31 gennaio 2007

Finisce anche Gennaio.

Finalmente ecco le mie foto di Gennaio.

Elisa è sempre la mia modella preferita. Comincio a scoprire il mio amore per i ritratti. Adoro il bianco e nero ad alta sensibilità ma voglio provare qualcosa a colori (il bianco e nero da solo fa tanta atmosfera, troppo facile).

Ho provato a fare ancora qualcosa di street photography ma ho scelto il momento sbagliato (sera tarda e buia) per usare il mio 135mm: la maggior parte di esse sono scure e mosse.

Avevo catturato un bel momento in cui una coppia si stava baciando in piedi in mezzo alla piazza semivuota, dietro di loro un ragazzo che correva (l'amore sfuggente). Foto da buttare purtroppo. Tra quelle che vi mostro ho lasciato due sconosciuti (così sembrava, qualche metro più in là prendono direzioni diverse) che accompagnavano due cani completamente identici. Purtroppo questo particolare non si apprezza. Poi c'è una ragazza straniera che scrive un diario sulla carrozza del treno Padova-Vicenza, railway photography?.

In mezzo ci sono anche i protagonisti del mio post sul provino a vicenza.

Che attendo? Guardate tutte le foto col solito slideshow.

Ho lasciato fuori tre foto troppo scure che ho scattato al concerto dei Riaffiora all'Unwound, lascio che decidano loro le sorti di questi scatti.

Ultima cosa. Uno scatto al Solidalidea (posto dove suoneremo a fine Febbraio) del concerto di Matteo uno dei partecipanti alle serate del Photografico. Situazione difficilissima, controluce intermittente... Ho cercato di renderla più piacevole con photoshop.

Ho detto tutto?

zage

29 gennaio 2007

Non avevo mai preso in considerazione l'idea di filtrare del white noise con un colino. Mai.

Dunque abbiamo una categoria che dice: cucina. E quando andiamo in giro diciamo che tra le altre cose siamo ispirati dalla cucina. Insomma questo post sono costretto a scriverlo.

Dal blog del Raffa sono venuto a conoscenza di questo genio o pazzo, come lo volete chiamare:

Ecco come risolveremo il nostro problema di come suonare le basi dal vivo.

zage

Canadesi mi avete fregato...


Saluto tutti, carico il basso e l'attrezzatura e parto verso casa.
Accendo la radio.
Su Radio Sherwood trasmettono qualcosa stile Linea 77.
Il ritornello canta qualcosa come "Summeeeeeeeer teeeeeeeeenage Giiiiiiiirl".
All'uscita della tangenziale verso casa mi scopro a canticchiare "uh la la la, uh la la la".
Parcheggio, scarico tutto, entro in casa, Sara dorme sul divano.
Mentre mi lavo i denti muovo lo spazzolino a tempo canticchiando "beach boys, and the old style sooooongs".
Mi lavo il viso e in quel momento realizzo.

I candadesi mi hanno fregato.

Dannato pop, quanto ti amo.

Cigno

27 gennaio 2007

Ultima chiamata.

Ecco ho fatto questo volantino che non credo attaccheremo in giro. Come al solito. L'ho fatto perché all'Unwound ci sono i manifesti di tutti i gruppi passati per di là e quindi mi sembra giusto lasciare anche la nostra orma.

Dunque ve lo ricordo:
Domenica 28 Gennaio
Unwound (Padova)
coi Canadians
Tessera ARCI

Come ci arrivi.

Un video dei Canadians, per farvi un'idea.

zage

25 gennaio 2007

Ricetta per la preparazione di un concerto - parte 3: i soldi.

Preparare un concerto significa spendere un sacco di soldi. E' questo che molti locali non capiscono, soprattutto nei confronti dei gruppi piccoli e giovani. Noi abbiamo un cachet minimo (non siamo così giovani) con cui riusciamo quasi a coprirci le spese, ma non è sempre così.

Come esempio mi riferisco al nostro concerto di Domenica 28 Gennaio all'Unwound.
  • Nessun volantino stampato, ci pensa in parte il locale: 0 euro

  • Batterista tournista che ha voglia di divertirsi: 0 euro + spese (mezza pizza: 3 euro)

  • 12 ore di prove in sala: 96 euro (un buon prezzo, perché siamo affezionati, ma quanto ci manca la sala a costo zero della nostra giovinezza - vedi foto - ?)

  • corde chitarra + 5 metri di buon cavo Proel: 20 euro (un buon prezzo, perché siamo affezionati)

  • Basso a fare la messa in piega dal liutaio + corde nuove: 60 euro
Ovviamente non tengo conto della strumentazione già in casa, di quella che avrei bisogno (nessuno ha 5000 euro da buttare?), della benzina, delle arance per tenere a bada il maldigola.

