30 dicembre 2007

Mu is icon.

A distanza di pochi giorni un'altra "life is mu", foto dove compare la scritta MU nella vita quotidiana.

Per questa ringraziamo la Eli.

zage

p.s. mai e poi mai spegnere il compressore a 4 bande della Waves mentre Live sta andando, e sta gestendo un'altra ventina d'effetti. Mai.

29 dicembre 2007

Film della settimana - la rubrica che non esiste.

Scoop
Nel fortunato anno 2006 in cui uscì The Illusionist e The Prestige (che al solo nominarli mi viene voglia di rivederli per l'ennesima volta), uscì un terzo film dove è presente un'illusionista. In questo Scoop Woody Allen riprende pressoché gli stessi temi di Match Point: omicidio, classi sociali messe a confronto, Scarlett Johansson. Un bel film per divertirsi sulla propria poltrona.

Paranoid Park
Capolavoro di Gus Van Sant. Dicono. Sarà stato il fatto di essere stato uno dei dieci spettatori rinchiusi in un'enorme sala ma io continuo a preferire immensamente di più Elephant. Geniale l'idea di prendere una storia ipersemplice focalizzandosi su come raccontarla, però la cosa che mi ha davvero colpito è stata la bellissima colonna sonora.

Ratatouille
Animazione Pixar che si incastra bene con questa atmosfera natalizia. La cosa che più mi manda fuori sono le corse che fa il ratto. Pensavo come nessun regista fino a poco tempo fa avrebbe mai potuto immaginare delle riprese di quel genere. Nel mondo dell'animazione le menti dello sceneggiatore e del regista possono davvero immaginare qualsiasi cosa. Considerazione banale, ma mi stupisco con poco. Jamie Oliver fa la voce dell'ispettore nella versione UK.

zage

Il colore dei suoni.

Uno preferirebbe passare le vacanze di natale in un qualche posto dove sa solo dire "buongiorno mi dia un biglietto", "scusi dove si va per...?", "qual'è il bancomat più vicino?" nella lingua locale.

E invece uno è chiuso in casa con portatile e scheda audio a registrare chitarrette brividose e a fare quello che non si discosta molto dal suo lavoro.

Sì perchè il mixaggio audio e tutto ciò che comprende la produzione artistica di un pezzo non si discosta molto dal lavoro di un grafico, qual io sono.

Prendete l'equalizzatore, è come usare i Livelli in photoshop. Se voglio suoni più frizzanti aggiungo frequenze alte, così come su una foto vado a spingere sulle alteluci.

Su un solido voglio aggiungere un'ombreggiatura per staccarlo dallo sfondo. In musica ci metto un bel riverbero. Magari ci metto anche un po' di delay, e allora vado a disegnare un riflesso che va tanto di moda oggi.

Usare una smussatura poi mi ricorda tanto quando suono col lato tondo del plettro lontano dal ponte.

Volume e trasparenza sono sinonimi.

Insomma, uno credeva di essere in vacanza.

uno zage

25 dicembre 2007

Io ne avevo colto il valore.

Abbiamo una canzone che parla di sakè, nuvole di gamberi e germogli di soia agrodolci quanto me (un giorno avremo anche una registrazione).

Il video che sto per mostrarvi, beccato per puro caso su internet, ne sarebbe il perfetto videoclip.

Ero combattuto: mi sembrava un'idea talmente semplice e bella che parlarne qui sarebbe stato come svelare un segreto. Poi ho pensato che l'idea è talmente semplice e bella che mi aspetto entro un anno di vedere uno spot o un clip costruito in questa maniera. E allora meglio parlarne per poter dire "io ne avevo colto il valore".



M'ipnotizza.

zage

Buone feste e MUtazioni.

Prima di tutto ringrazio Betty che per colpa di un volo in ritardo ha trovato il modo di svagarsi all'aeroporto di Madrid scattando, ad esempio, la foto che vedete qui affianco. Ovviamente dovete cercare per trovare il particolare essenziale.

La foto sarebbe stata perfetta per la sezione "Life is Mu" del nostro sito (la raccolta di foto dove MU compare nella nostra vita quotidiana). Purtroppo però da oggi il sito cambia forma e colori per venire incontro a quello che siamo oggi, o che stiamo diventando. Quindi non c'è spazio per Life is Mu ma state certi che un'idea ce la facciamo venire (e voi continuate a fare foto).

Date un'occhiata al rinnovato www.muproject.it.

Per l'anno che viene vi auguro un buon Brezsny. Il mio è spaziale, avrò la forza di un Mosè per muovere le acque come sarà giusto fare.

Vi auguro anche di aver sofferto per trovare i regali da donare ai vostri cari. Significherebbe che vi siete dati da fare per pensare a loro.

zage

16 dicembre 2007

Di nuovo Natale.

Ogni tanto bisogna farsi un regalo. Natale, per esempio, è un buon pretesto.

I biglietti di Smashing Pumpkins e Radiohead però non li considero come auto-regali di Natale, ma solo mezzi per accrescere la vostra invidia. Anche perché poi i concerti sono a Febbraio e a Giugno (niente di natalizio)...

Inoltre quella cosa che c'è nella foto, con entrate Neutrik, connessione firewire e pannello ben fornito di volumi e led, appoggiata sulla mia scrivania da qualche giorno non la considereri un regalo. Perchè è un oggetto necessario. E le cose necessarie prima o poi vanno comprate.

Meglio quindi regalarsi cose che ci rendano disinteressatamente felici. Credo che questa sia l'ultima domenica per andare in centro a riempirsi di borse ma preferirei non avere quest'influenza addosso.

zage

14 dicembre 2007

Panda porno.

Pier mi ha detto che QOOB aveva indetto un concorso per "registi".

Pier mi ha detto che si trattava di girare un videoclip per una canzone dei Verdena dal titolo "Isacco nucleare".

Pier mi ha detto che avremmo dovuto farlo così:



Non guardatelo tutto, ma almeno fino al panda-porno.

Vabbé vado che stasera c'ho la cena aziendale.

zage

6 dicembre 2007

Il Pavone, la zucca e i Mu

1) Brodo
2) soffritto
3) porro
4) patate e zucca in pari proporzione

Questi sono gli ingredienti per la deliziosa Zuppa di Zucca e Patate del nostro amico Pavone.
La procedura è semplice.
Porti a ebollizione il brodo e ci butti dentro zucca e patate che hai fatto soffriggere precedentemente con un pochino di porro. Quando bolle si passa tutto al Minipimer.
Semplice e deliziosa.
Mi sono permesso di aggiungere del rosmarino che poi ho levato alla fine.
Zucca e rosmarino stanno benissimo insieme.

Ma il Pavone non si destreggia solo tra i fornelli ma anche con la macchina fotografica.



La serata del 28 ci ha fatto qualche scatto che potete guardare nel suo spazio Flickr.
Grazie Pavone, uomo dalle mille risorse.

Cigno

La distanza alla fine fa bene.

Qualcuno di quelli che sono venuti ai nostri concerti ricorderà che ogni tanto facciamo un pezzo "di un gruppo che si è sciolto".

Be' con mia grandissima sorpresa c'ha pensato pure Syria.



Il pezzo è "La Distanza" di quelli che furono i Northpole e vi consiglio caldamente di reperire la versione originale (indie, rock, emozionante). Certo fa amarezza sentire il pezzo in radio solo oggi. Ora dovreste interessarvi ai Public.

zage

5 dicembre 2007

An ode to Pier.

Oggi è una bella giornata.

Mi sono svegliato alle 5:45 per andare al MotorShow di Bologna, per lavoro (e so già quale connessione cerebrale avviene nella testa dei lettori maschi alla parola MotorShow). Dirò solo che le Audi sono davvero molto belle, le Lamborghini inarrivabili.

La sera sono così stanco e affamato che una pizza Salsiccia e Olio all'Aglio è il pasto perfetto.

Poi sento Pier, che dopo avermi fatto soffrire così tanto che per poco non gli negavo la mia amicizia, mi dà la notizia tanto attesa. I nostri due appuntamenti per l'anno prossimo:


Non mi è mai capitato di avere due impegni per l'anno successivo.

zage

Foto gentilmente concessa dal Pier, ora gli conviene farmi avere i biglietti in carne ed ossa (cellulosa e inchiostro).

3 dicembre 2007

Immagino la scena.

