30 maggio 2006

X pro

Edit 06/06/2006:

Questa volta parlo con totale incompetenza di x-pro, ovvero "cross processing", in italiano "inversione degli acidi".

Credo che un po' tutti abbiamo usato nella nostra vita le classiche pellicole 35mm a negativo. Probabile che non sappiate che quando le portate in laboratorio queste vengono sviluppate con un processo chiamato C41. Ma esistono anche le pellicole diapositive e queste invece vengono sviluppate col processo E6.

Cosa succede se per fare una pazzia decidiamo di invertire i processi, e cioè di sviluppare i negativi in E6 o le diapositive in C41? Cross process, appunto.

In verità quello più usato è il secondo, soprattutto dai lomografi cioè da chi come me usa una toy camera come la Holga, col quale si ottengono colori più saturi e ricchi e leggermente virati verso altri toni, contrasti accentuati, luci sparate. Negli anni 80 e 90 comunque era una pratica comunque per tutti i fotografi professionisti.

Questa è una mia foto in medio formato fatta con la Holga e una pellicola diapositiva sviluppata in C41:

Mi appoggio a flikr per farvi vedere i risultati più disparati dell'x-pro.

Il processo inverso, sviluppare negativi in E6, io non l'ho provato perché in genere viene sconsigliato, e dicono che sbiadisca i colori. Un giorno lo proverò.

In entrambi i casi comunque i risultati sono sempre imprevedibili e dipendono dalla marca della pellicola (e, se volete, da quanti anni è scaduta). In questo ottimo articolo vengono mostrati gli esisti delle prove fatte con le pellicole più usate.

Va bene, le pellicole diapositive costano troppo. D'accordo, non usate più pellicole da un decennio. Non è che magari, sai com'è, si possa in un qualche modo raggiungere un effetto circa simile col foto ritocco? E va bene, ecco un tutorial per falsificare l'effetto cross-processing con Photoshop.

Una prova fatta al volo:

Ma ricordatevi che così perdete la bellezza del processo di inversione, e cioè la totale sorpresa del risultato.

Aggiornamento:
Le guide approximatif et indispensable du traitement croisé, carina guida all'x-pro in pdf. Non preoccupatevi, in fondo c'è la traduzione in inglese. Uhm... ancora preoccupati?

Zage

p.s. ah... al vostro laboratorio dite "sviluppamelo in C41", se dite "x pro" arricciano il naso.

29 maggio 2006

Pola pola pola pola pola.


Questo tizio è un genio. No, questo tizio non è un genio. L'idea è trita e ritrita, non credo di sbagliarmi se dico che esisteva già il teatro nel teatro ai tempi dei greci. Però questo tizio è un artista. Questo sì. O almeno credo.

Mark-Steffen Gowecke ha iniziato il suo progetto pola-pola nel 1995 in Britannia, Francia. Era su una spiaggia e con la sua SX-70 ha scattato una polaroid a sassi e sabbia. Dopo di che ha pensato bene di scattare un'altra foto includendo nell'immagine la pola scattata precedentemente. Ovviamente non è finita qui.

Ha girato il mondo, e ad ogni scatto trovava un modo interessante di inserire nella composizione la foto precedente. E così via.

Detta così non dice molto ma vorrei che vedeste le circa 170 istantanee nel suo sito.

Sarà il gusto delle polaroid; saranno quei colori da vecchia plastica stinta sotto il sole messicano; molto ricordi-sbiaditi-del-tuo-viso-che-non-mi-è-nuovo-ma-non-so
quando-t'ho-vista; sarà che mi attendo da un momento all'altro che Jean Seberg possa entrare nell'inquadratura e scappare via prima che io le possa dire "Sei cattiva, è la prova che non mi ami"; sarà tutto ciò ma mi sono innamorato di quelle foto.

Ovviamente non vedo l'ora di scopiazzargli l'idea, di provare a fare una cosa simile col video (sì lo so, ce ne saranno milioni di video così), ma perchè non posso provarci?

zage

27 maggio 2006

Deliziose categorie con Blogger.