Questa estate seguirò l'esempio dei miei amici teatranti e andrò a fare musica da strada davanti ai baretti degli spritz in centro. Dubito che gli studenti avranno spiccioli da spartire, ma forse così riusciremo a garantirci qualche contatto e un po' di pubblico (oltre alle mazzate di qualche skinhead, al vomito di qualche punkabestia, e foto dei giapponesi).

zage

Direzione Unwound...

Il nostro nuovo batterista Part Time detto Iaio si sta dando da fare per il concerto di Domenica all'Unwound.
Avevo dimenticato di come un paio d'ore in sala prove possano far scivolare di dosso un paio di brutte giornate lavorative.
Mi mancava troppo la cassa da seguire con il mio Jazz Bass e la chitarra a volume alto di Matteo.

Sono proprio felice di suonare domenica anche con quel panzone di Massimo e i suoi Canadians.

Oggi sono proprio felice.

Cigno

24 gennaio 2007

Ricordo quella volta ai Carichi, era Natale e...

Ho montato delle riprese realizzate da Elisa Calabrese al nostro concerto di Natale. La mano che ha tenuto la camera ha fatto un buon lavoro, purtroppo però non c'era molta luce e anche l'audio non è stato catturato granché bene.

Per non buttare via tutto ho fatto una cosa semplicissima di 45 secondi, tanto per avere un minimo ricordo della serata, sommergendolo di effetti ed esperimenti. Vi assicuro che le riprese originali sono quasi nere, ho tirato su le luci usando i livelli e applicando del blur per attenuare il rumore video.

Ricordalo.

zage

23 gennaio 2007

Holga: nono e decimo rullo.

Ecco delle foto che non amo molto, scattate con l'Holga che ultimamente digerisco poco data la sua incontrollabilità.

A dire il vero ve le mostro con questo slideshow per la strana atmosfera che si respira. Potrebbe essere l'inlay card di un album trovato nei magazzini di Abbey Road suonato da un gruppo dimenticato di Casual Brit Pop. Eccovi "My Ikea furnished apartment" degli "At night every cat is grey". Capirete perché sono stati dimenticati.

Queste foto sono state scattate con pellicole Kodak e Fuji, poi sono state sviluppate in C41 sovraesponendole di 2 stop come mi veniva consigliato in giro. In realtà questo ultimo accorgimento non mi ha soddisfatto per niente.

La Fuji ha fatto completamente di testa sua e non mi piace. Rimango convinto che l'Ektachrome sia la scelta migliore.

Bruttissima cosa dimenticare il tempo B azionato per la maggior parte degli scatti!

Zage

22 gennaio 2007

Me mo mu

Voglio solo ricordare il concerto di domenica prossima all'Unwound in apertura ai Canadians. Ci sono forti possibilità che ci vediate suonare alla vecchia maniera: batteria e distorsione.

zage

21 gennaio 2007

Il provino a Vicenza.

Che giornata sabato.

Mezzo assonnato e infreddolito mi risveglio in un bagno dove due attrici si stanno truccando. Loro dopo essersi ubriacate la sera prima avranno dormito sì e no tre ore, è per questo che sono su di giri e iperattive. Una di loro si è tagliata i capelli alla Rosemary's Baby proprio il pomeriggio precedente. Il regista si sarebbe tagliato i coglioni: hanno un provino oggi a Vicenza. Io vado con loro.

La stazione ha cambiato gli accessi, e quando compro un biglietto kilometrico immagino un lunghissimo biglietto che arriva fino a Vicenza, basta tirarlo e la città arriva fino a noi.

Prendiamo un taxi per raggiungere il vecchio e brutto teatro astrale nel quale si terrà il provino per giovani compagnie che propongono il loro proprio spettacolo. Il teatro è dietro la stazione ma il taxista, con un berretto marroncino degli occhiali dalle lenti gialle e una gran loquacità, se la prende comoda. Quando diciamo di essere una compagnia (io non ne faccio parte ma per l'occasione divento il fonico muto), snocciola nomi di attori e teatri, raccoglie un libro dal cruscotto e ci dona un segnalibro che parla di teatro musicale. Se non fossi paranoico lo crederei un serial killer.

Una compagnia ha già terminato e si sta spogliando dei suoi costumi. Sul palco ci sono una pazza polacca e una pazza con spugna. Lei blatera del misticismo sprigionato dai mulini: il meccanismo a forma vaginale che raccoglie i semi; la macina, prima fase alchemica. L'altra blatera e basta.

