15 dicembre 2010

Aspettando questo disco...

...in trepidante attesa.

Su Pitchfork è possibile scaricare il brano "Stamp", piccola anteprima del disco.



Saluti.

Cigno

4 ottobre 2010

Ecco il motivo.

Me lo chiedono in tanti: Cigno, ma come cazzo fai a fracassarti le palle 3 ore a guardare una gara di Ciclismo?

Oggi ve lo spiego. Con calma.

E' il 1995, si corre il Tour de France.
Nella tappa Saint Girons-Cauterets il giovane ciclista italiano Casartelli cade rovinosamente battendo la testa. Muore durante il trasporto in elicottero verso l'ospedale. Io Casartelli non lo conoscevo. Non seguivo nemmeno il ciclismo.
Il giorno dopo la tappa è un lungo funerale di oltre 200 km. Gruppo compatto. Nessuno si muove. All'arrivo la Motorola, la squadra di Casartelli, taglia compatta il traguardo in ricordo di Fabio.
E' solo due giorni dopo che realizzo che il Ciclismo è uno sport fatto di uomini, di piccole e grandi imprese, di gesti e di fantasie popolari.



E' il giorno in cui mi sono innamorato del ciclismo. In cui ho cominciato a guardarlo con un occhio diverso. Certo, forse quel giorno lo hanno lasciato vincere ma questo non cambia la bellezza del gesto.

Oliver Zaugg invece è il gregario scelto di Vincenzo Nibali. Alla Vuelta lo scorta fino a pochi Km dall'arrivo. Poi Mosquera piazza uno scatto e Zaugg, ormai esausto, lascia tutto nelle mani del suo capitano.
Ma Oliver è un ragazzo semplice, di cuore e non potendo stare dietro ai due fenomeni e non riuscendo a correre con il pensiero del suo compagno di squadra in lotta per una Vuelta storica si ferma davanti ad un grande schermo a vedere l'arrivo. Si ferma e tifa per il suo capitano. Quando Vincenzo Nibali taglia il traguardo vincendo di fatto il giro di Spagna, Zaugg risale in sella alla bici e finisce la tappa.

Cadel Evans è il Ridge Forrester della bicicletta.



Campione del mondo 2009 partecipa a tutti i grandi giri. E' ovunque.
Lo riconosci perché pedala sempre con la stessa faccia. Leggermente piegata di lato.
Non ha una squadra. Corre praticamente da solo.
Il suo volto è una bestemmia non detta. Quando Ivan Basso sul Monte Zoncolan stacca tutti lui è l'ultimo a mollare. Non puoi non amare uno che lotta in quel modo. Non puoi fare finta di niente mentre le gambe gli diventano di marmo, mentre si contorce in una pedalata che non sembra neanche umana da quanto è scomposta. C'è solo cuore in sella a quella bicicletta.
Corre mezzo Tour de France con un gomito fratturato. Giusto per non farsi mancare niente.

Mi sarebbe piaciuto anche raccontarvi di quella volta in cui Chiappucci nel 1992 restò in fuga solitaria per 7 ore e 45 minuti staccando Bugno ed Indurain e andando a vincere a Sestriére una delle più belle tappe del Tour de France di sempre, ma io ero poco più di un pischello e ancora non avevo compreso la bellezza di questo sport.

Cigno

22 settembre 2010

[Spoiler] Il cacciatore salverà Cappuccetto Rosso.

- Desmond?
- Phennyh? I luv ya Phennyh!


Heroes è una di quelle serie che hanno visto tutti, come Lost. Se tutti sanno cosa c'è nella botola, potrai tu non essere al corrente che per salvare il mondo vada salvata la cheerleader? Visto che hai trovato lo streaming ti metti a macinare puntate, anche se in realtà stavi seguendo i tizi che si risvegliano nella città deserta di Persons Unknown, che poteva essere una buona alternativa ad Harper's Island (Happy Town l'hai già scartato, non ne parla nessuno). Heroes però lo guardi con la fidanzata, cosa fare quando sei solo? Ti metti in pari con True Blood, serie creata da quello di Six Feet Under, ma tu mica l'hai visto SFU, e l'unica cosa che sai è che ha un finalone al pari dei Soprano (serie di cui hai visto SOLO il finalone).

Così deve ancora ripartire tutta la programmazione invernale e sei già incasinato. Da quando non vivi più con tua madre non segui più Desperate Housewives e questo è un peccato. Dexter ucciderà qualcuno martedì prossimo e tu devi essere presente, ma quest'anno non fanno anche Californication la stessa sera? Anche queste le guardi con la fidanzata, nel frattempo dovrai cercare di organizzare il tuo tempo libero tra le nuove stagioni di Fringe, V, Caprica, (Battlestar Galactica è finito un po' così, ma sei sicuro di non voler saper niente del padre di Adama?), The Big Bang Theory (IT Crowd per fortuna dura poco, e per quest'anno ce lo siamo già goduto), e In Treatment per i pomeriggi da coperta e tè ma poi hey ti hanno chiuso Flashforward, ma davvero un'altra emittente ne ha comprato i diritti?