A marzo avevo trovato un metodo per inserire le categorie su Blogger utilizzando l'indicizzazione della ricerca interna di Blogger. Sono passati diversi mesi e non hanno ancora capito la grande mancanza di cui soffre questo servizio di weblog. Vabbé ho fatto una nuova ricerca perché il metodo di cui sopra non è perfetto e non ha ancora indicizzato i post più vecchi.

Sembra che qualcuno ne abbia trovato uno più funzionante che si appoggia a Del.icio.us, servizio di bookmark. Ecco, il metodo è spiegato qui in italiano.

Ci sarà un po' di casino su questo blog finché non ricategorizzo tutto, ma per domani dovrei aver finito.

Edit 28-05-2006:

Oh! Finito, un lavoraccio. Ok abbiamo delle categorie del cazzo, però adesso funziona tutto bene, e a lato c'è anche un bell'indice colorato.

zage

25 maggio 2006

Lista dei desideri.

Con Cigno si stava facendo la lista di ciò che ci serve per diventare un gruppo completo.
  • batterista bravo, con sala prove, simpatico, amiche fighe e single.

  • mac potente con scheda audio, scheda di rete.

  • mac potente con scheda audio, scheda di rete, spento (Serve sempre avere un pc di backup).

  • mac non potente che mi scorra i testi davanti.

  • Proiettore.

  • controller midi 3/4 ottave, 8 knobs, 2 wheels, di un colore bello.

  • amplificatore per chitarra, gibson studio, acustica cort.

  • un fonico, Flood.

  • hiwatt, precision, rickenbacker da tenere lì sul palco a fare colore.

  • registratore adat per le basi.

  • studio di registrazione.

  • un tastierista che sa dove sta il Do.

  • 2 percussionisti messicani nani.

  • tutto il nostro entusiasmo.

  • una vincita per soddisfare tutto questo.

zage & cigno

24 maggio 2006

Colui che cancella, colui che crea.

eraserScriverò un post un po' confuso e senza centro, lo so.

Colui che crea.

Parto da Thom York (cantante dei Radiohead). Il 10/11 luglio verrà pubblicato il suo The Eraser. Un album solista fatto di elettronica ma, ci tiene a precisare, sono canzoni (Inevitably it is more beats and electronics, but it [is] songs).

Ecco, se i suoni sono quelli che sento nel sito www.theeraser.net (ad ogni accesso verrà caricata una pagina diversa, Stage1UK, Stage2UK... fino a 4) e saranno davvero canzoni (cosa intendo io per canzoni?... forse versi e ritornelli identificabili,... ma forse questa è la definizione di pop), insomma in questo caso potrebbe succedere che io decida di comprare un cd dopo moltissimi anni.

Ciò non significa che oggi scarico tutto da internet, ma che non ascolto mai niente.

Recentemente dicevo a Cigno: le cose creative, i metodi creativi, gli appunti creativi, generano creatività, voglia di creatività anche in chi creativo non è, o chi non sa di esserlo, insomma risvegliano una qualche voglia di fare, di metter mano, di produrre artifizi. Sì, spesso io e cigno ci diciamo stronzate. Ma in questo ci credo.

Dalla pagina di Tom York si può accedere a una serie di appunti che ha tenuto durante la scrittura dei suoi pezzi. Ecco, ho deciso di copiarlo spudoratamente, perché la trovo un'ottima idea. Be', non ho nessuna volontà di essere criptico o incomprensibile come lui, ma intanto ho scannerizzato quello che avevo usato per i pezzi di Comunque Poi Cambi Idea.

Ecco che divento incomprensibile. L'avevo detto che non sarei stato preciso in questo post.

Colui che cancella.

Allora chiariamo.

Tempo fa avevo parlato di Senza le Spine, il nostro primo demo non finito ma già un po' ascoltabile. Oggi si intitola "Comunque poi cambi idea". Ho sistemato dei punti, cercato di dare un qualche spessore. E' più interessante ma mancano ancora le parti del basso.

Abbiamo invertito l'ordine dei brani, perchè "Lo Zero delle Forme" finalmente è diventata ascoltabile, dopo che ho rifatto le voci stonate.

"Terapia del Sonno" (ma stiamo cercando un titolo migliore per uscire dal solito titolo a pattern [cosa] di [qualcos'altro], per ora vince "Sonnoterapia", ma non è molto bello), per la prima volta è diventato il mio pezzo preferito.

