. Ne abbiamo parlato moltissimo in questo Blog e il libro è già alla seconda edizione. Divertente, cinico, ironico, a tratti struggente. Peccato per il prezzo molto elevato che non mi aspettavo.
Da leggere di corsa.
Ora sul comodino ho "che fine ha fatto Mr.Y" di Scarlett Thomas e "Igiene dell'assassino" di Amélie Nothomb.
Ho molta voglia di suonare ma il nostro batterista sta diventando il miglior programmatore Iphone di tutto il circondario e fino a quando non diventerà un milionario alla Bill Gates mi sa che dovrò tenermi la voglia (Andrea fai presto!).
Sono finalmente riuscito a procurarmi Zelda and The Twilight Princess per Ninetendo Wii e fare questa benedetta modifica software per far andare le copie di Backup dei giochi.
Qui è tutto spiegato nei minimi dettagli.
Vi lascio solo due consigli al volo:
La sd formattatela in FAT32.
La versione di Zelda DEVE essere la RVL2006 (la versione 2008 non funziona).
Fate MOLTISSIMA attenzione al formato del gioco (sempre preso da copie originali ovviamente..) che state per utilizzare e non aggiornate MAI la console via WI-FI. I giochi NTSC e JAP contengono gli aggiornamenti firmware non Europei e se andiamo ad aggiornare una console Europea con uno di questi firmware potreste causare il Brick della console (non parte più). Grazie al Wii Update Manager sarà possibile controllare le vostre ISO (prese sempre da giochi originali...) e testarne la compatibilità con il vostro Wii. Questo software inoltre permette di effettuare la cancellazione del firmware dall'immagine ISO in modo da non avere problemi.
Se per errore la vostra console va in Brick ci sono due possibilità di recupero:
- usare un Controller GameCube in questo modo
- comprarvi il SaveMii
Un saluto.
Cigno
Visualizzazione post con etichetta libri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta libri. Mostra tutti i post
5 marzo 2009
15 febbraio 2009
Letargo.
Primo giorno di fine letargo. Ho ripreso in mano la bici che deve avere il manubrio storto perchè se tolgo le mani sbando. Son qui alle chiuse a scrivere su un iPod Touch.
Ho un paio di amiche in Spagna, uno in Belgio e un altro che batte i teatri francesi col suo gran concerto di contemporanea rockeggiata. Potrebbe scapparci il viaggetto.
Non ho più fiato. Né muscoli, qualcuno ha l'alternativa alla palestra? Nel compenso so cucinare la pizza alta a lunga maturazione, ma se insistete la chiamo focaccia.
Cigno s'è comprato Guitar Hero per Wii. Non sono molto bravo perché tendo a non guardare i pallini ma a suonare a senso e a ritmo. Il mio sogno nel cassetto è diventato quello di saper suonare Cherub Rock in expert mode, dietro la testa.
Credo sia ora di imparare a far risotti.
Tarantino mi sfoggia un trailerino con Brad Pitt nel suo nuovo film, ma non ho così fretta che arrivi l'estate. Revolutionary Road non m'è piaciuto niente a parte forse per il matto, e Il Curioso Caso di Benjamin Button di cui tutti sono molto curiosi per via di quel poco che si sa della trama riceve critiche per niente entusiasmanti. Stiamo a vedere.
Mia madre non ci sta capendo nulla di Lost stagione cinque. E io neppure.
Credo sia il mio essere pop che mi fa attendere Sanremo da ascoltare con la Gialappa's e mi fa tifare per i tizi di X Factor. Anzi ora vado a comprarmi il libro con l'intervista a Morgan, anche se son stato ieri a comprare quello di Duchesne e sul mio tavolo ci sono 40 cm in altezza di libri di Stephen king.
Ecco cosa amo di internet: Mixerman, ne parlai, mi ha scritto personalmente dopo un anno per dirmi che uscirà finalmente la nuova edizione. Mi appresto al pre-order. Peccato che il mio compleanno sia già a Marzo. O forse è un bene. Regalatemi una maglietta con scritto chicks dig guys who smash guitars. And I smash hard.
Buona uscita di letargo a tutti. Certe cose son da fare, una è detta eliminare. La seconda, dico io, è creare.
Zage
p.s. tornando a casa rompo la catena della bici. Che bel sole per una camminata.
Ho un paio di amiche in Spagna, uno in Belgio e un altro che batte i teatri francesi col suo gran concerto di contemporanea rockeggiata. Potrebbe scapparci il viaggetto.
Non ho più fiato. Né muscoli, qualcuno ha l'alternativa alla palestra? Nel compenso so cucinare la pizza alta a lunga maturazione, ma se insistete la chiamo focaccia.
Cigno s'è comprato Guitar Hero per Wii. Non sono molto bravo perché tendo a non guardare i pallini ma a suonare a senso e a ritmo. Il mio sogno nel cassetto è diventato quello di saper suonare Cherub Rock in expert mode, dietro la testa.
Credo sia ora di imparare a far risotti.
Tarantino mi sfoggia un trailerino con Brad Pitt nel suo nuovo film, ma non ho così fretta che arrivi l'estate. Revolutionary Road non m'è piaciuto niente a parte forse per il matto, e Il Curioso Caso di Benjamin Button di cui tutti sono molto curiosi per via di quel poco che si sa della trama riceve critiche per niente entusiasmanti. Stiamo a vedere.
Mia madre non ci sta capendo nulla di Lost stagione cinque. E io neppure.
Credo sia il mio essere pop che mi fa attendere Sanremo da ascoltare con la Gialappa's e mi fa tifare per i tizi di X Factor. Anzi ora vado a comprarmi il libro con l'intervista a Morgan, anche se son stato ieri a comprare quello di Duchesne e sul mio tavolo ci sono 40 cm in altezza di libri di Stephen king.
Ecco cosa amo di internet: Mixerman, ne parlai, mi ha scritto personalmente dopo un anno per dirmi che uscirà finalmente la nuova edizione. Mi appresto al pre-order. Peccato che il mio compleanno sia già a Marzo. O forse è un bene. Regalatemi una maglietta con scritto chicks dig guys who smash guitars. And I smash hard.
Buona uscita di letargo a tutti. Certe cose son da fare, una è detta eliminare. La seconda, dico io, è creare.
Zage
p.s. tornando a casa rompo la catena della bici. Che bel sole per una camminata.
8 novembre 2008
Che Autunno 2/2.