Ieri su twitter ti hanno ricordato che sono appena usciti i pilot di The Event e Boardwalk Empire, non ti puoi mica perdere uno Scorsese e te li stai già procurando. Tra l'altro Matthew Perry ora ha pensato a questo Mr.Sunshine, e visto che sei uno dei pochi fan di Studio 60 on the Sunset Strip (un'altra di quelle grandi serie chiuse in malo modo, come Carnivale) lo aspetterai al varco. A proposito con The west Wing sei alla terza ma quella la terrai per i tempi bui, tutti parlano di 24Oz, Mad Man, Breaking Bad, non vuoi rimanere l'unico a non conoscerli e darai priorità a questi. The Office è strano ma divertente e lo usi solo come tappa buchi, quando ci sono i buchi. Che poi Sherlock ha sfornato 'ste tre puntatone molto belle, chissà quando lo riprendono, magari in concomitanza con la quarta di Damages. Per fortuna che Terra Nova di Spielberg uscirà l'anno prossimo, ma si sa già qualcosa della serie Nolan/J.J.Abrams? Sì lo so che Abrams esce con Undercovers il 23 settemb.. il 23 settembre???

L'altra mattina mia morosa nel buio della stanza mi ha chiesto se preferivo la fugassona di Heroes ad Abby Mills, ho pensato che Caley Cuoco fa più per me.

Buon inizio autunno a tutti.

Zage

31 agosto 2010

Microguida della Sicilia Occidentale. /4

DALLO ZAGE DEL FUTURO PER LO ZAGE DEL PASSATO - PARTE QUARTA E ULTIMA

Segue dalla parte terza.

San Leone
Nonostante la stanchezza dei tanti viaggi in macchina (il totale dei chilometri macinati in tutta la vacanza supererà i mille) vi spingete verso Agrigento. Sulla guida purtroppo non trovate riferimenti alla Scala dei Turchi, posto affascinante di cui vi hanno parlato in molti. Così oltrepassate Porto Empedocle, che vi stupisce per le due immensamente orride ciminiere che si ergono dalla spiaggia. Quando vi stendete sulla sabbia fine bagnata da acqua piuttosto pulita vi guardate alle spalle: San Leone vi offre terribili caseggiati, lamiere ed edifici incompleti ma non vi lamentate troppo, qui non ci sono le ciminiere. All'ora dell'aperitivo (le 20) il lungomare è affollato. La cena invece porta via tutti, ma proprio tutti. Al Ragno D'Oro avete una vasta scelta di gelati, chiedete assolutamente una pallina di Lollo. La Routard ci azzecca con le gelaterie ma manca una postilla comune a tutte: "gelatai, se non avete voglia di fare i gelatai: anche no".


L'aneddoto
Lungomare stretto e trafficato, autobus in servizio, si ferma, ma non ci sono fermate nei paraggi. Scende un ragazzino che si butta in strada, l'autista gli urla di fare attenzione, macchine che suonano, superano, bloccando la corsia contraria, creando sempre più confusione. Il bambino torna urlando qualcosa, l'autista sbuffa col braccio fuori dal finestrino e tutta la calma del mondo, si scambiano qualche battuta urlando, i passeggeri non si lamentano, pensano ai cazzi loro. Il piccolo tonto scompare nella tabaccheria e intanto si forma una coda infinita di auto. Finalmente il piccoletto riesce nella difficilissima impresa di prendere una stecca di sigarette, portarla a papà, e l'autobus può riprendere il suo viaggio. Mmm aah, lo sentite anche voi questo profumo di Sicilia?

San Vito lo Capo
Le vacanze sono agli sgoccioli, vi svegliate presto per raggiungere la punta nord occidentale della Sicilia. Passando per Castellammare c'è parecchio traffico, scoprirete più tardi che questa sera c'è la sagra del Golfo. Questa zona ti ricorda gli Appennini con le loro salite dolci in mezzo a monti metà verdeggianti, metà arsi. San Vito lo Capo è un paesino iper turistico che vive di parcheggi (tutto sommato economici) e stabilimenti balneari (economici, se avete un figlio di cui vendere il rene). Venite raggiunti da una coppia di amici, lei è di Marsala e svela segreti. Ad esempio, come avete già imparato, se dite caffè con latte freddo vi arriva uno shakerato, dovete essere puntigliosi e dire: macchiato con latte freddo a parte. Poi: la birra alla spina è cosa rara, quindi una "bionda piccola" viene servita in bottiglia. E ancora: non è stagione di cannoli perchè la ricotta di ora non viene da capre gravide e non è ugualmente buona e nutriente.