A loro si sostituisce la donna che sta morendo. Lei scialacqua nozioni di miti arabi e campi di grano. Ma non la seguo fino in fondo: muore sotto il tavolo.

Poi sul palco salgono Rosemary e Bibe, l'altra attrice, nota figlia del grande imprenditore che ha aperto la catena dei Bibe Market. Il regista è una specie di Silent Bob, con buco di sigaretta sul cappotto. Loro mi divertono. Non sono molto preparati per l'occasione, lo si vede, ma da loro sprigiona una gran creatività divertita e solare, c'è voglia di vivere il teatro, non di farlo.

Ce ne andiamo a fare un pranzo al Caffè degli Artisti, pranzo vegetariano perché non abbiamo scelta. Al giardino lì vicino facciamo foto come se fossimo a Gardaland. Giriamo il centro circondati da Palladio, non mi aspettavo una città così spaziosa e bella. La credevo un tugurio seppellita da una caserma americana. E invece è proprio bella. Incontriamo pure la donna tip tap. Noi strascicavamo i piedi, e quella che a prima vista sembrava una casalinga si gira e dice "Non è meglio questa musica?" E tiptappa davanti a noi.

Alla caffetteria scopro come saranno le pareti della mia casa. Gigantografie su vetro retroilluminate. Me le sogno. E mentre sogno passiamo davanti i campi Elysées. E sogno il misticismo dei mulini; e quello della moka, crogiolo di fuoco acqua terra e aria; e del fotografo, moderno alchismista tra i suoi acidi e granuli d'argento; e quello della friggitrice, pietra filosofale che indora le patatine.

Mi risveglio nel Mac Donald davanti alla stazione di Padova. Dove facciamo una merenda fritta e calorica. E c'è gente che acquista 3 Happy Meal per assicurarsi pancia piena e giocattoli. Ci congediamo e corro in una sala piena di groove e un batterista. Termino la mia serata con una Diavola presa da un'asporto tenuto da minorenni.

Aggiornamento 31-01-07:
Rosemary
Rosemary

Bibi from Bibe Market
Bibe

Silent bob.
Silent Bob.

zage

18 gennaio 2007

Il Proiezionista.

Mi è tornato alla mente un fatto accaduto durante l'infanzia. Ne scrivo, forse spinto da Alejandro Jodorowsky.

Da giovane ho fatto il proiezionista. Ogni tanto lo dico, perché sembra avere uno strano alone magico. La realtà è un po' diversa.

Nel mio quartiere c'è questo vecchio cinema in disuso, oggi ristrutturato in teatro. Ospita spettacoli ad ogni stagione e riscuote discreti successi. La gestione della struttura è affidata al parroco: è un caseggiato alto e grigio, un grosso parallelepipedo che ha occupato l'angolo buio dei miei occhi quando giocavo con le giostrine gialle e incrostate del parco giochi lì davanti. Incuteva e mi incute tutt'ora una strana sensazione di pacifica autorità, un vecchio pachiderma a riposo ricco di saggezza e ricordi ma pericoloso se decidesse di morire accasciandosi su un fianco.

In estate il parroco tiene una rassegna di cinema all'aperto giù in centro città in una corte di fianco al Duomo, e la fa gestire ai ragazzi della parrocchia. A suo tempo ci pagava 5000 lire l'ora, più qualche bibita che rubavamo dal suo frigorifero. A dire il vero solo i più valorosi si arrischiavano ad inalare il tremendo tanfo sprigionato da qualcosa marcito all'interno. Qualche lira in più arrivava da un giochetto che si faceva alla biglietteria. Se uno spettatore viene indotto (con l'ipnosi, un trucco di illusionismo, o semplice confusione) affinché dimentichi il suo biglietto all'ingresso, questo biglietto finisce allo spettatore seguente e i soldi del primo, ufficialmente mai entrato, cadono nelle tasche del bigliettaio.

Oltre al botteghino ci si occupava anche di noleggiare le quattro pizze di pellicola e montarle nei due tempi del film. Il montaggio avveniva nell'ex cinema del mio quartiere. Si entrava dal bar interno, ci si inginocchiava dentro un passaggio segreto dietro il bancone e dopo un tratto buio e pieno di ragnatele ci si trovava nelle scale di servizio che portavano alla sala di proiezione. Tutto era grigio, le vetrate ingiallite e abitate da migliaia di insetti morti davano luce a tre stanzoni. In quello centrale due grandi proiettori puntavano alle finestrelle alle quali mi perdevo a fissare la sala e il palco del nuovo teatro. Era un'emozione che i miei amici e compagni di lavoro non capivano. Su un tavolo era fissata una manopola per avvolgere le pellicole. Questo era il nostro unico strumento di lavoro.