A proposito di documentari, prima che mi dimentichi, l'11 Novembre esce il DVD del nuovo documentario degli Smashing Pumpkins. E visto che ci siamo, un altro appuntamento è al Banale (Padova) il 12 Novembre. C'è il tizio dei Grandaddy. E chi cazzo sono i Grandaddy. Ok, scusate qui sono ignorante io.
Tra l'altro quella mattina sono dal concessionario perché mi hanno scritto una lettera dicendomi di essersi dimenticati di avvitare un paio di bulloni (e qui torna alla mente Fight Club).

Il primo è geniale e ardito come premesse (una stanza, uno psicologo, dei pazienti), ed è geniale e coinvolgente come risultato. Sono in trepida attesa per la seconda serie.
Il secondo è una miniserie HBO su una squadra di marines che si muove su Humvee ai confini di Baghdad durante la guerra. E qui ci sono tutte quelle cose alla Band of Brothers o Black Hawk Down che piacciono tanto a me. Guardando gli Emmy Awards con mio fratello ci siamo annotati Mad Man, The Office ed Entourage.
E cavolo stavo anche per dimenticare una terza serie vista tutto d'un fiato e forse tra le più belle! Damages! Un thriller dall'intreccio pazzesco, quasi un film tradotto in 13 episodi dove non ci si deve mai fidare di nessuno.
In tutto 'sto casino, il martedì sera io e Cigno rispolveriamo gli strumenti e alziamo abbastanza i volumi degli amplificatori da sovrastare il suono dei piatti della batteria. Ma non ho detto nulla.
zage
Che Autunno 1/2.

Nel comodino avevo un tomo molto più grosso, il Talismano. Libro che avevo iniziato da piccolo e terminato solo oggi. Non devo dimenticare che non l'ha scritto Stephen King da solo.
Ricordando l'infanzia, ho ripescato un manga del tizio che ideò Conan, ragazzo del futuro. Era una specie di Conan al femminile, col nome di una dea greca. Google mi ha svelato che ne esiste adirittura una versione anime che ho trovato favolosa e consiglio di far vedere ai vostri figli.

A deprimermi assieme alla nebbia ci ha pensato il documentario su James Natchwey, fotoreporter di guerra e paesi poveri. Geniale la tecnica registica di applicare una microtelecamera vicino all'occhio del fotografo.
Toh, ora di pranzo.
zage
7 settembre 2008
Angolo cultura - la rubrica che non esiste.