Siccome siete furbi ogni sera avete prenotato il ristorante qualche ora prima e mai come oggi è stato previdente farlo, vista la coda infinita che attende all'entrata di Delfino. Qui si paga poco e si mangia tanto, vi fate portare da camerieri comici un antipasto poker, del couscous di pesce e un delizioso pesce spada gratinato alla piastra che se ci pensate in futuro ne sentirete ancora il gusto. Rotolate quindi in mezzo ai turisti alla ricerca di Cavalluccio e il suo rinomato Caldo Freddo, ma quando la vostra pancia vedrà di cosa si tratta vi brontolerà dietro ricacciandovi a casa, stanchi, con bellissime immagini di acqua cristallina e sabbia bianca finissima. L'autoradio vi accompagna fino al letto: perepè qua qua, qua qua perepè.

L'ultimo sguardo
Oggi dovreste andare ad Erice ma vince la voglia di ozio totale. Per dire: fate colazione mangiando brioche coi piedi nell'acqua di Gurra di Mare, e credo sia mezzogiorno.


La vacanza finisce come tutte le vacanze: valigie, viaggio fino all'aeroporto, riguardate le strade che vi hanno portato qui con più complicità e un pizzico di malinconia. Vi imbarcate su un Ryan Air irlandese che vi porta dolce dolce fino alla notte Bolognese e la sua nebbiolina. Il ricordo che rimane della Sicilia è di una terra arsa, diffidente e indifferente, così selvaggia da nascondere incanti che hanno sedotto un angolino della tua memoria.

Spero abbiate apprezzato questo diario dedicato al me del passato (era solo un espediente per rivolgersi alla seconda persona), con cartoline create ad hoc e didascalie ispirate alla grafica di Fringe. Alle prossime vacanze.

Zage

27 agosto 2010

Microguida della Sicilia Occidentale. /3

Fin qua le vostre reazioni son state di disgusto e non avete ancora letto i capitoli seguenti che mia morosa avrebbe intitolato "Fantozzi". In ogni caso credeteci che ci siamo divertiti e che abbiamo immagini della Sicilia che ci mancano.

DALLO ZAGE DEL FUTURO PER LO ZAGE DEL PASSATO - PARTE TERZA

Segue dalla parte seconda.

Trapani
Se volete andare sulle Isole Egadi vi svegliate presto e vi organizzate. Se non lo faceste, arrivereste tardi a Trapani e sareste ormai così abituati alla guida pazza che non vi stupireste di quello che succede nel traffico di una grande città. Poi vi infilereste nel parcheggio gratuito suggerito dalla Routard, dove ci sarebbe un parcheggiatore abusivo forse spacciatore che ignorereste completamente rimanendo con la paura fino a sera che la vostra auto venga svaligiata. Al molo stareste in coda per mezz'ora, poi a un metro dalla cassa vi direbbero "Biglietti finiti, il prossimo parte fra un'ora e mezza". Con un po' di... fortuna riuscireste a prendere l'aliscafo dell'altra compagnia aspettando forse solo mezz'ora in meno. Il sole sa picchiare.

Cala Rossa.
Non avete una mappa dell'isola di Favignana, ma solo un nome letto in giro per la rete: Cala Rossa. Tutti vi diranno che, se proprio proprio volete, potete noleggiare uno scooter. Io invece ti dico che DEVI noleggiare uno scooter altrimenti non vai da nessuna parte. I noleggiatori sono mille ma metti caso che arrivi tardi metà saranno chiusi e quelli rimasti avranno finito i motorini. Così vi rifilano delle mountain bike un po' malandate e a caro prezzo e in nero (chemminghiavuoi). I tre quarti d'ora di pedalata in quello che vi hanno detto essere l'itinerario più corto di tutta l'isola, in un paesaggio dove girerai il tuo prossimo film sul post-atomico, qua e là stranamente crivellato da grandi scavi a forme geometricamente regolari perfetto per uno scenario Myst, venite premiati dalla bellissima scogliera porosa, taglia-piedi e impegnativa di Cala Rossa.


Due metri quadri o meno di spiaggia di sabbia bianchissima vi permettono di immergervi nell'acqua perfettamente cristallina e abbastanza bassa da stare in mezzo al mare e guardare le isole attorno a voi. L'acqua è così pura che non riuscite neppure a soddisfare il vostro istinto di segnare il territorio. Questo posto vale la pena. Ignorate i pochi turisti paranoici che siccome hanno sentito parlare di meduse credono che ogni pezzettino di legno galleggiante sia un mostro marino urticante.

Buonanotte fiorellino.
I traghetti della sera sono strapieni e al ridente e pittoresco porticciolo di Favignana assistite a scene di litigi per i biglietti. Se c'è una cosa giusta che avete fatto è stata non seguire il consiglio della Routard di prendere il biglietto di ritorno all'ultimo momento, sareste probabilmente rimasti bloccati sull'isola. Così dopo un giro per il paese molto carino e davvero pieno di vita e turisti, prendete l'aliscafo arrivato in ritardo, il quale si attarda pure a passare per l'isola di Levanto. Trapani alle dieci di sera è invasa dalle seggiole degli anziani, con sopra gli anziani, guardiani notturni stabili che hanno sorvegliato la vostra illesa macchina. Scena di relax perfetto dopo una giornata così: l'una di notte, casetta isolata sulla collina sopra Portopalo, tavolino all'aperto, due gustosi e saporiti tranci di pizza del panificio Costanza di Favignana, in sottofondo un maltrattatissimo karaoke soffiato dall'arietta fresca su dalla landa siciliana.