"Hey Mark devi preparare un jingle per uno spot. Deve avere carica ok?"
"E questo sarebbe un brief?"
"Molta carica. E deve avere a che fare col tempo."
"Ma non ho idea da dove cominc..."
"Avanti, Mark. So che puoi farcela."
"No, senti non..."
-click-
"Maledizione che cazzo faccio adesso!"

Mark è disperato, mentre fa zapping immerso nella sua poltrona, finisce su MTV.



Non arriva neppure al ritornello che gli viene il lampo di genio. Il giorno dopo il jingle è pronto:



"Grande Mark sapevo di poter contare su di te!".

Zage

Film della settimana - la rubrica che non esiste.

Match Point
Uno di quei film in cui il regista esce dai propri canoni (così è stato per Cronenberg con History of Violence, oppure Lynch con Una Storia Vera). Qui c'è un Woody Allen che dimostra di saper girare anche un "crime drama" a regola d'arte, una trama che erano anni che non amavo così. Non capisco perché la gente ce l'abbia su con Scarlett Johansson.

21 Grammi
Un altro "crime drama" (non saprei che altro nome dargli), molto deprimente ma da vedere. Non capisco come non abbia potuto vincere l'oscar per il montaggio, la post-produzione, per gli attori. C'è da innamorarsi di Penn e Del Toro. Capisco perché la gente non ce l'ha su con Naomi Watts.

La 25a ora
Dopo la prima fantastica scena, Spike Lee si perde un po' troppo nel suo joint, condito qua e là di immagini di ciò che resta delle Torri Gemelle, quasi a voler trovare un modo qualsiasi per emozionare. Ground Zero emoziona, il suo film no. Ma nessuno mi tocchi Edward Norton.

zage

2 dicembre 2007

Squash!

Lo so che è una cazzata ma è da ieri che continuo a riguardare questo video. Si tratta degli Smashing Pumpkins al Muppet Show.



Mi fa troppo ridere la canzone che stanno cantando.

hot diggity,
dog ziggity
Boom!
what you do to me
Boom!
It's so new to me

zage

1 dicembre 2007

The Clown and the Dad.

Non finirò mai di ringraziare chi ci dà la possibilità di suonare e chi viene ai nostri concerti, dagli amici a chi semplicemente è curioso.

Al nostro ultimo concerto (di cui spero di aver presto qualche foto, 7 per la precisione) c'è stato di nuovo chi ha pronunciato le segrete parole Monkey e Brain e che sapeva perfettamente quanta fosse la mia voglia di saltare.

Comunque ero talmente stanco che ho detto tante di quelle cazzate che mi sarei sparato sulle balle da solo. Incredibilmente la gente non è fuggita a gambe levate e anzi è restata a chiedere qualche pezzo in più.

Grande errore, perché nella nostra sala prove-cucina avevamo preparato solo dieci pezzi. Ecco che siamo dovuti ricorrere alla ricerca di qualcosa che sapessimo suonare.



A rivederla così la scena sembra patetica, ma non è stato così. Lo so che non è stato così. Era divertente. Hanno riso. Non era patetica. Giuro.

zage

This video was shot and gently provided by The Peacock.

Milano war.

A quanto pare quell'idea dello Street War è arrivata anche in Italia e una partita è appena iniziata.

Si tratta del Sicario e si sta svolgendo a Milano.

Le regole sono molto simili. Hai la foto di un altro partecipante, il suo indirizzo di casa e di lavoro. Mentre qualcun altro sta dando la caccia a te, tu devi trovare il tuo bersaglio e colpirlo con un'arma innocua. In questo caso si tratta di stelle filanti spray (sicuramente un'arma migliore per l'inverno, ma devo dire che preferivo le pistole ad acqua visto che se ne possono trovare di tutti i tipi e misure).

Mi sa che ormai mi sono perso The Bourne Ultimatum al cinema.

zage

26 novembre 2007

Vietato sporcare i muri.


Non scrivo mai l'ora sui manifesti, perché è sempre quella. Se devo sbilanciarmi probabilmente sarà alle 10.30 (10.15 per i ritardatari) ma se venite alle 9.30-10.00 si sta in compagnia.

zage

25 novembre 2007

Bravi bravi.

Abbiamo sempre parlato degli spot Bravia (due), e non posso esimermi dal postare quest'ultimo.

Come sempre si distinguono per un ritorno agli effetti speciali più primitivi, senza l'aiuto della Computer Grafica.

Carini i coniglioni in stop motion. Peccato che in questo istante non riesca a caricare il making of.

zage

24 novembre 2007

La chitarra robot.

Brutto nome e brutto colore, pensavo fosse una cazzata ma a vedere questo video ho capito di cosa avrei avuto bisogno da anni.

zage

20 novembre 2007

Nice boys don't play Rock and Roll.

Grazie ad Eli per le foto scattate sabato.

Praticamente un papà rockettaro e il figlio dei Beatles.

Eccole qui.

zage

19 novembre 2007

Film della settimana - la rubrica che, giuro, non esiste.

Cinderella Man
Una vera biografia su un boxer interpretato da Crowe. Lui mi piace da quando ho visto un film su di lui a tarda sera dove impersonava un fotografo cieco (ripescassi il titolo). Non sono un fanatico di boxe ma devo dire che in questo caso mi sono ritrovato a schivare i colpi anche io. La storia mi ha toccato così tanto che ho pianto ancora prima della fine. L'ho visto in due tempi. La prima parte in inglese. La seconda in italiano perché non mi ricordavo di aver visto la prima in inglese...

Clerks2

Lo ripeto: Kevin Smith non ha capito cosa ci piaceva di Clerks. Mi viene da pensare che gli sia venuto per sbaglio quella volta. Comunque mi ha fatto molto ridere la discussione tra le due grandi trilogie Guerre Stellari e Signore degli Anelli (ho perso il conto di quante volte ho visto quest'ultima, vero Eli?). Mi aspetto quindi che anche Clerks sia una trilogia.

Due Giorni A Parigi

Poi vedrò di fissarmi con un'altra città. Intanto ho visto questo in un piccolo cinema del centro. Julie Delpy l'ha scritto, girato, montato, recitato e ha pure scritto le musiche dove poi ci ha pure cantato. Mi ci riconosco. Il protagonista del film per me è stato il gatto-cuscino, il gatto più bello del mondo. Tra gli attori il figlio di Jodorowsky (e Julie per un attimo distibuisce dei tarocchi sul letto).

zage

18 novembre 2007

Ricetta per la preparazione di un concerto - parte 4: setlist.

Questo post dell'amico Dietnam mi ha ispirato un commento piuttosto lungo. Commento che ho deciso di riportare qua, un po' per sapere anch'io cosa fareste voi (da musicisti o da spettatori).

Si tratta di come preparare una scaletta per un concerto, la legenda che stila Dietnam è la seguente:
A - canzoni yeahyeah (quelle che il pubblico dimostra di apprezzare maggiormente)
B - canzoni yeah
C - canzoni con finale lungo e pissichedelico


Ecco il mio commento, un po' sistemato (apostrofi inclusi):


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Cominci con una che funziona (A) ma che non sia troppo difficile da suonare, una di cui sei tranquillo, soprattutto all'inizio quando la presenza del pubblico fotte tutte le equalizzazioni fatte al check e non sei ancora a tuo agio con microfoni e spie. Importantissimo che abbia un bell'attacco.

Continui con un'altra A (altrimenti si pensa che la prima era solo un colpo fortunato), poi puoi cominciare con le B.

Come quarta o quinta ci metti quella più tranquilla (Marlene docet: Nuotando nell'aria è una quarta, Come stavamo ieri è una quinta).

Poi più o meno continui con un B A B A, solitamente cerco di evitare che due canzoni consecutive siano nella stessa tonalità...

Come ottava metti quella più incazzata, più veloce, quella che spacca (Pumpkins docet: Geek USA è ottava, An Ode to No One è ottava).

Continui con B A B A, assicurandoti che la penultima sia una psichedelica C e che l'ultima sia una A, bella, che sfoghi la tensione creata dalla psichedelia di prima e che abbia un'atmosfera che lo spettatore deve portarsi a casa per tutto il viaggio di ritorno in auto, finché non si mette a letto.

Poi per qualche finta cabala in cui credo cerco di fare sempre un numero dispari di canzoni.

Ah. Le mie scalette non hanno mai funzionato.

zage

Questa volta ce lo siamo ricordati...