Si prendeva la seconda pizza e la si avvolgeva a suon di manovella in una nuova bobina più grande. Dunque si prendeva la prima pizza e la si attaccava con del nastro adesivo al lembo libero della seconda. E giù di manopola. Lo stesso andava fatto per il secondo tempo. Un lavoro abbastanza semplice ma potevano esserci intoppi. Io ne causai due.

Un giorno dissi agli amici che mi sarei arrangiato e li lascia ai piedi della scala a rinfrescarsi con birre e bibite. Feci tutto come al solito. Ma preso dalla foga e dal caldo mi tirai su le maniche e girai la manovella a gran velocità, forse per dimostrare che da solo ci avrei messo la metà del tempo. Sudavo e acceleravo, i muscoli gracili ma visibili da dodicenne si gonfiavano e la facevo volare quella pizza, cazzo se volava. L'ingranaggio era vecchio e mancava il perno che avrebbe dovuto tenere ferma la bobina. Quando la pizza uscì dalla sede partì a razzo e la pellicola si srotolò nel suo centinaio e più di metri riempiendo tutto il pavimento e continuando fin giù per la scala. Imprecai.

L'altro intoppo possibile è quello di montare una pellicola già avvolta. Per chiarirci il riusltato è che la gente vede il film regolarmente ma tutt'a un tratto l'audio svanisce e le immagini sono a testa in giù. Quella sera il parroco strappò la bobina dal proiettore, la lanciò dentro la sua vecchia Fiat Ritmo bianca e corse a più di cento all'ora fino al nostro quartiere, per rimontare il film correttamente prima che il pubblico cominciasse a chiedere risarcimenti. Quando la polizia lo fermò noi eravamo silenziosi e immobili nei sedili posteriori e non ricordo cosa raccontò loro. Lo vidi smanettare su quella manovella più veloce di quanto avevo fatto io, cazzo se andava veloce, molto più veloce.

zage

16 gennaio 2007

Design al Pedrocchi.

Durante l'Ottobre dell'anno scorso mi è stato chiesto per conto di Pantheon non solo architettura di girare e montare un video alla mostra di mobili design e arredamento di Casa Amica Genesin che si è tenuta al piano nobile del Caffé Pedrocchi.

Dovevo solo rendere l'idea di cosa stava avvenendo, non è un servizio giornalistico è solo il mio punto di vista.

Guardalo su Google Video.

La mia piccola telecamera soffre molto in scarse condizioni di luce. Con After Effects ho contrastato il tutto come al solito.

Quanto vorrei conoscere la ragazza su quella poltrona.

zage

15 gennaio 2007

Foto sul divano.

Sono felice di come stanno andando i Giovedì sul divano ai Carichi Sospesi.

Elisa ci ha fatto delle foto all'ultimo appuntamento.

Vi ricordo che il prossimo è l'8 Febbraio.

Zage

Mai visto un deja vu.

Io stavo per dirlo per scherzo e invece Tony Scott è proprio il fratello di Ridley Scott. E porcavacca è anche il regista del mitico Spy Game.

Sono andato a vedere il suo ultimo film sul deja vu. No aspetta... non ho visto nessun deja vu... c'era scritto sui librettini che trovi fuori dalle sale... ma di deja vu neanche l'ombra. No ok, lo dico perché magari ve li aspettate. Sto facendo spoilering al contrario, vi dico ciò che non si vede.

Oddio... qualcosa di già visto nel film c'è... ma vabbé Denzel Washington vi piace, potete commentare quanto sia ingrassato Val Kilmer, il thriller c'è e una devastata New Orleans fa da sfondo.

Cosa faresti se conoscessi la persona più importante del mondo e sapessi che non ti crederebbe?

zage

12 gennaio 2007

Hey!! Dove cacchio hai messo la statua della libertà?!??!!

Tutti conoscono David Copperfield.
Quanti di voi conoscono Jim Steinmeyer? Immagino nessuno.
Lui la mattina si sveglia e dice "hey, oggi potrei provare a far sparire la statua delal libertà!"...il problema è che ci riesce. Come? Leggete qui.
Jim in sostanza si occupa di creare le illusioni, effetti speciali ed altre diavolerie meccanico/ingegneristiche per alcuni personaggi come David Copperfield e Walt Disney tanto per citarne alcuni...
Se qualcuno di voi ha visto THE PRESTIGE di Christopher Nolan non potrete che associare il buon Jim al personaggio interpretato dal magnifico Michael Caine.
Mi sento di affermare che questo signore è un genio. Provate ad andarvi a vedere alcune delle sue creazioni...rimarrete senza parole.
Se alle sue diavolerie affiancate poi un David Copperfield in grande forma...
Smettetela di chiedervi come fanno i capelli di Copperfield a stare in quel modo. La risposta è una sola: it's magic.