Continua alla parte quarta e ultima.

zage

24 agosto 2010

Microguida della Sicilia Occidentale. /2

DALLO ZAGE DEL FUTURO PER LO ZAGE DEL PASSATO - PARTE SECONDA

Segue dalla parte prima.

Gurra di Mare.
Oggi vi sentite già un po' più siciliani, e vi comportate di conseguenza. Guidate per una strettissima stradina sterrata tra rovi di more, sabbia e terra bruciata. Ignorate il cartello "strada privata", vi girate dall'altra parte al cartello "vietato l'accesso", salutate il conducente di un'auto che vi viene incontro con un impercettibile e ricambiato cenno col mento. Finalmente parcheggiate affianco a un campo di ulivi e vi affacciate sul dirupo che dà su una bellissima caletta protetta dagli scogli. La costa rocciosa tiene al di là Portopalo, la sua confusione e la sua acqua non così splendente. Laggiù è tutto relax, sole e acqua pulita.


Il Vitigno.
La sera seguite i consigli dei locals e mangiate al Vigneto, ristorante con bellissimo giardino disperso nella vallata. Questa sera i lampioni del lungo viale che porta al locale sono spenti e l'unico modo per raggiungerlo è studiare le luci da sopra la collina e intrecciare i dati con la posizione della stella polare e della cintura di Orione, è sufficiente poi sterzare esattamente dove mentalmente avete dedotto sia la posizione dell'entrata, non esitate. Qui o sono strani oppure vi credono stranieri in quanto dicono "meniù" e il meniù in questione ha i nomi dei piatti in italiano e gli ingredienti in inglese. Qui non sono antipatici e non vi scacciano, son solo molto silenziosi e strani. Le farfalle gamberi e arancia son molto buone ma c'è troppo limone, e lo dici tu che ami il limone. Gli involtini di pesce spada accompagnati da patate fritte e gli antipasti con panelle e crocchette si fanno mangiare. Quando ordini caffè con latte freddo capiscono caffè freddo con latte.

Selinunte
L'indomani all'ufficio informazioni di Marinella di Selinunte sono molto carini, vi credono fan della Mannoia e vi informano del suo concerto ma specificate che siete molto più interessati a Nek, che suonerà quella sera stessa. Ti trattieni molto dal dire che la Mannoia sarebbe più adatta come voce per un navigatore GPS. Dei templi di Selinunte ne rimane in piedi uno solo, il resto sono ruderi o, come preferisce dire la tua ragazza, quattro ruinassi. Durate poco sotto il sole battente e il mare giù dalla scogliera è molto più invitante. La sabbia grossa e rossastra vi ricorda che siete vicini all'Africa, l'acqua non è niente di che ma vi immergete di corsa. Si sta come d'estate nella granatina i limoni.


La serata di Marinella.
Da Baffo's (è la Routard a mandarci, ma veniamo invitati da Baffo stesso il pomeriggio) il cibo è buono e a basso prezzo. L'antipasto fantasia di Baffo's, le linguine alla polpa di granchio e le linguine con pescespada vanno giù bene, ma deve piacerti il piccante. Scoprite il terzo sport nazionale: i camerieri sono buffi, scherzano molto, l'accoglienza è ottima ma nel momento in cui finite di mangiare e non siete più fonte di guadagno venite cacciati senza troppi complimenti. Qui il lungomare è il meno peggio tra quelli visti, potete anche imbattervi in un ridente e pittoresco porticciolo, e camminare su un lungo pontile bagnato dalla luna piena. Il primo gelataio consigliato dalla Routard non esiste. Il secondo ha un gelato molto buono ma la granita al limone non fa impazzire. All'uscita del paese non c'è Disneyland, credimi che quello è solo il kitschissimo castello-ristorante di Baffo's (di Baffo senior). A Marinella comunque vanno moltissimo i Coldplay.

Continua alla parte terza.

zage

Microguida della Sicilia Occidentale.

DALLO ZAGE DEL FUTURO PER LO ZAGE DEL PASSATO - PARTE PRIMA

Il viaggio.
Dopo una corsa sotto la pioggia nel piccolo aeroporto di Treviso, sali su un aereo e la vicina di sedile è una strega scampata all'inquisizione. Mentre si allaccia la cintura dice "se deve succedere, succede", credo si riferisca all'amore. Atterri quando meno te l'aspetti al minuscolo aeroporto di Trapani, la gente applaude, sembra di essere su un pullman di liceali eccitati per una trombo-gita. L'hostess sicula non sa l'inglese e quando è ora di tradurre l'annuncio appena fatto manda tutto in vacca ridendosela da sola. Sembrano esserci delle buone lasagne ma sei su un Ryan Air e dovresti pagare. Tra gli oggetti ossimorici come il caffè decaffeinato e il salame light puoi aggiungere le sigarette senza fumo.