...e abbiamo partecipato alla serata di Open Stage ai Carichi Sospesi.

Qualche giorno fa pensavo quanto i Carichi fossero importanti per Padova, con la disponibilità che danno a chiunque di esibirsi, dai musicisti agli attori. E questo è bene.

Meno bene è quando cominciano a rompergli le balle su inquinamento sonoro e tesseramenti vari. Per fortuna loro sono molto bravi nel loro lavoro ed è tutto in regola.

Comunque ieri sera mi ha riempito l'animo vedere Eli e Bibi in prima linea (cioè in linea con l'asta del microfono, per cui non le vedevo). La Eli ci fornirà le belle foto che ci ha fatto, vero Eliii?

E' stato bello anche incontrare chi m'ha detto "Hey ma tu suonavi nei Monkey Brain!" (e tu lo conosci bene, Raffa); incontrare anche chi m'ha ispirato quel "si scheggiano tazze", strano verso di un nostro testo; e infine abbracciare l'americana dall'Erizounaaa.

zage

14 novembre 2007

Tutto gira intorno a noi...



ditemi che sto sognando...

Cigno

12 novembre 2007

Radiohead, come è andata?

Vi ricordate la lodevole iniziativa proposta dai Radiohead di cui abbiamo parlato tempo addietro?
A quanto pare è stata un fallimento totale.

Ecco cosa scrive il corriere:
L'iniziativa dei Radiohead era ottima e rivoluzionaria: scaricare il nuovo album della band, "In Rainbows", pagando quello che si voleva. Anche nulla. Un’indicazione presa alla lettera da 3 fan su 5 della famosa band di Oxford. Stando, infatti, a un’indagine condotta dalla comScore, azienda che monitorizza il comportamento online di circa 2 milioni di "surfers" in tutto il mondo, il 62% degli 1,2 milioni di appassionati che si sono affrettati a fare il download del disco uscito un mese fa non ha sborsato nemmeno un centesimo.

Questa per me è una sconfitta.
Per quel disco ho pagato ben 10 euro proprio perchè credevo nell'iniziativa.
Sono stupito dal fatto che proprio gli inglesi, di cui ho sempre parlato bene, siano stati così poco ricettivi nei confronti di questo progetto.
Chi ha ucciso la musica? le major o il download illegale di brani protetti da diritto d'autore?
Quante volte ho sentito dire "se solo i cd costassero meno"...e quella volta che costano davvero meno nessuno fa uno sforzo per provare a cambiare le cose.

Peccato.
Che delusione.

Cigno

Skypephone! Che ne pensate?

Avrei voluto scrivere un lungo post sul nuovo Skypephone ma ho visto che in rete qualcuno ha già trattato l'argomento in maniera esaustiva.
Si tratta di Massimo Cavazzini ed il post è questo.
Che ne pensate?

Tanti saluti.

Cigno

10 novembre 2007

Hey quello sono io.

La tecnologia ha deciso di abbandonarmi e così per qualche tempo sarò senza un mezzo per comunicare via Internet.

Spero che ciò mi aiuti a rientrare meglio in sintonia con le cose vere, tangibili, la natura, me stesso, bla. Già il blocco del traffico mi ha dato degli ottimi spunti.

Tipo che ho cominciato ad andare a lavoro in bici aumentando l'autocoscienza dei miei propri muscoli, del vento che spazza l'argine alle due di pomeriggio, dell'aria che si riempie di profumi di soffritto e arrosti alle sette di sera. Fragranze che quando uno torna rinchiuso nell'abitacolo/cubicolo della sua auto con la radio che prende male le stazioni, uno non può apprezzare.

E poi è un'altra cosa tornare sfinito dal lavoro sfiaccato dal viaggio in bici e affondare nella vasca piena di acqua e bagnoschiuma e rimanerci un'ora leggendosi il proprio scrittore di thriller preferito.

Come vedete ho anche imparato a scrivere post telepaticamente, senza l'ausilio di computer.

zage

30 ottobre 2007

Film della settimana - la rubrica che, giuro, non esiste.

A History of Violence
Un Cronenberg che non si capisce quanto voglia essere violento e quanto si trattenga. Ricordo una discussione accesa tra i miei amici riguardo questo film, io non l'avevo ancora visto. Il film m'è piaciuto, nulla di stratosferico, ottima la regia, ma non riesco a pensare che si possa montarci su una discussione.

Paris Je T'aime
S'addice a me. Film sconosciuto in Italia, pubblicato nel resto del mondo. E' per questo che l'ho visto in francese sottotitolato in inglese. Si tratta di cortometraggi girati da registi più o meno famosi, tra cui noto un Gus Van Sant, fratelli Coen, Craven... tra gli attori si possono trovare un Elijah Wood, un Castellitto, Nick Nolte e, a sorpresa, il mio amore Natalie Portman. Il tema è "Parigi ti amo", le location sono i quartieri di Parigi, così vividi che mi par di riviverli esattamente come li ricordo. Molti episodi però non sono un granché, magnifico quello con il mito Buscemi.

Capote
Biografia thriller sul famoso (?) scrittore. Truman è doppiato da cani, vabbé che è gay e bisogna far capire che è gay ma così sembra solo un'etero che imita un gay. La risata eccessiva e brutta però mi piace, bravo il doppiatore.

zage

28 ottobre 2007

Allan Bay go home.

Recentemente mio fratello m'ha fatto conoscere Jamie Oliver.

Lui è un inglese, 5 anni più di me, cucina con le mani ed è un Tipo. Talmente Tipo che nella foto si presenta con una Topa. Bastardo.

Mi sono procurato la prima serie di Jamie At Home. Una mezzoretta di programma trasmessa da Sky che mi piace anche già solo dalla regia, dai colori, dalle inquadrature, dalla musica e dalla postpoduzione. Ehm.

Il bello di Jamie è che non ti propina quelle ricette dove servono gli introvabili tuberi viola della Patagonia ma si accontenta degli ingredienti più comuni, facilmente trovabili nel nostro frigorifero. Inoltre non ci sbatte addosso tutte quelle menate delle dosi precise, come se davvero i cuochi avessero sperimentato che la loro ricetta non funziona se metti 5 grammi di sale in meno.

Jamie è tatto, se strizza un limone innonda col succo i palmi, se gli servono dei pezzi di mozzarella ne rompe una con le dita. Jamie è anche udito, il rumore sordo dei piselli che cadono nella ciotola, lo sciabordio goloso di un insalata che si condisce nel suo olio. Jamie è colore, il verde di una pastella di erbe macinate, il giallino di una patata bollita che rotola tra rossi pomodorini.

Jamie Oliver è una filosofia.

L'ho capito quando subito dopo aver visto la prima puntata mi sono messo a suonare. Spontaneamente trattavo la musica come un uomo primitivo che lavora la terra, godevo della corda vibrante, dello scricchiolìo dell'attacco del plettro, gargarizzavo le parole e guardavo l'aria colorata che usciva dalla cassa risonante.

Poi mi sono preparato una cena. Pesantissima. Ho fatto un'insalata di tonno. Ma ho messo troppa roba. Tipo: tonno, mozzarella, patate, olio, sale, pepe, limone, basilico, origano, capperi, olive, cipolline, maionese e un cetriolo.

Non in questa ma nella mia prossima vita sarò un cuoco e anch'io apparirò con le Tope nelle foto.

zage

27 ottobre 2007

Carpe diem, idiota.

Ho seguito Brezsny: "deludere le aspettative di tutti" e "trasgressione lirica".

Ieri ero convinto che fosse giovedì, ma davvero. Non c'ho creduto fino alla mezzanotte.

Ho anche la sensazione che domenica scorsa fosse ieri, e di avere vent'anni.

Per non parlare della breve performance che avremmo dovuto eseguire all'inaugurazione dei Carichi Sospesi questa domenica. E invece era ieri. Che era venerdì (ma, come dicevo, per me era giovedì).

-- flashback

ragazzo-zage: Hey! Sai che suonerò qui all'inaugurazione domenica?
ragazzo-luciano: Anch'io. Però io sono venerdì.
ragazzo-zage: Strano. Una lunga inaugurazione. Mi ordinerò un altro Chinotto.

-- fine flashback

L'ho scoperto troppo tardi purtroppo che ieri, venerdì, era la mia domenica. L'ho scoperto mentre tentavo di far roteare una matita con una mano, passatempo cinese (confermo che fa passare il tempo davvero), e mentre Giorgio Bozzo mi incitava a far mente locale su che diavolo di futuro voglio che il nostro progetto abbia.

