30 giugno 2006

Il sole, che tu voglia o no, s'infiltra.

infiltrazioni holgaQuella volta che abbiamo scattato le foto per la stampa, ho portato anche la mia Holga, la quale fino a quel momento non aveva mai dato segni di lasciare pentetrare la luce del sole, caratteristica peculiare della Holga.

Allora per rimediare avevo cercato diversi consigli in giro per internet e dopodiché li applicai tutti contemporaneamente. E precisamente:

- ho tolto la mascherina che permette di scattare in formato 6x6 (ovviamente applicando dello scotch per tenere ferme le batterie).
- ho lasciato la Holga in pieno sole di mezzogiorno, fregandomene se la temperatura era circa quella di fusione dell'oro.
- ho tolto il rullino senza nascondermi troppo dal sole (be' questo non credo abbia influito, visto che il rullino medio formato praticamente esce già completamente avvolto e la pellicola è al sicuro).

Le infiltrazioni sono arrivate eccome (e per eseperienza personale so che il sole quando vuole ti penetra fino nelle ossa) e i risultati li potete vedere sul nostro sito (su Flikr purtroppo ho un free account che non mi permette di uploadare più di tot MB al mese).

Aggiornamento 5-7-2006: ora anche su flickr.

Va bene, le foto non sono un gran che... ho capito che la regola lomografica di scattare senza guardare nel mirino è una cazzata, però la "shoot from the hip" (quella che con gli amici chiamiamo "scattare col cazzo") rimane la mia preferita perché riequilibra l'inquadratura grandangolare.

Massì anche se scrivo cazzate non se ne accorge nessuno.

zage

29 giugno 2006

E morì con un felafel in mano

"E morì con un felafel in mano" è un libro dell'australiano John Birmingham (edizioni Fandango) che suona più come un diario delle sue esperienze personali di convivenza, divertente (nulla più) per chi c'è passato.

Il film, di Richard Lowenstein, invece è un'ottima riduzione del libro, perché gli dà una struttura ben precisa in tre atti (le tre case dove il protagonista va ad abitare) e ci inserisce una trama d'amore.

Ora lo ricordo con malinconia e penso al protagonista scrittore fallito, l'amica (la donna più bella del mondo), e il convivente tedesco (o almeno quello che nella mia testa sembra essere un tedesco) che sa dire tre parole, immancabile in ogni appartamento condiviso.

Se mi metto ad ascoltare Golden Brown degli Stranglers (presente nella colonna sonora) i miei dotti lacrimali si seccano di sicuro. Ecco, avrei bisogno che qualcuno in questo momento mi passasse sotto la porta i cibi più appiattiti che ha.

Se avete voglia di guardarlo, fatelo con un vero amico.

Zage

p.s. Vuoi sposarmi? Non posso, tra un po' devo uscire.

26 giugno 2006

I -TIGI tornano a Bologna

usticaMio padre fa il controllore di volo da molitissimi anni.
Ogni volta che in un telegiornale sentiva parlare di Ustica mi diceva sempre:
"Francè sto cacchio de DC9 lo hanno buttato giù, alla tv dicono un sacco de fregnacce, sta tutto scritto nelle registrazioni delle torri di controllo".

Il Dc9 dell'Itavia esploso in volo la sera del 27 giugno dell' '80 al largo di Ustica è tornato a Bologna sabato sera.

Radio Due ha seguito in diretta tutto il percorso del DC9 che poi è arrivato domenica mattina intorno alle 11.30, presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Bologna, dove il sindaco Sergio Cofferati lo ha preso in consegna.

Tutto questo servirà a costruire un museo della memoria...per non dimenticare.
Mi chiedo cosa pensano i parenti delle vittime di questo "non dimenticare". Mi chiedo se invece non preferirebbero un "per fare chiarezza".

Grazie a Marco Paolini e al suo bellissimo "I-TIGI Canto per Ustica" questa storia mi si è ancorata allo stomaco.
La capacità di Paolini di farti sentire parte della vicenda è unica. Sembra quasi di essere lì a pilotarlo quel maledetto DC9...
Vi consiglio questo spettacolo perchè si limita a riportare i fatti così come sono senza aggiungere altro.

Cigno

25 giugno 2006

Indie fest. Bla bla. E poi ciao.