Non l'ho mai amato, ma ho cominciato a dargli nuovi significati. Ci ho inserito dei droni (ottenuti strecciando all'inverosimile voci e chitarre) che avevo creato per un versione registrata precedentemente, e nel finale una chitarra molto distorta che si trattiene.

Laura's Day oggi si chiama 34 Click (sempre per la questione titolo a pattern). Tagliuzzata molto, ma da sfrondare ancora. Il bridge è troppo alto, mi manda in palla il compressore nel mastering.

La pagina da cui potete scaricare e ascoltare le canzoni è stata costruita velocemente ma intanto ho buttato su quegli appunti creativi di cui parlavo.

Intanto cominciamo a pensare a una copertina. Intima.

zage

22 maggio 2006

Clack, Clack.
Scarpette agganciate.
Via.
La strada dei colli è poco trafficata oggi.
Invita a correre veloci.
Posizione bassa per evitare il vento, che in bici, qualunque sia la tua direzione, soffia sempre contro.
Un'edicola, titoli di giornale.
Non ci pensare, pedala più forte.
La musica nel lettore scandisce l'andatura.
Supero un paio di ciclisti e aumento.
Praglia, Bresseo, Teolo e via la salita.
La prima rampa serve a prendere il ritmo.
Prima curva e via in piedi sui pedali.
L'importante è non perderlo il ritmo.
La prima parte di salita non è difficile, ma ci sono i tornanti, dove si rischia di perdere l'andatura.
Oggi no però.
Ultimi 100 metri e ci siamo.
Ancora un'edicola, ancora titoli di giornale.
Non ci pensare, via verso Castelnuovo.
La salita si fa ripida, forse dovrei rallentare per non crollare sulla rampa finale.
Si forse dovrei, ma oggi no.
Allora forza, in piedi sui pedali.
Primo tornante, secondo tornante, terzo tornate, quarto tornante e le gambe si irrigidiscono.
Mi aspetta l'ultima rampa, ti fa venire il fiatone solo a guardarla e mi viene voglia di sedermi e rallentare.
C'è un po di vento adesso. Arriva dalle mie spalle.
Di nuovo in piedi allora, stringendo la parte bassa del manubrio, "quea che te usi pa pestare" dicono i "veci".
Cerco di non rallentare anche se è difficile.
Sembra non finire mai. Forse è solo perchè da un paio di giorni tutto mi sembra rallentato.
In cima non c'è quasi nessuno.
Ora mi aspetta la discesa e probabilmente i crampi.
Mi succede sempre quando esagero. I polpacci si contraggono violentemente per l'aumentare della velocità delle pedalate.
Mi lascio accompagnare dalla discesa per poi riprendere a pedalare verso casa.
Altra edicola, ancora titoli e ancora avanti fino a casa.
Clack, clack.
Sgancio i pedali.
Tremo.
Tremo per la stanchezza.
E piango, o forse è solo sudore.
Forza, avanti, ancora.

Cigno

20 maggio 2006

Una lucertola sul mio davanzale.
Non si spingono mai fin quassù.
Oggi è giorno di rigenerazione, oggi si va avanti.

Tutto questo, tutto ciò che facciamo, a giulia, a marta.

Agiulia amarta.

zage

17 maggio 2006

Studio sulle Ian Fays.

edit 24-05-2006:

Ian Fays, si legge un po' come In Phase.

Non so cosa significhi. Ian è nome di ragazzo, Fays dovrebbe essere il cognome di due di loro, comunque significa fate.

Ecco, quattro fate da Arcata, college town della California. Lizz Julia Sara Lena. Ventunenni, amano vestirsi.

Le gemelle Sara e Lizz Fays sono in Italia, seguite dal team Homesleep, portano in giro il loro album "The Damon Lessons" (qualcosa si può ascoltare qui, oppure su il loro myspace, una si può ascoltare sullo stesso spazio homesleep).

Ci sono chitarre acustiche, tastierine Casio rotte, voci davvero belle, batterie elettroniche e non, voci davvero belle. Tutto registrato Forse rimaneggiato da Kyle Darin Statham, già componente dei Fuck, ora batterista degli Yuppie Flu (e ricordati che si dice yAppi).