Mi dispiace. Avevamo voglia di provare un paio di pezzi inediti davanti a un pubblico.

Pensare che il ritornello di uno dei due intonava "Domani scoprirai che il tempo imbroglia", mi riferivo ad altri e invece parlavo a me.

zage

22 ottobre 2007

Muproject sostiene gli Amari.

Sarà perché Pasta alle nostre richieste su che strumenti usava sul palco ha risposto molto gentilmente.

Sarà che "Pasta" fa molto "Boosta" ma senza il palo nel culo.

Sarà che mi piace come facendo largo uso di buon rap trovino anche il modo di prenderlo in giro.

Sarà che trovo che abbiano scritto pezzi molto belli tipo Campo Minato, che mi ha accompagnato un inverno fa.

Per dire che mi piace moltissimo il loro ultimo singolo, "Le gite fuori porta" ascoltabile sul loro myspace (consiglio l'ascolto con delle buone casse).

Perché io odio le gite fuori porta/io vengo da te per litigare.

zage

21 ottobre 2007

Film della settimana - la rubrica che non esiste.

Questa settimana ho rivisto un po' di cose già viste e ho avuto pure il tempo per qualche filmetto di quelli catastrofici in TV, quei b-movie che ti fan sentire bene tanto ti svuotano la testa. Forse sto lavorando troppo, forse sto cogitando. Lasciatemi pensare.

The Constant Gardner

Un lungo film, lui con la faccia da buono, lei quasi carina (nata 9 precisi anni prima di me). Una roba tipo Insider o Erin Broncowich, insomma una persona sola contro il sistema. Qui siamo in Africa, contro le case farmaceutiche che speculano sui malati di AIDS, sì insomma la storia non è proprio così ma è per darvi un'idea. C'è anche una storia d'amore sotto interessante e non banale che mi lascia un po' tristezza, e la sento ancora addosso proprio in questo istante.

The Following
Il primo film del mio mito Christopher Nolan: Memento, Insomnia, Batman Begins, The Prestige (cioè, capito?), tutti film basati su questioni di identità della persona, tema presente anche in questo film. Noir recitato male, con montaggio cut-up, 16mm in bianco e nero, e si riesce pure a sentire il rumore della cinepresa (be' io l'ho guardato in lingua originale)... Low budget come dovrei girare io: riprendendo solo il sabato quando gli amici erano liberi, Nolan ci ha messo un anno. Però che soddisfazione.

I soliti sospetti

Un noir che dovevo vedere, anche perché la volta prima ho dormito per tutto il tempo. Questa volta invece ho dormito solo nella parte centrale. Sì insomma non m'ha entusiasmato, anche se la trama è di quelle che piacciono a me, e Kevin Spacey ci piace.

Mi stanno finendo i film da vedere. Se avete qualche consiglio non esitate. Magari col consiglio metteteci pure una combinazione di ingredienti per una pizza da ordinare.


zage

Il megliò di sé.


Arìa, musicà, isolà, polinesìa, tanté, giornì, stupidé, gioié, elettricò, stomacò, realtà (che culo, questa ci sta), magicà, animà.

Forse me ne sono persa qualcuna, dopo un po' ci si abitua e si entra in questa specie di semi-incoscienza liquida e non ti ricordi più dove andava l'accento. Un po' come quando ripeti "forchetta" mille volte e dopo un po' ti sembra un suono senza senso.

zage [zeìg]

Il cacciatore di fotografie.

Sono in mezzo a una ventosa piazzetta di sanpietrini, attorno a me casette medievali di ogni forma che cercano di farsi spazio. Al centro un pozzo coperto, in un angolo pure un albero a cui è stato concesso di crescere. Sono solo e ho una borsa.

La apro. Una macchina fotografica, la macchina dei ricordi. Ah ecco. Devo essere un cacciatore di fotografie.

Improvvisamente una porticina si apre ed esce un tizio dai capelli lunghi che indossa una maglietta a righe bianche e nere, in testa un cappello a tesa larga con un nastro rosso. Sembra finto, ma non lo è proprio. Da una bassa galleria escono due ragazzi, i tre si apostrofano in profondo veneziano.

Ah ok. Sono a Venezia. Cazzo ci faccio qui tutto solo il sabato pomeriggio?

Sono venuto qui con la precisa intenzione di perdermi, ho seguito l'istinto intrufolandomi dietro due amanti che si inoltrano in una calle, ritrovandomi in callette senza uscite, campielli silenziosi, al bordo di un canale, o in passaggi più stretti di un metro.

Ora ho davanti una scelta fra tre calli. Non c'è nessuno in vista, solo tanti vestiti appesi a corde tirate tra le finestre. Sembrano brandelli di fantasmi che stanno a guardarmi scommettendo sulla mia prossima scelta.

Sento un rumore, uno sfiato fortissimo d'aria, lo seguo. All'aria aperta balconi verdi lasciati ad asciugare la vernice. C'è un laboratorio artigianale, un buco artigianale direi.

L'oltrepasso velocemente dando uno sguardo furtivo all'interno. Ok, stanzino piccolo, illuminato da una luce giallina, mille arnesi arrugginiti che ricoprono ogni centimetro delle pareti scrostate, un signore anziano con una pistola ad aria. Un'ottima foto.

Controllo il caricatore, ho un 1600, adatto a quell'illuminazione. Svito il silenziatore (il mio 135mm, perfetto per rubare scatti senza essere visti), e innesto un 35mm per una raffica che inquadri l'intera scena. Punto un angolo buio della strada e controllo l'esposimetro mentre traffico con le ghiere di tempi e diaframmi.

Mi muovo velocemente.

Entro.

Sorrido.

Buongiorno.

Comincio ad alzare l'arma.

Posso fare uno scatto al volo?

Sorrido ancora, capisce le mie intenzioni.

Risponde sì, non attendo altro.

Faccio (il) fuoco.

zage

20 ottobre 2007

I visi che ancora vedo.

Ieri ho ripensato a Parigi. E mi sono venuti in mente degli incontri particolari (oltre a quello con la gendarmerie).

Incontri che ogni viaggiatore perfetto dovrebbe fare.

Può trattarsi di persone con cui parli per dieci minuti, o che magari rivedi a cena il giorno dopo, oppure ancora di semplici sfioramenti, o di persone che guardi da lontano creandoti la tua storia in testa.

Prima di dimenticarne altri affido al blog la mia memoria.

La ragazza allo sportello della RER, che invece di ripeterci il prezzo del biglietto ce lo scrive annoiata su una calcolatrice. Frustrata del cazzo.

La rumena dagli occhi più blu che abbia mai visto, a bordo della RER si appoggia tranquillamente a me, parla ad una Hostess di ritorno da un volo in spagnolo inglese e francese. Ma io guardo gli occhi.

Un'altra hostess di colore di ritorno dall'aeroporto, noto che ha dei problemi alla vista ma nonostante questo le espongo i miei dubbi sul funzionamento delle stazioni dei treni. E' gentilissima, e si fa amicizia e ci racconta che lei è di Boulogne, un quartiere a sud ovest. Poverina non riesce a indicarmi precisamente il punto sulla mappa, e per questo le voglio subito un sacco di bene.

Il signore alla fermata del treno che si avvicina e ci chiede se ci siamo perduti (ok probabilmente avevamo lo sguardo di due criceti sbucati in mezzo a un canile).

La ragazza vestita da francesina, truccata da francesina, coi modi da francesina che al tavolino fuori da una brasserie di montmartre accetta di essere fotografata e si mette in posa come una francesina.

Una giappa che con un gruppo di amici e una telecamera urlano una specie di "italia uno" e fanno le scivolate sulla collina del Sacre Coer. Dopo qualche minuto passa affianco a noi e sorridendo come un fumetto giapponese (e con la voce di un fumetto gipponese) ci dice "Hi-iiiii!" (Ciaooooo).

L'italiana all'interno del negozio di frutta e verdura di Amelie Poulin, "Da quanto vivi qui?", "Da troppo" con accento romano e fugge. Antipatica.

Le due russe che si mettono à la Marilin Monroe, sopra lo sfiato della metropolitana davanti il Moulin Rouge, a ballare e a far svolazzare i capelli. Poi cominciano a strusciarsi per circa mezz'ora. Consiglio vivamente il Boulevard de Clichy col tramonto.

