30 dicembre 2009

Rossa d'invidia.

Magari non sapete che nel cinema digitale da pochi anni sta riscuotendo grande successo una telecamera che si chiama RED, nata da una piccola casa di produzione che si faceva inviare i soldi in anticipo da chi credeva nel progetto.

La RED ha una risoluzione immensa rispetto all'HD e un costo assolutamente abbordabile per produzioni non hollywoodiane. Iniziano ad utilizzarla tutti i registi indipendenti che non si possono permettere i costi della pellicola e comincia così la rivoluzione che si trascina dentro anche tutta Hollywood.

Una bella storia, se non fosse che improvvisamente esce un nuovo apparecchio che fa le scarpe alla RED, grazie ad una risoluzione più grande e un prezzo ancora più basso (2000 euro o giù di lì). Il bello è che... è una macchina fotografica!



Quello che vedete qui sopra è il trailer di un documentario girato con una Canon 5D Mark II. Ha una risoluzione e un dettaglio pazzeschi, e sarebbe stato impossibile da girare con qualsiasi altra macchina. Infatti la leggerezza e la portabilità della 5D permettono al suo autore, questo solitario Danfung Dennis, di inserirsi tra i marines di stanza in Afghanistan e girare quello che sembra un film, talmente è bello.

Nel proprio sito l'autore spiega come ha costruito tutto l'accrocchio che gli permette di essere abbastanza agile da girare scene di guerra mentre gli sparano addosso.

Insomma adesso tutti a comprare la Eos 5D Mark II.

zage

24 dicembre 2009

Natale, how to.

L'ALBERO.
E' fondamentale. Piccolo, grande, vero, finto, me ne frega poco. Dev'esserci. Perché non è detto che ci sia la neve, e allora cos'altro fa Natale? Ovvio che è meglio quello riciclabile dell'Ikea (anche se all'uscita ti ritrovi in mano qualche inutile contaspaghetti o peluche a forma di topo) piuttosto che uno di quelli con gli aghetti di plastichina molle.

Lo so che mi creerò dei nemici ma se c'è una cosa che non mi piace sono quegli alberi con gli addobbi tutti seri seri, palle tutte dello stesso colore, circonferenza, lucentezza che nemmeno i panini del Mac Donald's sono così uguali tra loro.

La mia famiglia mi ha insegnato che un bell'albero di Natale si porta avanti addobbi da generazioni, ci sono palline scrostate, una più diversa dell'altra, strani pupazzetti regalati dallo zio negli anni '70, campanelle aggiunte l'anno scorso, qualche affare che non si sa da dove arrivi, un gran caos illuminato da file di lampadine e striscioline argentate che ti fa ricordare tutti i Natali passati. Ogni volta che appendi le finte stalattiti di plastica rivedi davanti a te la tua mano di quando avevi 5 anni, 12 anni, 19 anni.

Regola generale: palle grandi sotto, palle piccole sopra. Se puoi tieni l'albero vicino alle finestre del terrazzo: è bello da vedere da fuori.

I REGALI - farli.
Mettiamoci subito d'accordo: il regalo non dev'essere qualcosa di necessario per il ricevente. Quel tipo di regali si fa ai matrimoni o alle lauree. A Natale si prende qualcosa di cui si può fare anche a meno. Va benissimo che sia utile ma non, ripeto, non dev'essere necessario.

Fondamentalmente dovresti cercare qualcosa che abbia senso con gli interessi, gli hobby o lo stile di vita di chi lo riceve. E' bello sapere che hai pensato per due secondi all'altro, anche il regalo più piccolo e poco costoso acquisisce molto più valore così.

Come periodo per cominciare a pensare ai regali e l'acquisto io consiglio metà novembre. Tanto è classico che rimandi di giorno in giorno fino a trovarti alla vigilia a fare colonne chilometriche.

Avrei consigliato l'acquisto online fino all'altro giorno. Un regalo non mi è arrivato, allora ne ho ordinato un altro che non è arrivato, un terzo regalo non si capisce se è partito e di un altro regalo devono ancora mandarmi un pezzo.

Il pacco è essenziale. No a sacchetti trasparenti e carta troppo fine. Il regalo è una sorpresa. Chi riceve non deve sapere nulla fino all'ultimo. All'amico troppo curioso per resistere glielo dai all'ultimo.

Un bigliettino con due parole non è fondamentale, ma è bello. Se sei tu a riceverlo, goditelo ma buttalo via subito dopo però, è una palla avere cassetti pieni di quella roba.

Se sei nel dubbio: sì, puoi farti un regalo, ma vale la regola di prima per cui non deve essere un oggetto necessario. Quello lo comprerai comunque.

I REGALI - riceverli.
Se hai seguito il primo passo hai un albero sotto il quale tenere i tuoi pacchi fino a Natale. Anche se sei curioso, smettila di considerarne le dimensioni e il peso, e soprattutto non scuoterlo. Va bene dai, scuotilo una volta. Ogni pacco vuole essere stato scosso una volta nella vita.

Ora litighiamo di brutto: i regali si aprono la mattina di Natale. Non alla viglia, non prima, non a mezzanotte. La mattina di Natale significa che sei andato a letto dopo la cioccolata calda della mezzanotte e ti sei svegliato con la neve e un tè caldo. Come cazzo fa Babbo Natale a portarteli se non sei andato a dormire?? Ok, posso ammettere un'eccezione per i piccoli regali dei colleghi o degli amici che sai che non vedrai spesso. Per il resto: mattina di Natale.