Sulla copertina dell'album ci sono tanti fiocchi da pacchi colorati, un paio di loro in primo piano. Chi è Damon, che impartisce lezioni?

Le loro voci e le belle canzoni le puoi ascoltare in un intervista di qualche giorno fa a Polaroid, trasmissione radio di Bologna.

Sabato suonano a Marina di Ravenna, ma poi anche alla FNAC di Verona.

Le parole che hanno imparato fin'ora: ciao, Gratzie, Prego, No copisco, vino rossa, kafe, frizzante, gemelle, prego, Montalcino, perfecto, un poco, piccolo, birra, bella, Coca Cola Light.

Ma esiste l'intolleranza al rum?

Zage

16 maggio 2006

Holga Video: Shards.

Aggiornamento 19-09-2006.

Domenica sera all'Open Za.. Stage, abbiamo presentato i nostri pezzi, accompagnando la premiere di un paio dei miei Holga Video.

Uno dei due è il secondo che ho girato ma è il terzo che vi presento, sebbene nell'idea che ho di terminarne quattro, da mettere in un unica opera, sia al primo posto.

Ne avevo già parlato qualche post fa comunque, mostrandovi solo dei fotogrammi prova di Color Correction. Basta, ecco SHARDS, starring Giulia Bonomini:



La musica è provvisoria. Ho deciso recentemente dopo una consulenza presso l'arcano Carcano che per non sembrare il giovine regista con la telecamerina che butta su la prima musica che gli capita, userò musiche di artisti noti elaborandole un po' (come faccio anche per lavoro). Ciò aumenterà i tempi di produzione ma almeno avrò un'opera con un po' più di spessore... spes soreta.

Carcano allora mi ha riempito di CD di Portishead, Massive Attack, Squarepusher, Roni Size, Aphex Twin... ovviamente attingerò a manate dai NIN. Sono qui che osservo le confezioni su un ripiano distante da me, no... sono loro che mi osservano su una sedia distante da loro.

Zage

15 maggio 2006

Hey ma li dentro c'è Anatolij Karpov!


Parola di Gary Kasparov:
"Gli scacchi sono uno sport, Uno sport violento".

Non ci credete?
Provate allora a vedervi Game Over
E' un documentario sull'incredibile sfida tra Gary Kasparov e DeepBlue avvenuta nell'ormai lontano 1996. Una sfida serratissima in cui il famoso autocotrollo di Kasparov fu messo alla dura prova.
Nel secondo match (su sei) di fronte a una mossa-trabocchetto del russo, il computerone Deep Blue mostrò un comportamento decisamente anomalo per una macchina.
Kasparov fu così sorpreso dal comportamento di DeepBlue che insinuò che dietro alla mossa del computer ci fosse la mano di un gran maestro degli scacchi in carne ed ossa...magari proprio del suo grande rivale Anatolij Karpov.
Così il dubbio di un intervento umano divorò la concentrazione e l'autocontrollo del campione russo che dopo aver pareggiato le successive tre partite perse in maniera incredibile l’ultima.

Ma cosa accadde veramente nella testa di Kasparov?
E perchè IBM fece di tutto per vincere questa sfida?


Davvero un bel documentario...non perdetevelo!

Cigno

13 maggio 2006

Carcano e il vuoto.

Ok se domenica 14 non avete intenzione di venire a vedere la nostra breve performance, allora vi consiglio questo evento milanese:

Rondò 2006, Palazzina Liberty, largo Marinai d'Italia, Milano. Il Divertimento Ensemble eseguirà diverse musiche tra cui "Concerto per violoncello e tutto vuoto" del nostro Carlo Carcano.

Alle ore 17 incontro coi compositori, alle 18 il concerto.

Zage

11 maggio 2006

MUsica + Holga Video ai Carichi!

Dopo una settimana di distanza rieccoci ai Carichi Sospesi. In realtà si tratta di una cosa ben diversa e non di una serata dedicata solo a noi.

Precisamente è la quarta edizione dell'Open Stage, e cioé il palcoscenico viene aperto a tutti gli artisti che vogliano presentare le proprie opere senza censure o imposizioni, in non più di dieci minuti.