The Dark Knight è esattamente ciò che dice il titolo. Uno: non cita Batman, cioè non è il solito filmetto fumetto sul supereroe, i superpoteri e 'stisupercazzi. Un'ottima opera dal punto di vista cinematografico, di grande azione nonostante cominciamo ad abituarci a tutto, firmata da quel genio di Nolan e suo fratello che questa volta non si sono fatti problemi a utilizzare una valanga di bellissimi effetti speciali. Due: è scuro. Visivamente, psicologicamente, e mi sa che conviene guardarselo in lingua originale. Se proprio non volete saperne, noleggiatelo e guardatevi anche solo la scena in cui Joker esce dall'ospedale vestito da infermiera (qui invece niente effetti speciali, come testimonia youtube).
Kung fu Panda è un'animazione molto carina e divertente anche se le battute puntano quasi sempre solo sulla goffaggine del protagonista (e fate di tutto per non pensare che la voce è di Fabio Volo). Vi assicuro che all'uscita dal cinema avrete una terribile voglia di provare due tre mosse di kung fu alla cazzo, se non lo stanno già facendo i vostri amici contro la vostra spalla.
Tv
Boris, incredibilmente, è un lavoro italiano che non sa di schifoitaliano, con attori che sanno recitare, battute che fanno ridere (a volte a voce troppo alta a notte fonda) una regia che non è a cazzo di cane e una fotografia che non smarmella tutto. I due fratelli più simpatici della famiglia Guzzanti (cioè Corrado e Caterina, la sorella piccola) sono le ciliegine. Serie imperdibile.
Ipod
Attualmente le cose che ascolto con più piacere quando non mi abbandono al magico shuffle sono i due bellissimi album di Artemoltobuffa e l'appassionante radiodramma Il Mercante di Fiori di Cugia.
zage
25 agosto 2008
Odio l'afa

Io non ho un bel rapporto con il caldo.
Lo soffro tremendamente.
Faccio davvero una fatica enorme.
Così quando vado al mare, come questa estate, ho sempre una soluzione pronta.
Intorno alle 10,30 quando il caldo comincia a farsi sentire davvero, vado al bar armato di:
- 1 Euro e 50 Cent
- Un libro
- Ipod
Mi prendo un bel caffè, un bicchiere di acqua gelida e leggo un bel libro o ascolto musica.
Se ho culo, con il resto dei soldi, faccio una partita ad uno di quei giochi che ormai non si trovano quasi più in cui munito di un volante e due pedali devi far percorre ad una biglia di ferro un percorso simile ad una scuola guida...bellissimo.
Durante queste pause mi sono innamorato di Firmino un topino sgangherato nato dalla penna di Sam Savage.
Dimenticatevi i soliti topini simpatici della Disney, Firmino non fa ridere.
Fa sorridere malinconicamente al massimo.
È il tredicesimo cucciolo della nidiata e la madre ha solo 12 mammelle.
A causa della sua corporatura fragile Firmino non riesce mai ad agguantare una mammella per mangiare.
Preso dala fame il povero topo comincia a mangiare i libri della libreria in cui lui e la sua famiglia vivono ed è così che diventa un vorace lettore...
Bello, commovente, malinconico, sognante.
Me ne sono innamorato subito.
Cigno
22 maggio 2008
Porca di quella vacca.

Questa sera al nostro teatro Verdi c'è "Mi Fido di Te" tratto da un romanzo noir di Massimo Carlotto, con la sua stessa partecipazione (vi mando a leggere queste quattro righe sulla sua biografia, alquanto sconcertanti). E' un caso che io stia leggendo l'edizione che raccoglie i suoi romanzi migliori. E che lo spettacolo sia gratuito.
Voi direte "Sei ancora in tempo!". E invece no, gratuito ma solo con presentazione dei biglietti che ovviamente sono esauriti due giorni fa.
zage
17 gennaio 2008
I diari di Mixerman.