Cigno

10 gennaio 2007

All the other reindeers used to laugh and call him names, they never let poor Rudolph join in any reindeer game.

Mica ho capito tanto come si scatta il 3200. E' un rullino dalla sensibilità altissima per riuscire a fare foto non mosse in condizioni di luce scarsissime.

Comunque queste sono le foto. Molte scattate al Solidalidea (dove probabilmente suoneremo a fine febbraio) alla compagnia teatrale Theatro delle Cinque. Altre in un ristorante cinese. Altre semplicemente qui e lì.

Adoro i colori in bianco e nero.

zage

AAA batterista cercasi

Urgentissimo, cercasi bravo batterista con sensibilità indie rock, per imparare 5 pezzi in meno di 3 settimane in vista di un concerto a fine mese.

Il concerto è all'Unwound con il nostro amico Massimo e i suoi Canadesi.

Lasciate un commento qui o scriveteci una mail (cigno, zage)

Cigno

8 gennaio 2007

Ultime novità.

Post veloce per dire due tre cose.

Nuove date:

Domenica 28 Gennaio
Unwound, Padova
Concerto di apertura ai Canadians.
(grazie Massimo)

Mercoledì 21 Febbraio
Solidalidea, Padova
(grazie Eli)

Ricordo che suoniamo questo Giovedì 11 Gennaio ai Carichi Sospesi, solito Mu sul divano, pezzi nostri e cover per una serata dove sciallarsi o ponarsi, o come la vostra crew di writers preferisce dire. (Ingresso libero, tessera ARCI)

Poi ho scritto e registrato e regalato (tutto nella notte di natale) un pezzo natalizio.

E ho aggiunto poche foto nel mio spazio Flikr (regalato da Cigno!) fatte con la macchina della Eli. Street photography, yo!

zage

5 gennaio 2007

Solidali col lupo.

Stasera al Solidalidea Café di Padova si esibisce il Theatro delle Cinque nei suoi comici rifacimenti animati delle favole dei Grimm. Imperdibili.

Poco tempo fa presi la loro bella locandina, la tagliuzzai in Photoshop ricreando il paesaggio dietro i personaggi. Infilai il tutto in After Effects e con del 3D e una camera virtuale realizzai questa breve presentazione video "cartonata".

zage

Cosa fare l'ultimo dell'anno.

Ecco come ho passato il pomeriggio dell'ultimo dell'anno.

Ho incastrato un Neopan 400 nella mia reflex Pentax e ho rapito Elisa per un po' di tempo. Ecco i risultati.

Ma anche lei ha fatto degli scatti... e che scatti! Guardali qua.

Aspetto di vedere cosa ne è venuto fuori del Neopan 3200... ma ho seri dubbi. Ho anche comprato un 35mm e un filtro rosso... wi ar ghettin professciona!

zage

3 gennaio 2007

Are you watching closely?

Ho visto ben due volte il lungo film (più di due ore) di Nolan (quello di Memento, quello di Insomnia) e ci tornerei una terza volta: the prestige.

Uno dei più bei film di sempre, se è come dico io o alcuni altri (attenzione: seguendo questo link finirete in una pagina piena di SPOILER, andate prima a vedervi il film).

Purtroppo la mia teoria, che qui non svelo ma che potete dedurre seguendo il link qui sopra, non ha ancora delle prove sufficienti. Nel frattempo raccolgo indizi anche dalle interviste:
Nolan’s latest film, “The Prestige,” takes this obsession with misdirection to the next level. Co-written with his brother Jonathan, this “fairly loose adaptation” of Christopher Priest’s novel follows two dueling 19th-century magicians (Hugh Jackman, Christian Bale) as they try to outflank each other with ever-more-eleborate feats of magic. Eventually, one enlists the help of real-life electrical wizard Nikola Tesla (David Bowie) — blurring the lines between science and the supernatural in the process.

And, true to form, Nolan says he and his brother “constructed the narrative along the lines of a magic trick. Our film’s structure builds to a final reveal.”

Non voglio parlare troppo. Non voglio svelare nulla, come fossi un mago. Dico solo: guardate attentamente. E godete di uno dei più bei film di sempre.

zage