Domenica 14 maggio, si possono presentare musica e video, il sabato invece danza e teatro. Pensateci anche voi, può partecipare chiunque (ma proprio chiunque, cazzo).

Noi ci saremo. Dobbiamo ancora decidere precisamente con cosa ma per ora l'idea è di suonare un paio di pezzi MU mentre alle nostre spalle vengo proiettati i miei holga video.

Dai l'ingresso è libero, la tessera è ARCI. Famo casino, famolo.

Open Zage

10 maggio 2006

Basta spinelli passivi.

Qualche post fa avevo parlato di questo video che passava su YOS - FLUX:



Dovevo essere veramente rintronato perché intanto il pezzo è Just e non Paranoid Android (eh, c'è una certa differenza), e poi il video non è proprio come lo ricordavo, è proprio ben fatto e quasi quasi mi sbilancio e dico che mi piace.

Il pezzo, come cover, però avevo già detto che era molto bello. Mark Ronson ne è l'autore ma chi canta è Alex Greenwald, dai quello che cantava Californiaaaaa Californiaaaa here we comeeeee (già nota come "Saccolongooo Saccolongooo here we comeeee").

Zage

9 maggio 2006

Il Provinciale fa una gita alle Officine Meccaniche.

Edit 10-05-2006:

Sabato Carlo mi convince ad andare a Milano, deve lavorare a degli arrangiamenti per il nuovo album di Morgan. In autostrada ascoltiamo di tutto con l'iPodio Video. Lo convinco che lo shuffle non è il male del mondo. E così ci becchiamo filastrocche francesi, Cornell che si sgola Rusty Cage, chitarre Muse, basta Yuppie Flu, AC/DC a manetta. Matto Matteo è un negozio sulla strada.

Scopro che i Navigli sono un canaletto e che le Officine Meccaniche di Mauro Pagani da fuori sembrano un piccolo stabile disabitato. Dentro invece è un'Abbey Road, sala A, sala B (ma ci sono anche una C e una D), foto di tutti i gruppi che ci sono passati a registrare i loro album. Vedo chiunque. Su una foto c'é la faccia di un ragazzetto sperduto, che mi sembra del tutto simile a Matthew Bellamy, cantante dei Muse. Già, sono passati anche loro mi dice Cieli, il fonico.

In giro è pieno di attrezzatura musicale e questo strano segnale che vi mostro nella foto. C'è pure una stufa, sempre il fonico mi dice: quello è uno dei primi riverberi digitali a 8 bit, costa 5.000 sterline.





La sala A ha una regia dotata di un gran bel banco da 70 e più canali, collegato a Pro Tools, ci sono il simpatico Sergio, già batterista dei Bluvertigo e Megahertz che conosco già, padovano pure lui. La sala con gli strumenti dietro il vetro è enorme, c'è tutto quello che vuoi. Dentro c'è Kashmir che registra delle take di chitarra. Cuper, il vago assistente, fa avanti e indietro a sistemare microfoni e ad assegnare i canali giusti nel mixer. Anche Sergio fa due o tre take per lo stesso pezzo.

Dopo pranzo arrivano Morgan, il discografico e il manager, il quale poco prima di andarsene mi dice, ma ti ho già visto, forse con un taglio di capelli diverso, ecco! Sei l'attore di Spiderman!

Nell'angolo svacco, sto sfogliando una rivista che parla di tutta la storia dell'effettistica per chitarra. Il discografico, con la giacca più grande di lui, parla dei gruppi che sta producendo, parla di qualcuno che è stato lanciato da Radio DJ, ma non ricordo il nome. Poi dice che vogliono far uscire Morgan a fine agosto così si finisce diretti al primo posto, ché se esci ad Ottobre entri alla quarantesima posizione, dopo una settimana sei alla 70 e poi vieni dimenticato. C'é anche Rudy, che mi saluta. Rudy? Ascolto bene la voce... l'ho già sentito alla radio nei collegamenti della Gialappa's Band dietro le quinte di Sanremo. E' Rudy Zerbi, il direttore artistico della Sony!