Il gatto al cimitero di Montmarte. Lo seguiamo. Scappa tra le tombe. Ma quasi sembra aspettarci. Lo cerchiamo. Si infila tra i mausolei. Infine lo peschiamo, sopra la tomba di Monsieur ACHAuT.

Un barista piuttosto diffidente all'inizio ma poi gli si parla, si fanno due ciacole, è talmente felice di parlare che si dimentica che ha messo a scaldare i nostri café créme. Dentro un microonde. Latte dappertutto.

Due giappe che si fanno fare una foto con noi due sopra il Point Zero. Una mattonella davanti a Notre Dame, il punto da cui vengono misurate le distanze da Parigi. Le giappe poi rientrano nei loro fumetti.

La ragazza americana, capelli neri occhi azzurri, che continua a mandarmi occhiate in treno. Alla mia fermata, mi alzo, mi guarda, tengo lo sguardo, disegno un "Hi" con le labbra, sorridiamo entrambi e mi risponde.

La guardia giurata alla tomba di Jim Morrison a Pere Lachaise con cui ho scambiato due parole. Ma ne ho già parlato.

Signore con bimba in aereo. Un omone parigino che va a trovare il padre friulano, la bimba si affeziona subito ai miei occhiali.

zage, animale sociale

--
Sarò sincero, non avevo mai scritto un post che parlasse del mio ultimo viaggio. Farlo adesso era troppo tardi, in più avrei avuto troppo da dire. Ho escogitato questo post. Ma era anche un modo per spingervi a viaggiare lasciando perdere i musei e prendendo contatto con la vera Città.

13 ottobre 2007

Film della settimana - la rubrica che non esiste.

Questa settimana ho dormito di più, ne avevo bisogno, adesso ho voglia di un viaggetto però, tipo... Parigi.

The Machinist
C'è un'atmosfera grigia e attraente in questo film girato in una Barcellona abbigliata per assomigliare in tutto e per tutto a Los Angeles. Christian Bale è uno scheletro e il nome del suo personaggio, Trevor Reznik, è stato scelto dallo sceneggiatore che ama i Nine Inch Nails (il gruppo di Trent Reznor) -- la colonna sonora avrebbe dovuto essere scritta da loro.

The Beach
Però anch'io il prossimo viaggio lo voglio fare con tale parigina trentatreenne (vedi foto, ma non guardarla troppo)... Carino il film, bei posti, colonna sonora invadente - ma non spiacevole, notevole la parigina. Ancora un Di Caprio di cui ho già intessuto lodi, qui è bravo ma ci si perde di più a guardare la natura, e se avessero inquadrato la parigina un po' di più avremmo guardato solo lei. Questo film è noto per come la produzione abbia rovinato il posto tirando giù palme e... certo che quella parigina...

Velluto Blu
Ah già ho visto pure questo. Un Linch dell'86, quando non era ancora entrato del tutto nel tunnel delle pippe oniriche (che a me piacciono, ma pippe rimangono). Anche qui non mancano immagini da incubo comunque, devo dire che un po' di paura me l'ha messa.

zage

12 ottobre 2007

Problemi di comunicazione

Dopo qualcosa come 6/7 telefonate approdo finalmente al centro di assistenza Unieuro (in realtà è il centro assistenza Toshiba).

Il portatile di una delle mie colleghe non si accende più e visto che le ho consigliato io dove acquistarlo mi sento in dovere di mandarlo in riparazione il prima possibile.

- Centro assistenza Toshiba buongiorno come posso aiutarla?

Salve, ho un vostro portatile Toshiba in garanzia che non si accende più.
Vorrei mandarlo in riparazione.


- Si certo possiamo fare qualche prova prima?

Certo.

- Inserisca il cd di ripristino e lo accenda

No, guardi proprio non si accende, non parte neanche la ventola, penso sia un problema hardware.


- Quindi non ha i cd di ripristino?

Ce li ho ma non riesco ad accendere il computer.

- mmm...

...

- Ok ma facciamo questa prova, sa come entrare nel BIOS della macchina?

Si lo so ma il computer, le ripeto, non si accende, NON SI ACCENDE, N-O-N-S-I-A-C-C-E-N-D-E

- quindi non vede neanche il sistema operativo...

...N-O-N-S-I-A-C-C-E-N-D-E


- Capisco....quindi proprio non parte.

no, non parte. Nessun segnale di vita. Morto. Defunto.


- Potrebbe farmi un ultimo tentativo?

...

- Pronto?!?!

mi dica.

- Allora prenda il computer e tolga la batteria, a questo punto tenga premuto il tasto di accensione per 30 secondi

...ok.

- ecco adesso prema ALTERNATIVAMENTE il tasto di accensione.

come?


- ALTERNATIVAMENTE

....lo premo ripetutamente?


- SI, ALTERNATIVAMENTE PERO'.

...ok

- adesso tenga premuto altri 30 secondi il tasto di avvio. Poi metta la batteria e vediamo se parte.

...cazzo, funziona.

- Si ogni tanto succede che si formino delle bolle elettrostatiche di energia...sa cosa sono?

...

- Praticamente è possibile....

TU TU TU TU TU TU TU TU TU

Pomeriggio.
Laboratorio fotografico di Padova.

- Ciao Francesco

Hey ciao. Ti ho portato i soliti rullini da fare in xpro.

- C R O S S P R O C E S S I N G?

Proprio lui.

- Serve altro?

Si. questo rullino anche se non riesci a farne la scansione non ti preoccupare ma non tagliarmi i negativi. Ho fatte delle prove con la Holg...

- ah si si ho capito non ti preoccupare...

Insomma è importante che non siano tagliati, ho fatto un test per vedere se riesco a fare con la Holga delle foto pan...

- ma si si ti dico che ho capito.

ok.

- passa tra due giorni.

Grazie.



Secondo voi come è finita?

Saluti

Cigno

11 ottobre 2007

3D Lens.

Il vicepresidente dell'Adobe (quella di Photoshop per quelli che non lo sanno) presenta un prototipo di lente (continua a chiamarla 3D lens) che permette di ottenere una foto
della quale si potrà decidere (in POST col computer!) la messa a fuoco e anche l'angolatura!


Brutte tante parentesi in mezzo a una frase.

Ecco il video
.

Ci si domanda già quanto mancherà prima che la stessa lente si possa montare su una macchina da presa!

Mi vedo già i Nine Inch Nails (sempre al passo con la tecnologia) che fanno uscire un B-Ray col live di cui fai tu l'operatore.

Avevo detto basta parentesi.

(zage)

10 ottobre 2007

Dentro arcobaleni.

Mentre vi scrivo ascolto il nuovo album dei Radiohead, comprato con offerta libera (6 sterline) e scaricato da un server in formato mp3.

Non so ancora dire se mi piace o no, sto shufflando un po' (?) e ci sono dei momenti davvero belli, atmosfere molto epoca-Kid-A comunque. Ascoltato va ascoltato.

Quello che mi lascia perplesso è il fatto che non ho nulla in mano. Non ho nessun packaging... non ho nessun stimolo visivo... Sì lo so ormai sono discorsi vecchi questi, effettivamente non ascoltavo un disco da moltissimi anni, ma ho preciso il ricordo che quella volta tenevo il libretto del cd sotto il naso e aspiravo il profumo della carta plastificata.

Più scrivo, più ascolto, più mi piace.

Effettivamente l'unico spunto visivo me l'ha dato il loro blog che ho seguito nei mesi di produzione dell'album con foto in bianco e nero, alcune sfocate, alcune molto probabilmente uscite da una Holga, molto più emozionanti di quel brutto sfondo digitalone e freddo che si trova nel sito da cui comprare/scaricare l'album.

Ok, primo brivido arrivato.

D'accordo sapete che vi dico? Starò al passo coi tempi e accetterò il fatto di non avere una copertina dal gruppo, e me la creerò io, come quando una volta ci creevamo le copertine delle nostre compilation. Ho scelto la foto qui in alto. E' una foto presa dal blog dei Radiohead.

Le scale mobili saranno i miei arcobaleni.

zage

9 ottobre 2007

Se sparisco chiamate la polizia.

Vi aveva incuriosito lo Street War? Per noi italiani c'è Ruyi!

Una caccia al tesoro, una gara di orientamento, un'avventura alla ricerca del Ruyi, lo scettro magico... tutto questo nel posto più evocativo e misterioso che vi venga in mente: Venezia!