Per finire, la carta del pacco va strappata, stracciata, sbrindellata. Non me ne frega niente del riciclo, è un pacco regalo, devo sentirmi un bambino, e poi, esattamente come per lo scuotimento, ogni pacco vuole finire la sua vita sbranato e appallottolato in terra.

Buon Natale a tutti.


Zage

12 dicembre 2009

Capello nella zuppa.

Sono dal parrucchiere. Fatto il solito taglio SCARRUFFATO grazie al sea salt spray inventato dai surfisti. Aspetto le due ore e mezza che mancano a lei. Ho il tempo di leggere i Wired italiani che a casa arrivano e rimangono sul comodino a guardarmi addormentare di botto tutte le sere.

Sul numero di settembre c'è un articolo che descrive come viene preparato il panino "Il Mac", che tra l'altro mi piace, a parte il nome. Non che mi sia particolarmente stupito ma il punto in cui dice che c'è un laser che controlla la forma del bun, la pagnotta, e che individua ed elimina quelli con i "contorni non standard" mi ha fatto venire voglia di scrivere questo post.

Non sono esattamente uno che ha talento in cucina ma se mai dovessi aprire un mio locale baserò l'intero menù su preparazioni del tutto grezze e sommarie. Ogni PIETANZA non avrà mai la stessa sembianza. Ecco fatto, ho già il motto del locale. Imposterò un laser che elimina i piatti identici. E i clienti rompiballe già che ci siamo. E puntiamolo anche su due tre bimbiminkia soliti ad andare al cinema.

Sulla pizza ad esempio la mozzarella la metto sistematicamente STRACCIANDOLA seguendo le sue nervature naturali (me l'ha insegnato jamie). Non rompetemi le balle: sì, fa grumi, non crea una superficie perfetta di formaggio sopra la pizza, ma ha un'aspetto deliziosamente CASERECCIO e fila meglio. Rompiballe.

Anche le verdure le taglio tutte a pezzi diseguali. Ma quello è perché non sono capace.

zage

11 dicembre 2009

Scatto Fisso - Aggiornamenti

A che punto sono?

- Ho smontato la bicicletta: non è stato facile. Il problema principale è stata la forcella ed il movimento centrale. Vi consiglio di comprare uno di quei Kit appositi con tutte le chiavi necessarie (chiave da 32, chiave da 36, estrattore...). Se la forcella è particolarmente ostica da svitare armatevi di Svitol e morsa.

- Ho sverniciato il telaio: qui vi servono poche cose. Sverniciatore (meglio Gel), spatola di ferro, occhiali di protezione e mascherina. Altra dote fondamentale è la pazienza. E' un lavoro lunghissimo ed estremamente faticoso ma vi regalerà grandissime soddisfazioni. Se non avete voglia di sverniciare a mano l'alternativa è il carrozziere. Meglio trovare qualcuno che abbia l'attrezzatura per Sabbiare (Sabbia e acqua è la cosa migliore). La sabbiatura di un telaio dovrebbe costare intorno ai 20/40 euro a seconda della quantità di sabbia utilizzata. Ecco il risultato:



Userò il trapano per le rifiniture ma il grosso del lavoro è fatto.

Saluti.

Cigno

8 dicembre 2009

Dove sono finito.

Ho avuto molto da fare in questo periodo.
In particolar modo ho dovuto affrontare:

- Muffin cucinati secondo segrete ricette. Raffino la ricetta e poi la posto.

- La mia prima macchina digitale, una Nikon. Scopro che esiste una battaglia tra Nikonisti e Canoninsti, esattamente come tra Coca-cola e Pepsi, Windows e Mac, McDonald's e Burger King, Amici e X Factor, maionese e senape sugli hot-dog. Alcuni risultati del mio nuovo gingillo li potete vedere qui. E vince la senape.

- manuale di fotoritocco glamour, alcuni risultati li potete vedere al link precedente.

- Qualche film visto al cinema, niente di memorabile. Scopro che esiste tutta una nuova generazione di bimbiminkia che sono stati istruiti per: ridere sempre, soprattutto quando non c'è niente da ridere; parlare dei cazzi loro nei momenti di silenzio; parlare dei cazzi loro nei momenti tra i silenzi; limonare per l'intero film nei sedili più in luce. Dovrebbero permettermi di avere un quadro di pulsanti connessi ad ogni sedile, al primo click scarica elettrica, al secondo botola dei coccodrilli. Non fraintendetemi, io amo la coralità del cinema.

- Puntata di X Factor vista dal vivo a un metro dal palco, che avrebbe meritato un post a sé. Sono un po' bimbominkia anch'io.

- Breve degenza ospedaliera dove un'infermiera mentre attacca la flebo mi dice "Ne sai di chimica? Tanti si spaventano, non capiscono che la flebo funziona per via dei vasi comunicanti." Mentre guardo da un'altra parte stringendo i denti mormoro che ne so di più di fisica, io.

- Qualche libro nel poco tempo a disposizione: Diego Cugia "Il mercante di fiori", Jeff Lindsay "Darkly Dreaming Dexter".

- Nuove serie TV: Flash Forward, Visitors, The Big Bang Theory, Battlestar Galactica. Mi sono innamorato di quest'ultimo.

- Torrette di pancakes, alternati da strati di nutella, sciroppo d'acero caldo a cascata. Raffino la ricetta e poi la posto.

- Depressione dall'"avere idee geniali per regali di Natale". Non fraintendetemi, io amo il Natale.

Zage