Mi piace come lavora Morgan. In questa foto è ben chiaro come: tutti svaccati, lui che gesticola come un diavolo di Tasmania. Caricano un altro pezzo su Pro Tools. Per questa Morgan chiede ai fonici di preparare un rullo per Sergio e un paio di tom e una cassa da suonare con una bacchetta per lui. Fantastico, i fonici partono, microfonano, cazzo non sono abituato a 'sta roba, un musicista produttore che chiede e ottiene. Wow. Mi sento proprio provinciale, ma devo dire che mi prudevano le mani per tutto il tempo, avrei voluto prendere in mano strumenti, alzare qualche fader, decidere qualche pezzo di batteria.

Al ritorno, sfatti, ci lasciamo trascinare ancora una volta dallo shuffle che fa miracoli: un pezzo dei Mariposa dove comprare un'intervista a Carlo seguito da L'Assenzio il pezzo che i Bluvertigo portarono a Sanremo assieme a lui. Finito il viaggio, Carlo corre a togliere "riproduzione casuale" dai settaggi dell'iPod.

Zage

p.s. Grazie alle foto grandi scattate da Carlo Carcano, le piccole sono dal mio cellulare, ho scattato una Holga ad un organo vedrò se è venuta dopo lo sviluppo.

7 maggio 2006

Stasera si suona ai CARICHI SOSPESI!

Ok, non ho tempo per i dettagli. Vi incollo la mail che ho inviato agli amici così capite tutto.


UM - La parte sbagliata dei MU

ti invita a un concerto acustico di rara concezione:
canzoni di pop neovecchio a 120 bps, a volte 130.
Un chitarrista rauco.
Un pianista senza spartito.

Il luogo: i carichi sospesi - un bel teatrino, dove poter immaginare tutto, anche le belle canzoni.
COME ARRIVARCI.

Il tempo: STASERA domenica 7 maggio, avrete tutto il tempo di andare in disco subito dopo.

Quanto: Richiesta tessera ARCI, ingresso GRATUITO, quindi non chiedete risarcimenti.

Zage.

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YUM - the dark side of the MU

live concert this very night at the suspended loads!!!

Really, did you need to translate that in english?
Sure not, none of your friends knows a word of english
so what the fuck.

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Non è carne SPAM, fino a prova contraria siete ancora miei amici.


Insomma, capito no? Concerto live stasera carichi sospesi musica padova interessante.

Zage

3 maggio 2006

Terzo rullino. Terzo Holga Video.

Aggiornamento 19-09-2006.

Il terzo rullino è una pellicola per diapositive ektachrome Kodak 160 iso che scadeva nell'aprile del 2004.

Il giorno della liberazione sono andato con Pierpaolo in un posto che non avevo mai visto alla luce del giorno. Mi ero sempre perso un sacco di cose. La location è lo spiazzo davanti al Banale qui a Padova, ci sono muri dipinti di blu, o verde, lamiere rosse, o gialle, fili elettrici, scarti di camion e merci, untuosità, rugginosità, degrado.

Fantastico.

Era il primo vero sole primaverile di quest'anno e mi sono fiondato a mezzogiorno per sfruttarlo con questa pellicola a bassa sensibilità. Ho fatto anche sviluppare in C41 sebbene mi aspettavo altri risultati. C'è ancora molta inesperienza ma è tutto nella norma. Tra l'altro ho dovuto aspettare un sacco di tempo colpa anche della domenica e del primo maggio. Al laboratorio sono stati gentili, 4 euro + omaggio cappuccino. 2 euro in tutto. I provini su flikr.

Poco prima di uscire però mi son detto: chissà se non viene fuori un Holga Video. Ho portato anche la videocamera con me e ho preso Pier alla sprovvista. E' stato bravissimo. Ecco qui AQUA:



Tiro qualche somma personale. Ora ho tre holga video, tutti quanti da risistemare. Ne ho altri tre in testa. E altre tre mezze idee. Voglio che tutti facciano parte di un'unica Grande Opera. Datemi un macinino devo chiarirmi le idee.

Zage

2 maggio 2006

Riconciliarsi con la radio...

Una mattina di due anni fa mi sono riconciliato con la Radio.
Non ho mai amato la radio in quanto trovavo estremamente noioso andare in cerca di un programma decente.