Il sito è sibillino, saremo guidati da mail ed sms tra le calli e le fondamenta sempre che gli Invincibili non ci fermino prima. E dico noi, perché ho già inviato la mia preiscrizione (ma chissà se saremo tra i fortunati giocatori).

Il gioco parte il 1 dicembre, ma sarà davvero un gioco?

Zage Brown

p.s. ovvio che noi poi organizzeremo il primo Ruyi War a Padova :)

8 ottobre 2007

Occhibassi non è occhichiusi.

Dev'esserci un qualche "karma" che mi lega ai Tre Allegri Ragazzi Morti, continuo a conoscere persone (ragazze) che li conoscono personalmente...

Comunque ieri alle prove (sì, proviamo ancora, più che altro proviamo a sovrastare le urla di little Emma, che c'ha più voce di me) c'è venuta in mente una canzone di molti anni fa che ci faceva impazzire.

Avevo bisogno di risentirla:
Mi sono trovato a fine video a cantarla a squarciagola a memoria.

E hai pianto per un film e hai chiuso da poco
Con chi non t’ha capita e forse non ti capirà maaaaaaai!


zage



Io ieri sera in realtà parlavo di questa...
Si trova nella compilation "Primo Salto" della fosbury.
Un pezzo stupendo.

Cigno

Film della settimana - la rubrica che non esiste.

Ocean's Twelve
Visto il primo e il terzo, cioè l'undici e il tredici (e non sto dando i numeri) mancava questo. Più belli gli altri due, però io con le rapine mi sciolgo sempre. E poi si vede un angolo del Lago di Como, il che mi ricorda una vacanza molto rilassante di un anno fa.

This is Spinal Tap

Alcuni di voi conoscono la mia passione per i rockumentari. Mi piacciono così tanto che ne ho perfino girato uno sul nostro stesso gruppo, ma questa è un'altra storia. Be' non potevo perdermi il primo vero rockumentario. Vero è dir troppo. Si tratta di un mockumentary, ovvero un documentario finto su una band inventata. Molti credettero che la band esistesse veramente e ancora oggi molti ne sono convinti.
Io a mio fratello "...e hanno inventato questo gruppo."
Mio fratello "Non è possibile. Sono veri, hanno fatto album."
Io "No guarda, è tutto inventato."
Mio fratello "No, non è possibile, sono esistiti."


Le balene restino sedute.
Io, per me, Bergonzoni è un grande. Uno spettacolo teatrale fatto di soli giochi di parole, dall'inizio alla fine, l'avevo visto da giovanissimo e ancora oggi mi ricordavo la metà delle battute. Imperdibile.

zage

3 ottobre 2007

La Holga va in 35mm: ecco la versione 135 BC

Si lo so.
La holga può già montare dei rullini da 35mm. Basta armarsi di pazienza e seguire uno dei mille tutorial che si trovano in rete.
Se non avete voglia (ma allora cosa ve la siete comprata a fare una holga?) potete sempre ordinare la nuova HOLGA 135 Bc. Questa nuova versione della nostra ToyCamera preferita monta infatti direttamente un rullino da 35mm.
Dove sta la differenza?
Con la vecchia Holga la pellicola si impressionava totalmente, quindi anche la parte con i fori (hanno un nome vero?), creando degli effetti molto interessanti.


La nuova 135 BC si comporta come una normale macchina fotografica 35mm mantenendo la vignettatura e il soft focus che caratterizzano la vecchia Holga.
Anche su flickr, dove in genere si trova tutto, ci sono pochissimi scatti effettuati con questa macchina...



Assomiglia vagamente a questa macchina russa...e ho come l'impressione che qualcuno stia facendo il furbo cercando di lucrare dietro il nome HOLGA...e io ci sono già cascato.
Come sempre...


Saluti.

Cigno

2 ottobre 2007

Radiohead unici in tutto

Stamattina il nostro caro amico Pier (lo trovate nella webcam del sito che si scaccola) mi passa un link al sito di Punto Informatico.
Leggo con calma, un pochino svogliato, avrei altro da fare ma non voglio mettermi subito a lavorare.



"L'anticonformista gruppo britannico, che viaggia senza contratto sin dalla pubblicazione del disco precedente, ha deciso di scavalcare la tradizionale catena di distribuzione e di mettere in vendita direttamente online il proprio lavoro".

Questo è già un passo avanti ma c'è chi lo fa già da diversi anni anche se comunque è una cosa lodevole...
Continuo nella lettura e rimango di sasso nel leggere che...

"Nel carrello dell'e-shop realizzato per l'occasione, la voce relativa appare vuota, seguita da un punto interrogativo che rimanda ad un'altra pagina: "it's up to you" si legge, spetta a chi acquista decidere il prezzo. E per chi restasse perplesso, un nuovo punto interrogativo rimanda ad una terza pagina che ribadisce il concetto: "no really, it's up to you" ("no, guarda, tocca proprio a te"). In Rainbows è insomma in vendita a offerta libera: può bastare anche solo qualche centesimo per portarsi a casa i dieci nuovi brani originali. Non solo: se non si paga nulla e se l'album piace si può sempre tornare sul sito e lasciarci qualche soldo".


Non ci credo.
Rileggo.
Non ci credo dai.
Rileggo lentamente.
E' proprio così...

Sapete qual è stato il mio primo pensiero?
Lo pago più che volentieri questo disco e in culo alle Major.

Cigno

1 ottobre 2007

Seam Carving.

E' nato un modo incredibile e innovativo di ridimensionare le foto. Si chiama seam carving e mi lascia a bocca aperta.



Lo sviluppatore è stato appena assunto alla Adobe, quindi molto probabilmente ci ritroveremo quest'effetto nel prossimo Photoshop. Esiste comunque già un plugin free per Gimp, e qualche altro standalone in giro.

Si vede che sto diventando designer.

zage

Bang!

C'ha già un annetto ma io l'ho visto solo oggi il meeeraviglioso spot della X-Box, censurato... immagino perché ispira violenza. Anche se devo dire che è la censura stessa che mi ispira violenza contro i censori.

Fosse per loro abolirebbero anche le striscie con Qui Quo Qua vestiti da indiani che si rincorrono, oppure Tom e Jerry che si lanciano ferri da stiro, oppure lo scoiattolo che scoreggia. Ah no aspetta. Quello lo hanno già fatto.



Sono sempre più convinto che lo Street War lo porteremo a Padova.

zage

30 settembre 2007

Ancora stupide recensioni.

Un'altra settimana passata a vedere film invece che dormire...

Casinò
Tre ore viste in inglese: la storia di un Pesci che parla come un Donald Duck texano, un De Niro fin troppo paziente, una molto brava Stone. La parola fuck viene detta 442 volte risuonando in quel di Las Vegas. Baby. Casinò in inglese si pronuncia Casìno, ma Scorsese è italoamericano.
- So in other words, I'm fucked.
- In so many words, yes.


The Bourne Identity
Cazzo l'hanno visto tutti e io no. Allora guardiamolo. Molto bello, avevo una gran voglia di azione e questa è ben fatta. Matt Demon con quella faccia è perfetto per fare l'agente segreto impassibile. Ma in inghilterra mi chiamerebbero Matt?

The Bourne Supremacy
Già che c'ero. Ho visto pure questo. Dopo un primo quarto d'ora di sonno devo dire che poi mi sono svegliato e appassionato. Ora aspettiamo il continuo che esce il 1° novembre ai cinema. Non male Franka Potente. Comincio ad amare le donne che si tingono i capelli di rosso acceso.

The Simpson
Inutile, non m'è piaciuto. Praticamente una puntata televisiva di quelle non troppo memorabili e decisamente troppo lunga. Ho preferito molto di più certe scene in tv come quella coi White Stripes.

The Illusionist

Ok sono innamorato di Edward Norton sin da Fight Club (e poi c'ha la voce di Chanandler Bong, no?). Bello bello, niente a che vedere col supremo The Prestige, ma assolutamene piacevole, da vedere. Viva gli ologrammi.

zage

29 settembre 2007

Chi cerca piglia Pesci.

Ho scoperto che qualcuno di voi ha cercato di contattarmi ma c'erano problemi con la mia mail di muproject. Vi prego di ricontattarmi, ora dovrebbe rifunzionare zage[chiocciolina]muproject.it ma per sicurezza potete utilizzare matteozaggia[piùunaspiralecheunachiocciola]gmail.com.