La guida.
Tu e la tua ragazza noleggiate una Nuova Fiesta, nuova di fatto, dai tizi della Hertz e imparate molto velocemente le varie mode: negli incroci vince chi si butta per primo; tra due macchine parcheggiate in linea si parcheggia a lisca di pesce; è consentito, e quasi doveroso, fermarsi con la testa fuori dal finestrino a parlare del più e del meno con il conducente di un'altra auto, poco importa se ci si trova al centro di un incrocio e con molto traffico. L'autostrada è priva di autogrill e stazioni di rifornimento ma in compenso non è a pagamento. Finalmente vedete la terra di Sicilia che come primo impatto non è del tutto accogliente: la terra è brulla e arsa, ai lati della strada semideserta gente invisibile brucia cose e fumi neri si innalzano dalle colline circostanti. Attraversate il paesaggio sopra lunghi viadotti infastiditi dal sole cocente. Fra qualche giorno vi abituerete e, un po', vi mancherà. Memo: imparare ad accendere i fari prima di entrare nei tunnel.


Portopalo di Menfi.
Grazie al navigatore, e non alla segnaletica, siete arrivati. Portopalo è un ridente e pittoresco porticciolo sistemato ai piedi di una collina che dà sul Mediterraneo. Il paese non ha un centro ma solo un piccolo lungomare sgarrupato. La casetta è carina e ben tenuta ma mancano un po' di cose e decidete di andare nella vicina Menfi a fare un po' di spesa. Ambientarsi nel paese è pressoché impossibile, le strade disposte a griglia si rassomigliano tutte, i caseggiati quadrati e tristi non sanno se essere diroccati o non ancora terminati. Nonostante sia quasi sera avete caldo e sete, vi fermate in un piccolo locale, impossibile da ritrovare, dove mangi quella che si rivelerà essere la miglior granella al limone di tutta la vacanza, e di sempre. Per pareggiare il vostro karma prendete due cose per la cena nella peggiore rosticceria di tutta Sicilia. Rimanete un po' delusi dalla gente che per qualche motivo aspettavate fosse molto accogliente. Ci son due tipi di persone in Sicilia: quelli che si fanno i cazzi loro e quelli molto simpatici che però, in fondo in fondo, se possono, si fanno i cazzi loro.

Giorno uno.
Per comune accordo la vacanza sarà di puro relax e senza alcun itinerario prestabilito. Sapendo di perdervi qualche meraviglia il primo giorno lo passate nei dintorni. La spiaggia di Portopalo è affollatissima ma capirete solo più tardi che fa tutto parte dei preparativi per ferragosto, l'acqua non affascina. Così mentre intorno a voi picchettano tende, delimitano col nastro zone di spiaggia e ammassano cumuli di legna da ardere venite a conoscenza del primo sport nazionale: racchettoni. Si invade ogni metro quadro di sabbia disponibile e vince chi ha meno mira. L'unica comodità che vi siete portati in valigia è una borsa frigo e delle mattonelle di ghiaccio, così i vostri pranzi saranno caratterizzati da paste fredde coi prodotti freschi del posto.

Sciacca.
Per la cena vi affidate a una Routard del 2007. Quante cose cambiano in tre anni... La cena a Sciacca, paese più grandicello a venti minuti di strade buie costeggiate dai rovi, caratterizzato da un ridente e pittoresco porticciolo, è deludente. Al Faro, tanto caro alla guida, non vedono l'ora che ve ne andiate per far entrare nuova clientela. Mentre finite l'antipasto misto ai 5 pesci vi viene già portato il bis di primi, risotto alla marinara e caserecci con zucchine e gamberi. Le pietanze non sono neppure molto buone così un po' delusi, quasi cacciati, cercate il rinomato lungomare del posto, ma causa casini e festeggiamenti di ferragosto preferite all'ultimo tornare a Portopalo a vedere quelli suggeriti dai locals. Secondo sport nazionale: gli anziani non partecipano ma invadono la collina di seggiole e stanno a commentare lo spettacolo che avviene giù in spiaggia. Succede ovunque, verso sera. Lo spettacolo può essere qualsiasi. Anche un parcheggio buio al centro di Trapani. Pigliano la seggiola e si piazzano a osservare i paraggi. Sembra impossibile ma qui in Sicilia assaggi la granita peggiore che si possa mai mangiare, senza ghiaccio e con un qualche gusto indefinito che avrebbe dovuto essere menta ma probabilmente era menta limone e invece è venuto fuori menta limone schifo.

Continua alla parte seconda.

zage

24 giugno 2010

Stazione di partenza.