Poi una mattina la folgorazione.
Su Radio2 scopro gli Sceneggiati.

In quella occasione lo sceneggiato era dedicato alla storica conquista del K2 degli italiani del 1954.
Andava in onda tutte le mattine alle 8.45 ed io rimanevo in macchina tutti i giorni ad ascoltare la fine della puntata prima di entrare in ufficio.

Sul sito di Radio2 è possibile riascoltare tutti gli sceneggiati prodotti in streaming. La possibilità di non poter effettuare il download però mi scocciava parecchio così ho trovato un piccolo trucchetto per aggirare il problema.

Grazie ad un simpatico programmino di nome StreamDown è possibile scaricare i file direttamente sul tuo pc invece di farlo in streaming dal sito.
Una volta scaricati si possono portare in formato mp3 e ascoltarli offline o su un qualsiasi lettore Mp3.

Per chi come me è spesso costretto ad aspettare Aerei e Treni in perenne ritardo e magari in aeroporti che offrono pochissimi svaghi questi sceneggiati sono una vera e propria salvezza.

Evviva Radio2, evviva il mio lettore mp3, evviva i podcast!!!!

Cigno

Il mio primo maggio.

Edit: 02-05-2006

Incrocio un pallone rosa che rimbalza sonnacchioso sulla strada. Non c'é nessun bambino nei paraggi. A dieci metri sopra la mia testa atterra un piper, mentre contemporaneamente un treno supera il ponte di ferro col caratteristico rumore che riconosco da quando ero bambino. Mancano solo una nave e uno shuttle. Sto portando la premiere di muri incrostati, lamiere rugginose e lavabi rinsecchiti a Daniele.

Gli piace. Mi parla di Ko-I-Ani-Sti-Cazzi, o qualcosa di simile, cerchiamo su You Tube e troviamo uno shuttle che precipita e un bimbo che sternuta. Il Gazzettino dice che ci sarà Paolo Benvegnù a chiudere la festa di Rifondazione in piazza. Fortunatamente l'oracolo Google ci svela appena in tempo arcani al di là di ogni sospetto.

Padova è stata piegata come un'ampolla piena di liquido, la gente è franata tutta da una metà. Dalla parte di Prato della Valle c'é un traffico che si può vedere solo quando ci sono i fuochi d'artificio. In Piazza Insurrezione invece, dove parcheggiamo, sembra una città morta. La festa di rifondazione è crogiuolo di gnocche e steel drum, un ottimo titolo per una canzone. Per poco non c'è il mio analista sul palco a suonare rock anni '70.

Ma il nostro obiettivo è il Pendolo. Percorriamo il Perimetro del Palazzo: Passaggi Preclusi. Allora andiamo da Marco Lucia Gabriele. Laura c'é ma non mangia le nostre pizze. Gabriele guarda la Pimpa con la lingua fuori. La Pimpa. Con la lingua fuori. Ma anche Gabriele.

Ci spostiamo dietro una delle più belle chiese a pianta centrale di Padova. Saliamo delle scale, Marco apre la serratura di una porta, ma non entriamo per di là. Saliamo altre scale. Mi sembra di essere in un film di Kaufman. Percorriamo un corridoio, scendiamo ancora scale, entriamo in uno stanzino pieno di pizze, e un proiettore. Usciamo da una finestra, attraversiamo un terrazzino, apriamo una porta, che è quella che Marco aveva aperto prima. Ho un deja-vu, mi sembra di essere in Matrix. Scendiamo scale, entriamo in sala e ci guardiamo il peggior film che possa uscire anche da una scuola di cinema. Just like Heaven. Qualche ragazza però esce con le lacrime agli occhi, poco importa fosse un terribile miscuglio di Ghost, Bella Addormentata nel bosco, tappe di Vogler e zolfo.

Nonostante tutto ho la location per il prossimo Holga video.

Torno a casa, Godano con la barba, e Skin che balbetta al suo fianco. Ancora Matrix che parla di Dan Brown, perché ha un un grosso seguito. Dan Brown. Ha un grosso seguito. Ma anche la puntata di Matrix.

Spengo la TV. Buonanotte.

Zage