Però Godano nel nuovo singolo non può farmi gli accenti alla Max Pezzali.
E' fi'nita.
E' fi'nita.

E soprattutto, ma SOPRA TUTTO, anche voi scaduti a fare una pagina bruttissima su myspace con uno sfondo che non si legge un cazzo???

zage

Street Wars agli sgoccioli.

Vi ricordate quando vi ho parlato dello Street Wars a Parigi?

Be' la partita sta finendo ed è successo che non sono riusciti ad uccidersi tutti. Come da regolamento i superstiti hanno una settimana per uccidere il Supreme Commander.

La cosa bella è che il Supreme Commander ha un blog dove dice dove si troverà e a che ora.

Come avevo previsto uno dei posti migliori dove rincorrersi è proprio il cimitero di Pere Lachaise
e il Supreme Commander dice che sarà lì a visitare la tomba di Jim Morrison.

E pensare che un mese fa ero lì e vidi la guardia giurata di turno che se ne stava in disparte ad accarezzare un gattino. Perché dovete sapere che i cimiteri di Parigi sono abitati solo da gatti. Allora mi avvicinai ed accarezzai anch'io il gattino. La guardia, una donna, disse "è bello". Ci misi un po' ad accorgermi che l'aveva detto in italiano.

Cominciammo a parlare in italiano, mi raccontò che era del Friuli e che aveva studiato arte a Venezia per poi non trovare lavoro. Alla fine è diventata la guardia giurata della tomba di Jim Morrison. La immagino lì ora ad accarezzare un gattino, circondata da silenziose persone col cappotto che fra pochi minuti apriranno il fuoco (l'acqua) contro il primo sospetto Supreme Commander.

--aggiornamento 30/09

Il Supreme Commander è stato beccato ancora prima che raggiungesse la tomba :)

Vi assicuro che il prossimo anno faremo di tutto per organizzare questa cosa a Padova.

zage

Guida alla lettura multi blog.

Incontro molte persone che non sanno ancora cosa siano i Feed.

D'accordo non lo so neppure io. Ma vi basti sapere che si tratta di una società di gnomi magici che vi permettono di seguire con molta facilità i mille blog a cui vi state affezionando.

Ecco un modo semplice semplice (il mio modo) per non pedere tempo a controllare se è venuto fuori un nuovo post da qualche parte:

Impostazione del Feed Reader.

  • usate Firefox e non IExplorer, a prescindere.

  • andate su google.it e cercate in alto a destra un link che dice pagina personalizzata o iGoogle. Cliccate.

  • quello che vedrete sono dei box con il nome di un sito/blog e gli ultimi tre aggiornamenti/post. Vi acorgerete della semplicità con cui potrete organizzare questa pagina cancellando o spostando gli elementi. Salvate in qualche modo questa pagina.


Il passo successivo è aggiungere il feed del blog che vi interessa.
Facciamo un esempio con questo blog (ehm).
  • Dunque siete su muproject.blogspot.com. Guardate in alto sulla barra degli indirizzi: la vedete l'icona arancione sulla destra? Ecco, significa che c'è un feed disponibile. Cliccatela.

  • La pagina successiva vi chiederà quale Feed Reader avete intenzione di usare. Scegliete "Aggiungi a Google" o "Add to Google Homepage".

  • Voilà. Tornando nella vostra pagina personalizzata di google (www.google.it/ig) troverete un nuovo box con gli ultimi tre post. Ogni volta che scriverò un nuovo post il box sarà aggiornato (con qualche minuto/ora di ritardo).

  • Sta a voi poi aggiungere, organizzare, personalizzare quanti blog o siti volete. Esistono Feed di ogni genere, può trattarsi degli ultimi commenti nelle vostre foto su Flickr, possono essere le ultime news, può essere la webcam sulla Torre Eiffel.


Non ringraziate me, ma gli gnomi magici.

zage

28 settembre 2007

Adesso mi metto pure a scrivere di brevetti.

Non c'è dubbio di quale sia l'invenzione del secolo.

Lo Snooze.


Lo Snooze è quella cosa che ti permette di spegnere l'allarme della sveglia ma solo per posticiparla di una decina di minuti.

La mia mattina è scandita di 10 minuti in 10 minuti. Praticamente la faccio suonare due o tre volte prima di alzarmi. Poi una o due volte per il bagno. Infine una volta per fare colazione e vestirmi.

Ok, dovrei razionalizzare meglio i miei orari.

Una cosa che rende migliore lo Snooze del mio cellulare è che non ricordo mai quale tasto devo schiacciare per posticipare l'allarme (perchè lo Snooze del promemoria inverte i tasti rispetto a quello della sveglia).

Il problema è che se sbaglio spengo definitivamente la sveglia e rischio di non alzarmi più. Ecco che sono costretto ad aprire gli occhi e leggere sullo schermino dove premere. Capite la sottigliezza? Sono costretto a far funzionare il cervello e così a svegliarmi un poco!

Usando la stessa filosofia, il mio Snooze vorrei funzionasse così: per attivarlo bisogna premere un tasto, il quale però posticipa la sveglia di un solo minuto. Se lo premo ancora però lo posticipo di un'altro minuto. E così via. Cinque pressioni? Cinque minuti.

Come avrete intuito, se sono più stanco ho voglia di posticipare la sveglia di più minuti e quindi premerò più volte, ma questo sforzo mi costringerà a svegliarmi un poco.

Comunque quando so che devo assolutamente svegliarmi metto il cellulare lontano da me e al massimo volume in modo che sia costretto ad alzarmi per spegnerlo prima che i vicini accorrano ad abbattere la mia porta con l'ascia. Weeendy!!

Epilogo.

Esiste anche l'invenzione peggiore del secolo. E si chiama cuociuova ed è in offerta alla Lidl. No, dico,... cuoce fino a 7 uova...

(All work and no chicks make) zage (a dull boy)

27 settembre 2007

Monto sempre il rullino sbagliato


I miei primi passi con la Holga sono stati molto divertenti.
Sto utilizzando diversi rullini alla ricerca di quello che più si avvicina alle mie esigenze.
Ho scattatato con:

- Ilford 3200 delta plus
- Neopan 400 scaduto
- fujifilm pro 160 vc
- kodak 100 t (tungsteno)


L'ilford 3200 l'ho praticamente bruciato tutto. Penso di aver sottovalutato la sensibilità di questa pellicola...dai provini è venuto fuori un solo scatto di cui sono abbastanza soddisfatto però.
Il fujifilm pro 160 vc non mi piace troppo anche se con una bella luce i risultati non sono male come in questo caso dove la piccola Giorgia si è prestata a farmi da modella.
Con il neopan ho un rapporto di amore ed odio da quando l'ho comprato la prima volta.
In questo caso ne ho utilizzato uno scaduto comprato in fiera (5 euro 10 rullini)
.
L'ho usato un pomeriggio ad Este mentre in piazza ci stava una splendida guerra con i palloncini...sole stupendo, bambini colorati, palloncini ovunque...rullino in bianco e nero...amen.
Lo stesso pomeriggio il piccolo Lapo è stato protagonista di quello che io reputo il mio miglior scatto con la Holga ad oggi (non che ne abbia fatti molti).

"Lapo ti faccio una foto"
"con quella roba li?"


Neanche Lapo mi prende sul serio come fotografo.
Il kodak 100T (tungsteno) è quello che mi è piaciuto di più per quanto riguarda i colori. Sfortunatamente 10 pose su 12 sono palesemente sotto esposte. L'unica degna di nota è questa.

Adesso sono giorni che ho un KODAK EKTACHROME 100 Plus caricato e continua ad esserci brutto tempo.

Io aspetto fiducioso.

Saluti
Cigno

25 settembre 2007

No, non è che non c'hai un cazzo da scrivere.

Quando esci dall'ufficio sei stanco. Sono le 18 e già ti accorgi che le giornate si stanno accorciando. Questo fa si che quando metti piede all'aria aperta, gli occhi e le soppracciglia ti si storgono a mo' di criceto svegliato male.

Il cellulare si mette a urlare il promemoria: devi andare a ritirare le foto. Ok d'accordo, attraversare tutta la città e il traffico infernale fanno male all'anima.