Tra le tante cose che vorrei fare c'è riprendere in mano questo blog e scrivere regolarmente. Oggi ho un appartamento e quando vorrei scrivere qualcosa ci sono pantaloni da stropicciare col ferro da stiro o sacchetti gocciolanti dell'umido da catapulproiettare negli adiacenti bidoni della differenziata. Insomma, dopo la tecnologia touch sto aspettando che perfezionino il riconoscimento vocale. Sarebbe molto più comodo bloggare mentre ho le braccia ficcate nel cesso pieno di Viacal.

Nel frattempo come vedete io e cigno abbiamo pensato a un redesign del blog, per niente concluso (che in genere significa che come idea ci va bene, sistemeremo due colori, metteremo due foto e poi non lo faremo mai), in cui mettiamo in evidenza i nostri due stream twitter. Almeno si dà un senso di vita a questa stanza.

Cigno, come da recente post, sta diventando un iFotografo di fama internazionale (o perlomeno italogermanico) e lo fa mentre scartavetra biciclette senza freni, senza pedali e credo il prossimo step sarà senza sellino, per concludere con quella anche senza ruote, praticamente un tostapane.

Io invece mi sto specializzando in pizze, fotoritocco, fumetti, iphone app e si spera ancora un pizzico di musica. In realtà non sto facendo niente di tutto questo. Ma penso tanto. E qualche pensiero lo scriverò qui, prima che perfezionino il riconoscimento vocale.

zage
NON-RICONOSCIUTO. FORSE-INTENDEVI-DIRE-SEGGI?

18 giugno 2010

Oggi mi sento un po' fotografo

Ieri è stata una giornata da dimenticare fino alle 17.18 quando ho ricevuto questa mail dal concorso fotografico EYE'EM Award Exhibition 2010:

Hello,
the EYE'EM Award Exhibition 2010 is starting next week in Berlin. Out of sveral thousand submissions your photograph has been chosen by our grand jury to be part of the shortlist of just 144 mobile photographs that will be exhibited in the final show. We wanted to thank you personally for your participation and send you our kindest congratulations. There were two rounds of judging. The first one was a preliminary selection followed by a final judging of the shortlist. Our judges did an amazing job and we are looking forward to present the final winner at the award ceremony on the 22nd of June, 7pm (CET). We will present the shortlist on screens, beamers, and touch displays until the 25th of June to the public. Additionally the best 30 images will be printed in high quality for the gallery.

You can view the selected photographs on http://m.eyeem.com (for iPhone only so far) and we are currently setting up an online gallary including the shortlist and winners which will be published soon.

The Schlechtriem Brothers gallery offered to make the winning photographs available for sale. We thought we should ask you first. Of course the profit would go back to the photographer in a fair share of 50% after covering the production costs. The prices will vary depending on the jury ranking, and will range from 150 Euro up to 500 Euro for the winning image. EYE'EM will guarantee first class printing quality. Please let us know if you are interested asap as we have to prepare the details for the exhibiton.
We hope to see you in Berlin! Congrats & best regards!
Your


Prendo fiato.
Respiro.
Rileggo.
Ancora.
Poi finalmente realizzo.

Per me la fotografia è una passione importante e questo piccolo riconoscimento mi ha riempito il cuore di gioia ed entusiasmo. Va già bene così. Non importa se non riuscirò ad essere nei 30 finalisti ma solo l'idea di concorrere per un posto in una galleria d'arte a Berlino è ben oltre ogni mia più rosea aspettativa.
Così oggi mi sento un po', per la prima volta, fotografo e volevo condividere questa gioia con voi.

Looking at

Ed un grazie particolare ad Andrea, che mi ha introdotto alla fotografia fatta col CELLULARE :D

Saluti.

Cigno

11 maggio 2010

I'm here

non riesco davvero ad aggiungere altro...

http://www.imheremovie.com/

Bellissimo.

Cigno

26 marzo 2010

Stampare da PC direttamente sulla PoGo Polaroid

Se per caso vi state cimentando nel tentativo di stampare da PC direttamente sulla nuova stampante Polaroid PoGo o semplicemente non avevate mai pensato di farlo ecco cosa vi serve:

- Un computer con scheda Bluetooth
- Un stampante Polaroid Pogo
- Zink Paper



Il procedimento è semplice.
Aggiungete la Polaroid PoGo dall'utilità per il rilevamento dei dispositivi Bluetooth tramite la passkey 6000 (quella di default).
Una volta che i dispositivi saranno "accoppiati", selezionate la foto, tasto destro e cliccate su Invia a > Dispositivo Bluetooth
Facile no?



Saluti
Cigno

25 marzo 2010

PX100 e PX600 - La rinascita della Polaroid

The Impossible Project ha portato a termine la missione.
Sono state presentate a New York le nuove pellicole PX100(150ISO) per la SX-70 e PX600 (640ISO) per le serie 600 e saranno disponibili per l'acquisto già da questo Giovedì.
Possiamo finalmente dirlo: la polaroid è salva.
Questa è una buona notizia e voglio dirlo subito perché è importante.
Ora vediamo cosa è successo in questi ultimi 2/3 anni:

- Polaroid annuncia la fine della produzione delle pellicole a sviluppo integrale.