Ancora ancora ancora vorrei scrivere quel dannato post che vi toccherà il cuore, ma non sarà questo. Qui parlo di amici, ne faccio un po' di pubblicità, mi perdo un po' a fare lo stronzo, poi discuto da solo e infine termino il post il più velocemente possibile, chiudo il browser, spengo il pc, scappo perché qui da solo non ci so stare.

Al Festival di Radio Sherwood, c'è l'Indie Attack Fest (due giornate, ieri e oggi), gruppi vari bla bla bla etichette indipendenti bla e ancora bla, praticamente gruppi che ascoltano altri gruppi sperando di essere ascoltati. Aspetta Matteo, devi fare pubblicità, non è questo il modo, forse dovresti chiedere ai tuoi amici come va scritto un buon post, non trovi?

Allora tra le tante etichette meritevoli, vorrei farvi conoscere queste due.

La MadCap Collective.

e la Fosbury.

Sì, dovrei parlarne un po' di più, spiegarvi chi producono di buono, ammettere anche che sono amici, o amici di amici, quindi non per forza amici, ma non lo faccio punto

Questo potrebbe aprire un'interessantissima discussione su cosa sia l'amicizia, dove comincia dove finisce dove si inerpica, ma siccome non ho amici con cui discuterne, la discussione termina qui.

zage

p.s. pensate che "dove si inerpica" quasi mi piace come titolo per una canzone, questo dovrebbe convincervi(mi) del tutto che io non so scrivere canzoni.

23 giugno 2006

Il solito vecchio post sul tempo, bevendosi una birra.

Aggiornato 25-06-2006.

Ok, avevo dimenticato di avere un blog. Oggi avrei voluto scrivere un post spaziale, una cosa che vi avrebbe toccato il cuore. E invece niente, tanto lo sapete che il vostro cuore è troppo freddo.

Ho beccato sul sito della birra Miller un paio di video carini. Mi concentro sul primo: downhill. Un fantastico piano sequenza (finto ovviamente), con un carrello pazzesco. GUARDA.

A dirla tutta rivedendolo non mi ha esaltato come la prima volta. Questo potrebbe lanciare un'interessante discussione su quanto influisce il momento in cui si conosce (guarda legge incontra) qualcosa. Come quando leggi un libro che a quindici anni non ti dice niente e a 25 ti cambia la vita; come quando guardi un film che ti esalta ma la seconda volta che lo vedi non capisci cosa diavolo ci trovavi di interessante; come quando passi il tempo con una persona da anni e ti chiedi troppo tardi perché lo stavi facendo; come quando conosci una persona da un giorno e ti chiedi perché non l'hai conosciuta prima.

Ad esempio l'interessante discussione di prima è diventata completamente noiosa adesso.

zage

20 giugno 2006

I mondiali in streaming? se po fà....


All'inizio ero scettico ma poi mi sono ricreduto.
E' vero, è possibile vedere i mondiali di calcio di Germania 2006 in streaming su internet.
Come? E' facilissimo.
Tutto quello di cui avete bisogno è:

1) una connessione internet decente
2) TVUPlayer
3) un pochina di pazienza

Installate il programma, next, next, next, accept, next, next, ok.
Vi collegate al network con il database delle tv.
Selezionate ESPN2 e il gioco è fatto.

Diciamo che guardare le partite sul pc di casa non è la stessa cosa che guardarle in TV, disteso sul divano, birra moretti, rutto libero, commenti tennici a caso e magari con un paio di amici ma se vi accontentate...

Cigno

19 giugno 2006

Press Kit

La lezione di oggi ragazzi si incentra sul press kit che abbiamo redatto. Il risultato l'ho messo sul nostro sito, ma vorrei portare alla vostra attenzione tutto il peggio che siamo riusciti a fare.

Si inizia con una frase sibillina: Il progetto MU inizia con una fine. Tanto per attirare l'attenzione, senza che il lettore sappia della totale inutilità della frase.

Salto qualche frase, prendo solo le più significative. Si prosegue con qualche elemento tratto dall'alchimia per far credere che sotto ci sia davvero qualcosa: E' da questo crogiolo che prendono forma canzoni dalle ampie melodie, ovviamente notate come "ampie melodie" non significhi un cazzo, ma sia comunemente usato dai recensori di sta cippa.