Be' l'altro giorno ho trovato The Daily Adventures of Mixerman, il diario di un ingegnere del suono alle prese con un gruppo (c'è chi dice i Lifehouse) prodotto artisticamente da un grande nome e sono rimasto incollato allo schermo per delle intere sere.
Ne traduco un pezzettino, non vi rovino nulla, succedono mille altre cose anche più spassose di queste.
"Suona, per favore" dissi all'interfono, che assomiglia molto a un walkie-talkie, permettendo a chi suona nella sala di registrazione di sentirmi quando premo un pulsante.
"Che?" urlò il batterista, come se non mi sentisse.
"Mi senti?" chiesi. E' possibile che non mi sentisse, sebbene il volume dell'interfono fosse ben alto, e avessi udito un momentaneo feedback, il che mi dava conferma che la mia voce era probabilmente molto alta nella stanza. Come se non bastasse, ricordavo di aver sentito Lance comunicare prima con me in questa maniera.
"SI', TI SENTO BENE!" rispose, urlando come se fossi IO a non sentire LUI.
"Voglio ascoltare la batteria da qui. Puoi suonare?"
"Che canzone vuoi che suoni?" Al che gli dissi il nome del pezzo col quale Willy [il produttore] mi aveva chiesto di iniziare.
"OK!" rispose. Passarono dieci secondi.
"Vuoi suonare?"
"Vuoi che suoni ora?"
"Sarebbe utile."
"Quale tamburo vuoi che suoni?"
"L'intero kit!"
"Oh, OK!" Cominciò a suonare e poi si fermo dopo appena una misura.
"Per quanto vuoi che suoni?" chiese.
"Finché non ti chiedo di fermarti,"
"OK!"
Riprese a suonare e poi si fermò dopo due intere misure questa volta.
"Cosa?" urlò.
"Non ho detto niente!"
"Oh, pensavo avessi urlato di fermarmi."
"No. Voglio che suoni per un po'."
"OK!" Passarono dieci secondi di assoluto silenzio.
"SUONA!" Urlai. Il batterista fece un balzo sul suo sellino, e immediatamente cominciò a suonare di nuovo. Mentre ascoltavo, mi resi conto che stava suonando la canzone sbagliata.
"Stop!" Urlai all'interfono, ma non si fermò. "STOP!" urlai più forte e più vicino al microfono. "STOP!!!!!!" Urlai con tutti i polmoni.
"Cosa?" rispose con lo sguardo da idiota.
"Sì, potresti suonare la canzone di cui parlavamo?" Ero vicino all'esasperazione.
"Vuoi che la suoni adesso?"
No, voglio che la suoni domani!
"SI'!!!"
"OK!"
Purtroppo Mixerman ha pubblicato gran parte del diario ma manca la parte finale. Parte che può essere letta sul libro autoprodotto. Peccato che non ci siano più copie. Be' se ne trovate una pensate al vostro amico zage.
zage
11 gennaio 2008
Le mejor que le puede pasar a un cruasàn.

A Natale però mi è stato fatto un regalo azzeccato. Il meglio che possa capitare a una brioche di Pablo Tusset è un noir esattamente come piace a me. Un noir pieno di colori.
Leggo commenti discordanti in giro per la rete, sembra che piaccia o non piaccia senza mezzi termini. Ma voi non leggeteli, perché tutti bene o male vi rovinano le cose. E non leggete neppure la trama in quarta di copertina, vi svela dettagli presenti a poche pagine dalla fine...
A un certo punto del romanzo il protagonista fornisce il proprio indirizzo email. Considerando che il romanzo è del 2001, ho pensato che scrivergli (in inglese, lo spagnolo non lo conosco) non avrebbe sortito alcun risultato. Invece la risposta è arrivata il giorno dopo, il protagonista del romanzo mi ha risposto!
zage
12 aprile 2007
An airbag saved my life.
Questa è la mappa dei miei incidenti in motorino nel corso degli anni, il mio Triangolo delle Bermude:

Quello di questa mattina è la freccia più sinistra: stavo superando un auto quando questa ha deciso di svoltare. Se avessi frenato sarei entrato nell'abitacolo, invece ho accelerato, il suo muso ha preso il posteriore del mio zippiaggio, ho perso l'equilibrio e ho strisciato per una decina di metri, col serbatoio appena riempito. Mi sono rialzato illeso, neppure i vestiti strappati.
Tenete questa notizia lì, ne riparlo alla fine del post.
In questo libro ad un certo paragrafo si può leggere:
A chi veniva a consultarmi ho proposto di trattare la realtà come un sogno, [...] con lo scopo di analizzare gli eventi come se fossero simboli dell'inconscio. Per esempio, invece di lamentarci perché i ladri ci hanno svaligiato la casa o perché la nostra amante ci ha lasciati, dovremmo chiederci: "Perché ho sognato di venire derubato, di venire abbandonato? Che cosa sto cercando di dire con questo?"
"Nel corso dei colloqui mi sono reso conto che gli eventi tendono, guarda caso, a ordinarsi in successioni che nel sogno corrispondono alle metamorfosi di un unico messaggio. E' comune che persone che soffrano per una rottura con il partner perdano soldi o vengano derubate. In altri casi, persone coinvolte in conflitti che destano in loro una collera irrazionale, all'improvviso si ritrovano in mezzo a un uragano, o a un terremoto o a un'inondazione"
"come nel caso di un giovane che venne a chiedermi un consulto: la madre, con la quale aveva avuto un rapporto di amore-odio, si era suicidata; ebbene dopo la cerimonia di cremazione l'appartamento del giovane era andato a fuoco."
Mosso da curiosità, senza spiegare niente ho chiesto al signor D se avesse perso qualcosa nel periodo in cui aveva perso la sua ultima amante. La risposta è stata: 100 euro 2 giorni dopo.
Ho chiesto alla signora L la stessa cosa, risposta: è andato a fuoco il suo prezioso Hi-Fi.
Me lo son chiesto a me, risposta: la banca mi ha chiamato dicendomi che mi toglieva 500 euro dal conto (non per colpa mia sia chiaro).
Io non credo in una soprannaturalità delle combinazioni, credo solo nel chiedersi "perché mi accorgo solo di quella combinazione, tre le tante".
Traggo le somme di questo post confuso.
Perché ho fatto un incidente questa mattina?
Perché io andavo per una strada, l'auto per un altra. Sbanghete.
Perché continuo a sperare che l'Auto seguirà la MIA strada invece che la SUA? Perché non capisco l'inevitabilità dello scontro?
E' servito questo incidente a farmi capire che gli incidenti li faccio tutti i giorni, perlomeno finché mi intestardisco ad incrociare il percorso dell'Altro?
zage