- I prezzi lievitano. Un pack da 10 pose arriva a costare in negozio anche 20 Euro.

- Un mondo di appassionati e non si mobilita con petizioni online, nasce il sito SavePolaroid, PolaPremium (prima Unsaleable) raccoglie e mette in vendita a prezzo "modico" le rimanenze di magazzino raccolte in giro per il mondo.

- Gli ultimi pack vengono venduti a 18/20 euro.

- Un gruppo di persone, capitanate da Florian Kaps, salvano l'impianto di produzione di Enschede in Olanda e avviano "The Impossible Project" con l'intento di creare un nuovo prodotto in collaborazione con Ilford.
"Il progetto è molto più di un semplice piano d'affari. E' una lotta contro l'idea che tutto debba morire quando non crea fatturato".

- Polaroid finalmente si rende conto che è l'unica azienda nel mondo che si ostina a NON fare quello che tutti gli chiedono: pellicole istantanee. Torna sui propri passi e decide di distribuire le nuove pellicole in collaborazione con The Impossible Project.

Il risultato di tutto questo sono delle nuove pellicole in bianco e nero con nuove caratteristiche e soprattutto manipolabili. Ecco un esempio:



Ma le novità non finiscono qui...
The Impossible Project ha fatto sapere che verranno prodotte anche le versioni a colori della PX100 e PX600 (anche per polaroid image e spectra).
Ancora in fase embrionale sembra essere invece la produzione delle pellicole a sviluppo separato e del mitico formato 20x24.
A collaborare allo sviluppo di questo progetto, come da tradizione, ci saranno una serie di grandi fotografi (ancora non sono stati fatti nomi).

E adesso?
Adesso tutti a comprare! Non vi è venuta una gran voglia dopo tutte queste novità? Almeno un pack dai!
Ecco che arriva la nota dolente. Il costo di un pack è di 18 Euro. 2,25 Euro a scatto. Vi viene lo sfizio di provare un pack? Vi costa 18 Euro più 15 Euro (da confermare) di spedizione che significa 4,125 Euro a scatto. Ad oggi sono le pellicole più costose che io abbia mai visto.

Alternative?
Non ci sono.

Come non ci sono?
Eh no, non abbiamo alternative.
Certo possiamo risparmiare sulle spese di spedizione comprando ad esempio da ARS-Imago (7 invece di 15 Euro), ma il prezzo delle pellicole quello rimane.

E' troppo?
Questo non sono in grado di dirlo con sicurezza ma sono certo che la produzione di questo genere di pellicole è onerosa sotto tutti i punti di vista.

Ci stanno speculando?
La mia "paura" è che diventi tutto in stile "Lomography"...dove Florian Kaps aveva precedentemente lavorato.

Morale della favola?
Sono contento, perché in fondo l'idea di perdere per sempre le pellicole Polaroid era deprimente. Certo 18 Euro non sono pochi, anzi sono tantissimi ma è anche vero che ognuno dà il valore che vuole alle cose. Quanto importante è per voi continuare a scattare con pellicole Polaroid? Se la risposta è "fondamentale" allora non sarà un problema rinunciare a qualcosa per averne un pack ogni tanto no?
Io per ora aspetterò in attesa di vedere come evolveranno i prodotti.

Vi ricordo che per chi è amante delle MACCHINE Polaroid la cara FUJI produce ancora le FP-100C (colori) e le FP-3000B (b/n) che possono essere usate con tutte le Polaroid type 100 e costano MENO di 10 euro.

Saluti.
Cigno

Go Longboard

Amo questo video, un po' per la musica, un po' perché amo gli sport su tavola, un po' per l'atmosfera.
Si ho 31 anni e me ne comprerei comunque uno subito.



Saluti

Cigno

22 marzo 2010

Massimo Fiorio è un paraculo

Eccolo.
The fall of 1960.
Il nuovo disco dei Canadians.
Conosco Massimo da tantissimi anni ormai ed il paraculo più simpatico che io conosca.
Così sono qui per condividere con voi il suo disco in anteprima.
Perchè Massimo prima di tutto è un amico e a me fare "pubblicità" agli amici piace.

<a href="http://ghostrecords.bandcamp.com/album/canadians-the-fall-of-1960">A Great Day by Ghost Records</a>

Un saluto.

Cigno

4 marzo 2010

Tutti al Giro d'Italia



Avevo inizialmente perso gli scatti utilizzati nel video.
Quella dannata SD si era infilata in mezzo ad alcune carte in un cassetto.
L'ho ritrovata il giorno in cui Zage ha lanciato su Twitter questa idea:

"In questa settimana ognuno di noi dovrà concludere un progetto o iniziarne uno"

Avevo inizialmente deciso di costruire una piccola polaroid pinhole ma ho preso il ritrovamento della SD come un segno del destino.
Quindi ecco il mio piccolo progetto.