Per fortuna che nessuno pubblica il tuo brevetto, quello del tabellone al neon da agganciare al tetto dell'auto, con le scritte (gli insulti) che possono essere regolate da un computer interno. Tu ne faresti un uso ironico, ma molti lo prenderebbero sul serio.

Insomma: una bella rottura attraversare la città, ma poi almeno ti godi le foto di Parigi su carta fotografica sprofondato in un divano.

Arrivi consegni lo scontrino vedi il tipo passare con nervosismo da un cassetto all'altro.

"Qualche problema?"
"Eh non le trovo"
"Ah."
"Eh."
"Passo domani?"
"Passa domani!"
"Le lascio un numero così domani sono certo di trovarle senza dovermi sorbire sto traffico del cazzo perché, sa, trovare parcheggio è impossibile e infatti potrei trovarmi una multa al ritorno e il suo sorrisino del cazzo non migliorerebbe le cose per non parlare del fatto che ci mettevo dieci minuti a tornare a casa dal lavoro invece di essere qui a sorbirmi sto cazzo di sorrisino?" Dici più o meno.
"No."
"No?"
"No, non serve, domani le foto ci sono DI SICURO."

Mentre esci ti viene in mente la scena di ieri. Lo stesso tipo, tutto sganzo, che ti assicura che il giorno dopo avresti potuto ritirare le tue foto appena consegnate "basta che vieni dopo le 11". E tu che fai la faccia ad intendere "però che velocità siete grandi" e lui che s'atteggia del tipo che "sì, caro mio siamo i più forti".

Credo che più che altro la prossima volta è meglio se eviti di bere quell'Ice Tea prima di uscire da lavoro perché la teina deve averti messo un po' di nervoso.

(All work and no chicks makes) Zage (a dull boy.)

24 settembre 2007

che emozione

Poco prima della carica ho sentito una scarica fortissima...
Forse il video rock più emozionante di sempre.



Cigno

16 settembre 2007

Ciao Emma.


Forza, diamo il benvenuto a Emma. Congratulazioni papà Cigno e mamma Sara.

Oh cavoli... sto scrivendo in rosa...


zage

ecco la mia piccolina...



non è bellissima?

Cigno

p.s. grazie a tutti

15 settembre 2007

Amore improvvisato.

Da oggi per quattro sabati una nuova rassegna di spettacoli di improvvisazione con professionisti.

Consiglio caldamente di non perdere questo evento che vi garantirà al prezzo non basso di 10 euro di ridere interrottamente per due ore o più. Tutto sommato ne vale il prezzo.

Gli spettacoli si tengono al Teatro ai Colli dietro casa mia, l'ultima data (6/10) è quella imperdibile, coi migliori attori, a cui sarò in tutta probabilità presente.

Potrei andarci anche stasera... ma chissà forse ci sarà da dare il benvenuto a qualcuna.

zage

14 settembre 2007

Apple trema! E' arrivato il degno concorrente dell'Ipod!!!


Steve Jobs cagati pure in mano perchè finalmente abbiamo una valida alternativa al tuo cazzo di Ipod ad un prezzo davvero vantaggioso.
Se oggi vuoi essere davvero alla moda finiscila di girare con quelle cuffiette bianche del cacchio che ti escono dai jeans...la vera alternativa è P.R.E.X.!!!!

"Il Rosario è la strada del Paradiso
Una strada su cui si cammina con Gesù e con Maria
Il Rosario è salvezza.
Non si può andare in Paradiso se non passando attraverso
i misteri Gaudiosi, Luminosi, Dolorosi, Gloriosi del Santo Rosario.
Il Rosario è la preghiera più bella la più cara a Maria,
la più cara a chi ama Maria.
Eppure tanti, quando sentono parlare di Rosario,
arricciano il naso e lo considerano per lo meno una preghiera
anacronistica per i nostri giorni e adatta semmai a vecchie bigotte.
Il Rosario è anche meditazione, preghiera dell’anima.
Quante occasioni potremmo sfruttare per recitare il rosario:
in autobus,in treno, camminando per la strada,
o in fila davanti ad uno sportello..."


Io fossi la P.R.E.X. magari ne farei una versione video, oppure una versione da 1gb e una da 4gb che contiene più preghiere, e perchè non una versione mini?

Mio dio.

Cigno

12 settembre 2007

Lo Zaggia - piccolo dizionario dei film.

Ecco il periodo film che torna come sempre, in pochi giorni ho visto e rivisto un po' di cose. Invece di dormire.

Smoke
Dove Harvey Keitel, oltre che a fumare, fotografa tutti i giorni alla medesima ora sempre lo stesso angolo di Brooklin. Vite e storie più o meno ordinarie che si incrociano. Bei grandangoli. Un film di meditazione.

Last Days
Magnifico film di Gus Van Sant sugli ultimi giorni di vita di Kurt Cobain, ovvero "Blake". Praticamente un tizio vestito da donna che vaga per i boschi. E poi fa quelle cose che facevo io: tipo che si mette in una stanza con chitarre e le suona a caso e ci sono i Delay che ripetono le note, e qualche urlo. Micheal Pitt vi sembrerà Kurt in persona. Ma anch'io se mi metto il maglione a righe e i capelli lunghi ossigenati ci assomiglio.

Kurt & Courtney
Visto per sbaglio anni fa su Rai Tre. Un documentario sulla morte di Kurt Cobain. L'ho rivisto per vedere quanto di vero ci fosse nel film di Gus Van Sant. Praticamente un cameraman e un giornalista/fonico che vanno in giro a intervistare i grandi amici di Kurt (spacciatori mezzi fatti), la grande zia hippy, Courtney Love che sta registrando Malibu. Veri protagonisti: i due paparazzi idioti, ed El Duce.

Ed Wood
Un film non proprio riuscito, a mio avviso, di Tim Burton. Però, vabbè, c'ha 13 anni. Sempre il solito Jhonny Depp, nei panni di regista fallito. Le macchiette di Burton comunque fan sempre tenerezza: un Bela Lugosi fallito, un Bill Murray checca, e non ho altre parole da spenderci.

Elephant
L'altro film di Gus Van Sant. Un capolavoro assoluto. Il mio vincitore. Lunghi piano sequenza (e di questa corrispondenza di aggettivi e nomi Carlo me ne sarà grato), grandangoli con profondità di campo strettissime, attori che improvvisano. La storia di Columbine, la scuola americana dove un paio di studenti hanno fatto una strage con fucili e pistole. Vividissimo, durissimo, da lasciare a bocca aperta. Tanti personaggi a cui ci si affeziona. Non perdetelo.

Supersize Me
Parlando di Columbine mi sono venuti in mente i documentari americani. Moore per intenderci. Lo apprezzate un po' tutti ma io al contrario trovo che i documentari di parte siano poco documentari. Chiarisco: un punto di vista soggettivo c'è sempre ed è inevitabile. Un commento deciso ci sta pure, anzi mi piace che il giornalista abbia una testa che pensa. Ma quando si fanno statistiche e interviste è giusto cercare di essere in qualche modo imparziali e non cercare a tutti i costi solo le risposte che si vuole avere. Il bravo documentarista di reportage deve essere pronto a trovare cose che non aveva idea che avrebbe trovato. Non è il caso di questo film dove con grande sgomento mi mostrano che se uno mangia a colazione pranzo e cena fritto-grassi-e un litro di coca cola (il supersize!) per un mese intero rischia di morire. Io pensavo che bastasse una settimana o meno, quindi non sono rimasto sorpreso. Capisco comunque che un film così in America ha un altro senso e valore: in Texas c'è gente che vive di Mac Donald's e quasi tutti prendono (prendevano) il formato supersize.

The Departed

Matt Demon e Di Caprio. Di Caprio è un mito, non ci sono cazzi. Avevano ragione le nostre compagne delle medie che ci sbavavano dietro. E' un grande attore, punto. Un film dove s'intrecciano le spiate di un infiltrato mafioso nella polizia e un infiltrato della polizia nella mafia. Un bel casino.

Closer
Non lo guardate. Fidatevi. No davvero. Cioè. Mi sono innamorato ieri sera. Natalie Portman in questo film è un concentrato di gnocca che se vi provate a guardarla vi ammazzo. E' sssolo mia. E poi c'ha un anno in meno di me. Secondo me a Venezia la incontro. La voglio coi capelli rossi però. Cazzo fate? Ho detto di non guardare questo film. Ecco ora anch'io sono un ragazzino sbavante delle medie.

zage