Quello di questa mattina è la freccia più sinistra: stavo superando un auto quando questa ha deciso di svoltare. Se avessi frenato sarei entrato nell'abitacolo, invece ho accelerato, il suo muso ha preso il posteriore del mio zippiaggio, ho perso l'equilibrio e ho strisciato per una decina di metri, col serbatoio appena riempito. Mi sono rialzato illeso, neppure i vestiti strappati.
Tenete questa notizia lì, ne riparlo alla fine del post.
In questo libro ad un certo paragrafo si può leggere:
A chi veniva a consultarmi ho proposto di trattare la realtà come un sogno, [...] con lo scopo di analizzare gli eventi come se fossero simboli dell'inconscio. Per esempio, invece di lamentarci perché i ladri ci hanno svaligiato la casa o perché la nostra amante ci ha lasciati, dovremmo chiederci: "Perché ho sognato di venire derubato, di venire abbandonato? Che cosa sto cercando di dire con questo?"
"Nel corso dei colloqui mi sono reso conto che gli eventi tendono, guarda caso, a ordinarsi in successioni che nel sogno corrispondono alle metamorfosi di un unico messaggio. E' comune che persone che soffrano per una rottura con il partner perdano soldi o vengano derubate. In altri casi, persone coinvolte in conflitti che destano in loro una collera irrazionale, all'improvviso si ritrovano in mezzo a un uragano, o a un terremoto o a un'inondazione"
"come nel caso di un giovane che venne a chiedermi un consulto: la madre, con la quale aveva avuto un rapporto di amore-odio, si era suicidata; ebbene dopo la cerimonia di cremazione l'appartamento del giovane era andato a fuoco."
Mosso da curiosità, senza spiegare niente ho chiesto al signor D se avesse perso qualcosa nel periodo in cui aveva perso la sua ultima amante. La risposta è stata: 100 euro 2 giorni dopo.
Ho chiesto alla signora L la stessa cosa, risposta: è andato a fuoco il suo prezioso Hi-Fi.
Me lo son chiesto a me, risposta: la banca mi ha chiamato dicendomi che mi toglieva 500 euro dal conto (non per colpa mia sia chiaro).
Io non credo in una soprannaturalità delle combinazioni, credo solo nel chiedersi "perché mi accorgo solo di quella combinazione, tre le tante".
Traggo le somme di questo post confuso.
Perché ho fatto un incidente questa mattina?
Perché io andavo per una strada, l'auto per un altra. Sbanghete.
Perché continuo a sperare che l'Auto seguirà la MIA strada invece che la SUA? Perché non capisco l'inevitabilità dello scontro?
E' servito questo incidente a farmi capire che gli incidenti li faccio tutti i giorni, perlomeno finché mi intestardisco ad incrociare il percorso dell'Altro?
zage
18 gennaio 2007
Il Proiezionista.