Saluti
Cigno

21 febbraio 2010

#Sanremo

Molti si sono accorti che quest'anno mancava la Gialappa's Band a commentare Sanremo (pare faccia parte di tutto un progetto per far perdere ascoltatori a Radio Due, partendo dalla cancellazione di Condor, l'unico podcast che ascoltavo). Mi dicono che una buona alternativa fosse Macchiaradio. Non ho avuto modo di ascoltarli ma immagino che Neri-Sofri-e-il-tenore-Bordone facciano un buon trio.

La vera sorpresa per me è stata guardare Sanremo con Twitter, seguendo il trending topic #sanremo, dove centinaia di utenti hanno commentato ogni secondo del festival con un'acidità spettacolare, un flusso continuo di comicità alla Spinoza (che ha ormai preso piede ovunque), montando serata dopo serata, fino alle urla di dolore per la finale.

Non trovo notizia di questo fenomeno da nessuna parte, per questo mi è venuta voglia di scriverne. Credo che quest'evento abbia rafforzato l'intero twituniverso e sono sicuro che la gente non veda l'ora che torni un altro evento simile. Altro che TV interattiva.

Lo so che una parte di voi non guarda Sanremo, odia X Factor a prescindere, non gli piace Toxic perché la canta Britney Spears. Non tiratemi su pistolotti che non è ciò di cui parla questo post e tornate a crogiolarvi tra le vostre élite. Semmai potreste lamentarvi del fatto che torno a scrivere sul blog solo per sta roba. Ma poi comincerebbe tutto un discorso su quanto stiano diventando inutili i blog (un certo tipo di), con tutti i Facebook, Tumblr, Twitter, Friendfeed, Buzz che circolano. No dai cancellate Buzz dall'ultima frase.

zage

22 gennaio 2010

Metallo si ma non troppo

Ho sempre desiderato avere una band con cui prendere le canzoni pop più famose per trasformarle in pezzi "Indie" (sentite la chitarra che fa zagazagazaga?). Immaginavo una versione alla Northpole di Toxic di Britney Spears, oppure "Single Lady" di Beyoncè in versione Arctic Monkeys.
Esiste una band svedese di nome Hellsongs che smonta i pezzi metal più duri e puri per farne canzoncine pop.



Ci vuole un gusto musicale ed una delicatezza notevole per prendere Seek and Destroy dei Metallica e trasformarla in uno splendido pezzo da ascoltare in viaggio verso Rosolina Mare. No?
Consiglio la loro versione di ThunderStruck, Paranoid e Jump.

Buon Ascolto.

Cigno

21 gennaio 2010

Biffy Clyro, il mio disco per il 2009

Ci ho pensato un sacco.
"Only Revolutions" dei Biffy Clyro è il mio disco preferito del 2009. Perchè?
Semplicemente è un disco stupendo. I Biffy Clyro sono un giro in ottovolante. Sono la tensione della salita, la bellezza del panorama visto dall'alto e la vertigine della discesa. Tutto a bocca aperta. Capaci di alternare la dolcezza assoluta e straziante di Many of Horror, ai giri ipnotici di Born on a Horse, alla violenza di The Golden Rule.
Molti dicono non sia all'altezza di Puzzle (il disco precedente). Io penso sia solo un disco diverso.



Buon Ascolto.

Cigno

16 gennaio 2010

Non trovo una traduzione che renda l'idea di LOUD.


Sapete che non mi lascio mai scappare i rockumentari.

It might get loud (trailer, almeno vi rendete conto di quanto bene sia girato) mette insieme tre chitarristi e persone veramente distanti tra loro.

The Edge degli U2 (smettete di regalargli unità Delay a natale), è un bravo ragazzo, pulitino, perfettino, scommetto che tiene la plastichina di imballaggio sul battipenna della chitarra nuova per qualche mese prima di toglierla.

Jimmy Page dei Led Zeppelin, nonno del rock, non molto vicino a me, ma impugna (idealmente) la chitarra come piace a me.

Jack White dei White Stripes, ragazzino troppo punk, troppo incazzato e troppo blues per i miei gusti. Dovrebbe dire a sua sorella di abbassare i gomiti quando suona la batteria, ma li perdono per aver lasciato fare ai Simpson questa scena.

Chiacchierano, si insegnano qualche riff, ascoltano i loro dischi preferiti, ci mostrano un po' di rock sottoforma di aria solidificata. Sì, è una frase poetica che non vuol dire un cazzo, ma io, che una chitarra la suono, la vedo così. Il rock esiste, mi sento abbastanza idiota a scriverlo, ma lo sento da quando avevo 16 anni. Va da un plettro che gratta la corda, a una botta al corpo della chitarra, può essere un'asta del microfono sfregata sulle corde, o un adesivo attaccato al corpo della chitarra, non è per forza "rumore", molto più spesso è il semplice gesto che accompagna il manico dopo aver dato una pennata. Rock è muovere aria che ti spettina. Ahah. Che idiota.

Zage

p.s. a quando Corgan vs Morello vs Slash?