Da giovane ho fatto il proiezionista. Ogni tanto lo dico, perché sembra avere uno strano alone magico. La realtà è un po' diversa.
Nel mio quartiere c'è questo vecchio cinema in disuso, oggi ristrutturato in teatro. Ospita spettacoli ad ogni stagione e riscuote discreti successi. La gestione della struttura è affidata al parroco: è un caseggiato alto e grigio, un grosso parallelepipedo che ha occupato l'angolo buio dei miei occhi quando giocavo con le giostrine gialle e incrostate del parco giochi lì davanti. Incuteva e mi incute tutt'ora una strana sensazione di pacifica autorità, un vecchio pachiderma a riposo ricco di saggezza e ricordi ma pericoloso se decidesse di morire accasciandosi su un fianco.
In estate il parroco tiene una rassegna di cinema all'aperto giù in centro città in una corte di fianco al Duomo, e la fa gestire ai ragazzi della parrocchia. A suo tempo ci pagava 5000 lire l'ora, più qualche bibita che rubavamo dal suo frigorifero. A dire il vero solo i più valorosi si arrischiavano ad inalare il tremendo tanfo sprigionato da qualcosa marcito all'interno. Qualche lira in più arrivava da un giochetto che si faceva alla biglietteria. Se uno spettatore viene indotto (con l'ipnosi, un trucco di illusionismo, o semplice confusione) affinché dimentichi il suo biglietto all'ingresso, questo biglietto finisce allo spettatore seguente e i soldi del primo, ufficialmente mai entrato, cadono nelle tasche del bigliettaio.
Oltre al botteghino ci si occupava anche di noleggiare le quattro pizze di pellicola e montarle nei due tempi del film. Il montaggio avveniva nell'ex cinema del mio quartiere. Si entrava dal bar interno, ci si inginocchiava dentro un passaggio segreto dietro il bancone e dopo un tratto buio e pieno di ragnatele ci si trovava nelle scale di servizio che portavano alla sala di proiezione. Tutto era grigio, le vetrate ingiallite e abitate da migliaia di insetti morti davano luce a tre stanzoni. In quello centrale due grandi proiettori puntavano alle finestrelle alle quali mi perdevo a fissare la sala e il palco del nuovo teatro. Era un'emozione che i miei amici e compagni di lavoro non capivano. Su un tavolo era fissata una manopola per avvolgere le pellicole. Questo era il nostro unico strumento di lavoro.
Si prendeva la seconda pizza e la si avvolgeva a suon di manovella in una nuova bobina più grande. Dunque si prendeva la prima pizza e la si attaccava con del nastro adesivo al lembo libero della seconda. E giù di manopola. Lo stesso andava fatto per il secondo tempo. Un lavoro abbastanza semplice ma potevano esserci intoppi. Io ne causai due.
Un giorno dissi agli amici che mi sarei arrangiato e li lascia ai piedi della scala a rinfrescarsi con birre e bibite. Feci tutto come al solito. Ma preso dalla foga e dal caldo mi tirai su le maniche e girai la manovella a gran velocità, forse per dimostrare che da solo ci avrei messo la metà del tempo. Sudavo e acceleravo, i muscoli gracili ma visibili da dodicenne si gonfiavano e la facevo volare quella pizza, cazzo se volava. L'ingranaggio era vecchio e mancava il perno che avrebbe dovuto tenere ferma la bobina. Quando la pizza uscì dalla sede partì a razzo e la pellicola si srotolò nel suo centinaio e più di metri riempiendo tutto il pavimento e continuando fin giù per la scala. Imprecai.
L'altro intoppo possibile è quello di montare una pellicola già avvolta. Per chiarirci il riusltato è che la gente vede il film regolarmente ma tutt'a un tratto l'audio svanisce e le immagini sono a testa in giù. Quella sera il parroco strappò la bobina dal proiettore, la lanciò dentro la sua vecchia Fiat Ritmo bianca e corse a più di cento all'ora fino al nostro quartiere, per rimontare il film correttamente prima che il pubblico cominciasse a chiedere risarcimenti. Quando la polizia lo fermò noi eravamo silenziosi e immobili nei sedili posteriori e non ricordo cosa raccontò loro. Lo vidi smanettare su quella manovella più veloce di quanto avevo fatto io, cazzo se andava veloce, molto più veloce.
zage
23 novembre 2006
Rullino le trombe nel tamburo frullato!

Ottimo il volantino, ottimi gli attori (non cito la bravissima Elisa Calabrese altrimenti poi direste che sono di parte e non apprezzereste appieno le sue doti), ottimi i copioni di Giovanni Epis. Io vi consiglio vivamente di farvi trovare da quelle parti dalle quattro in poi, non ve ne pentirete, da quant'é che non vedete del teatro da strada?
Uno o due anni fa comprai la raccolta di favole Grimm (Einaudi) e scoprii, divertendomi come un pazzo, il mondo pulp malato, fatto di mostri, diavoli, occhi cavati, dita mozzate, pietroni nello stomaco dei due fratelli.
zage
13 ottobre 2006
Tubero del Messico che assorbe la luce.

Ma parlerò di Black Dahlia, il film di De Palma, in questi giorni nei cinema...
(che, cioè, spiegatemi un attimo. Una volta non si pagava meno il biglietto di Mercoledì? E com'é che oggi invece ognuno sceglie il giorno che vuole per far pagare meno?)
...tratto da Ellroy, famoso autore noir...
(di cui, cioè, spiegatemi un attimo. Non ho letto nulla di lui se non un fuorissimo Corpi da Reato, in cui la prima parte è scritta quasi tutta in questo modo:
Captavo cazzi acidi in arrivo. Intuivo intrighi intesi a intrappolarmi. Puntai in periferia e battei Burbank fino alla Brad's Auto Dump. Trafugai le targhe di una Thunderbird e le montai magistralmente sulle mie. Da lì mi lancia su Los Angeles, archivio arretrati del Los Angeles Times, assetato di sondare storie di spoliazioni a Beverly Hills... |
Notato niente con le iniziali delle parole? Ma è un'idea dell'autore o una follia del traduttore? Tempo fa sullo stesso stile (istigato da un grande fratello) scrissi Cappuccetto Rosso utilizzando uno stile analogo.
Cappuccetto Cremisi. "Cappuccetto, conduci culo contro centenaria consanguinea!" "Certo, creatrice!" "Consegna crisantemi, chiodini commestibili." "Certo, creatrice!" "Costeggia cerreto!" "Che?" "Campano cani cattivi che concupiscono creaturine carine come Cappuccetto Cremisi!" "Contaci!" Cammina, cammina, che capita? Cappuccetto Cremisi cambia credo. Coglie, canta, colma cestello. Compare Cane cattivo, come considerato. "Ciao Cappuccetto, che compi?" "Conduco culo contro centenaria consanguinea." Chiaro. "Conosco corto cammino!" "Colossale!" Circuita Cappuccetto, Cane cena con centenaria. Camuffandosi così, convoca Cappuccetto. "Che capelli consistenti, centenaria!" "Così comunico calore." "Che culo, centenaria!" "Così caco convenientemente." "Che canini considerevoli, centenaria!" "Così cibo con creaturine carine." "Cacchio!" Capita cacciatore. "Cane cattivo! Consegnami Cappuccetto! Consegnami centenaria! "Come?" "Con conati!" "Col cavolo!" Cacciatore carica carabina, cerca centro, colpisce. Cane cade. Compaiono congiunte. "Cortese cacciatore, colmiamolo con ciottoli!" "Certo!" Conclusione: Cane castigato, Cappuccetto capisce colpa, chiunque coglie contentezza. |
Parlavo di Black Dahlia, ma non mi è piaciuto molto, ho circa lo stesso giudizio di Matteo Bordone, quindi leggetevi quello.
zage
25 settembre 2006
Il Profumo, un film da odorare.

Mentre guardavo Il Profumo ho pensato che ci fosse un che di Tim Burton (e scopro che difatti era stato preso in considerazione come regista). Subito dopo ho anche pensato che l'avrebbe rovinato col suo esagerato fantasicare a colori saturi e visi deformati.
Il film è perfetto così com'è, l'ambientazione vi si deposita sulle ossa, Dustin Hoffman fa la sua brava parte, il profumo della pelle di Karoline Herfurth esce direttamente dallo schermo, migliaia di "video-macro" proprio come piacciono a me. Vi accorgerete di avere un naso.
Ma vogliamo parlare del sottotitolo? No, spariamo direttamente ai produttori (tedeschi!).
zage
10 agosto 2006
Jackie Brown è una donna.

Io l'ho rivisto pochi giorni fa, è un bel film e sono sicuro che renderebbe dieci volte di più in lingua originale. Rimane però il fatto che in alcuni momenti si rischia di addormentarsi.
Il mio consiglio comunque è quello di leggere l'opera di Elmore Leonard, mago del cambio di punto di vista, autore da cui Tarantino sembra aver rubato moltissimo del suo linguaggio.
"Dice di rimuovere il coperchio posteriore e quella staffa lì." "Ah, già, questo affare" disse Zulu, e ricominciò a leggere. "Ecco. Estrarre completamente il figlio di puttana." Disse Fradicio. "E' quello che sto facendo" disse Zulu. "Tu pensa a estrarre il tuo. Ehi, guarda qui." Adesso il suo lanciarazzi L.A.W. era lungo novanta centimetri. "Ri... ma che cazzo c'è scritto qui?" Disse Zulu. "Ri... lasciare" disse Neve. "Sì, dice di rilasciare la... qualcosa. Rilasciare la sicura. Sì quell'aggeggio lì. Rilascialo." "E come, schiacciando?" disse Zulu. "Rilascia quel figlio di puttana, in qualche modo" |
zage
9 agosto 2006
L'Eco di Manzoni.

Mi è venuta un'incredibile voglia di rileggere L'Isola del Giorno Prima che non è certamente il migliore libro di Eco ma mi ha lasciato un gusto in bocca dal sapore di "viaggio" e inoltre non credo lo finirò prima che finisca la vacanza.
Per apprezzare Umberto Eco bisogna godere della lingua italiana come ne gode lui, soffermarsi sulle frasi, le parole, i suoni e infine coglierne la smisurata ironia. Non so perché vi scrivo questo ma credo sia per spronarvi a leggere qualcosa di suo.
E sono un idiota a non essere ancora andato a vedere il Pendolo di Foucault al Palazzo della Ragione.
zage
12 luglio 2006
Come quando scopri che Misia si sposa.

Sempre ieri, io e Cigno abbiamo provato i pezzi con le basi e col sintetizzatore, e anche un pezzo nuovo. Oh cacchio. Un pezzo nuovo. Be', abbiamo solo un giro di verso e uno di ritornello. Qualche accordo di raccordo. E qualche frase per il testo. Il tutto "per due". E il pezzo è fatto. E mi piace. Be', sempre così all'inizio.
Il ritornello dice "come quando scopri che Misia si sposa". E' un riferimento a Di Noi Tre di De Carlo. Sì, lo so che sono l'unico fan in Italia di De Carlo, ma non importa, Misia può essere una qualsiasi vostra amica, la vostra simil-amante-rapporto-confuso, la vostra ex-moglie. Quella frase forse sarà anche il titolo del pezzo, lungo sì, uno lungo va bene ogni tanto.
Spero riusciremo a inserire questa canzone per il 28, ma questo significa che ne toglieremo un altro. Siamo molto propensi a cavare la nostra amata Looping Jack, che per questo concerto non abbiamo pensato abbastanza. Eppur mi piace anch'ella.
zage
p.s. Cigno, vedendo la nostra foto in basso a sinistra nel volantino: "cioè vuoi dirmi che dopo 78429372798023769432 salti non hanno messo quella foto?"
1 luglio 2006
Notte in bianco...

Va bene sono un tipo difficile, ma continuo a scorrere il programma della Notte Bianca a Padova e non trovo praticamente nulla che mi possa davvero interessare... non capisco, dovrei passare la notte bianca a casa?
Allora vediamo...
Dalle 19 alle 21 in Piazza delle Erbe - gli Old Brothers Street Band... no, non che mi interessino particolarmente, ma c'è una persona che conosco che ci suona!
Dalle 21 in Piazzetta Forzaté - Funky Town, festa con musica anni '70... io oooodio i '70! Allora perché diavolo lo sto reclamizzando?
Alle 23.00 al Torresino - Proiettano Jackie Brown... allora secondo voi io mi vado a rintanare in un cinema? Maffigurati... per di più un film neppure troppo bello (e sono un fan di Tarantino), tratto dall'imperdibile libro di Elmore Leonard.
Alle 23.15 alla Specola - Giulio Casale, sì lo so che vi sta sulle balle, ma non è così male, non so cosa suonerà (100 euro che fa Hallelujah alla Jeff Buckley), davvero questo sembra l'unico evento ma in realtà tutto ciò che riesco a fare è alzare un sopracciglio dall'entusiasmo.
Alle 23.30 in Prato della Valle - Max Gazzé, sì ok bravo, sì ok bei pezzi... ma Marina Rei no... la Rei no...
zage
p.s. la foto è di Elisa Calabrese, scattata la notte bianca dell'anno scorso.
29 giugno 2006
E morì con un felafel in mano

Il film, di Richard Lowenstein, invece è un'ottima riduzione del libro, perché gli dà una struttura ben precisa in tre atti (le tre case dove il protagonista va ad abitare) e ci inserisce una trama d'amore.
Ora lo ricordo con malinconia e penso al protagonista scrittore fallito, l'amica (la donna più bella del mondo), e il convivente tedesco (o almeno quello che nella mia testa sembra essere un tedesco) che sa dire tre parole, immancabile in ogni appartamento condiviso.
Se mi metto ad ascoltare Golden Brown degli Stranglers (presente nella colonna sonora) i miei dotti lacrimali si seccano di sicuro. Ecco, avrei bisogno che qualcuno in questo momento mi passasse sotto la porta i cibi più appiattiti che ha.
Se avete voglia di guardarlo, fatelo con un vero amico.
Zage
p.s. Vuoi sposarmi? Non posso, tra un po' devo uscire.
14 marzo 2006
52 progetti contro la vostra pigrizia

Jeffrey Yamaguchi ha avuto un'idea molto divertente. Deve essere una di quelle persone che non sanno stare con le mani in mano per più di 5 minuti. Così una mattina si è svegliato e ha deciso di scrivere il manuale 52 projects.
Si tratta di un manuale che descrive come realizzare 52 progetti (di vario genere) dando la possibilità al lettore di compiere un’impresa ogni settimana per un anno intero. Volete un esempio?
Project number 1: prendete tutte le lettere che un vostro amico/a vi ha scritto nel corso degli anni, fatene una copia, mettetele in una cartellina e speditegli il tutto.
Intorno al progetto di Jeffrey Yamaguchi si è creata una vera e propria comunità di persone che inventano giornalmente nuovi progetti da realizzare.
Avanti che aspettate?! E' tempo di darsi da fare!
Cigno
Iscriviti a:
Post (Atom)