Allora già che ci siamo aggiungiamo un accompagnate dalle roventi pennellate rock di chitarre percosse tanto per confondere le idee al lettore. Roventi pennellate? Ma di cosa stai parlando? Non facevate musica?

La band è dunque relativamente giovane, si traduce letteralmente come "suoniamo da sei mesi, non ci conosce nessuno, ai nostri concerti non viene un cane, ricicliamo le canzoni del gruppo vecchio tanto per riuscire a sostenre un'ora di concerto, facciamo più di 50 anni in due".

Si passa a un po' di colore con partecipazione di amici al computer, mai visto un computer sul nostro palco. Dico, MAI.

La presenza di nuovi strumenti sul palco infatti aiuta i MU a riarrangiare i loro pezzi in vesti nuove ad ogni live, rito che tenta di liberarli da strutture di genere che ne trattengano lo spirito e che rende ogni performance pressoché unica. Questa frase la rileggo e la rileggo e ogni volta ha meno senso di prima, un po' come quando ripeti tante volte forchetta e a un certo punto non ti sembra più una parola. For--cosa??

Continuo con un po' di cazzi miei: i cortometraggi di
Matteo ispirati alla toy camera Holga: malinconie dai forti contrasti
. Malinconie dai forti contrasti. Questa l'ho scritta aprendo un po' a caso il vocabolario e unendo termini alla cazzo, metodo usuale per la Consoli. Si nota tanto?

immediatezza live intrecciata a una sovrapproduzione artistica che ne garantisce lo spessore. Ecco questo è proprio come se stessi scrivendo "applausi per Fibra". Le due frasi sono intercambiabili. Solo che la prima è un po' difficile da cantare a tempo ma con un po' di sforzo...

Dopodiché ci era richiesto di condensare tutto in poche righe, ho fatto del mio meglio.

Ecco qua:

Mu. Una giovane band padovana indipendente in viaggio tra chitarre acustiche e bassi distorti. Da una ricerca pop con rovente spirito rock e un occhio all'elettronica si giunge a malinconie dai forti contrasti schizzate di vernici colorate.

Gran ovazione finale direi. Schizzate di vernici colorate. Per scrivere questa frase ci ho messo un sacco di impegno, cioè tipo ci ho sudato per... mmm... una trentina... no, una decina di secondi. Sì una decina. E' stata dura ma il risultato si vede, no? Il gioco è tutto su quel "schizzate" che fa nascere nell'inconscio desideri sessuali, "vernici colorate" è solo la solita cagata. No dai, credo di avercene messi 11 di secondi.

zage-oggi-sono-sprezzante, any problem?

15 giugno 2006

Calendario estivo.

Aggiornato il 26 giugno 2006:

Va bene ho pochissimo tempo per fare un velocissimo calendarietto, magari questo post lo sistemo nei giorni prossimi.

Stasera: lo spettacolo con Elisa Calabrese di cui vi parlavo nell'ultimo post. Imperdibile. Io vado a rivederlo. Non fatemi fare figure, venite anche voi.

Venerdì: al banale (estivo?) finale di concorso per band emergenti, ci suona Pier un mio amico.

Sabato 17, l'Italia al Portello? Non me ne frega un cazzo di calcio, ma se è per stare con gli amici...

Mercoledi 21: compleanno Laura... che però se ne sta a festeggiare il solstizio con gli islandesi (molto probabilmente finirà nella festa di paese di Reykjavik con Bjork e Sigur Ros).

Giovedì 22, dentista. No aspetta, questi son cazzi miei.

Sabato 24/25 indie fest al festival di Sherwood, non so se ci vado.

Lunedì 26, Canadians a Sherwood, ci suona Massimo Fiorio, un nostro amico.

V-v-entot-t-to g-giugno, compleanno g-giulia?

Primo luglio, compleanno cigno e Notte Bianca!

5 luglio, c|o|d a sherwood|

28 luglio, i MU ai giardini sospesi. Ma questa notizia la darò con calma, perché non abbiamo ancora idea di cosa suoneremo.

zage

12 giugno 2006

Benvenuti alla rivoluzione!

Mercoledì 14 e Giovedì 15 Giugno Ei Fu la Fabula Rasa mette in scena la commedia "Benvenuti alla Rivoluzione" al Teatro delle Maddalene (in via S.Giovanni da Verdara, dalle parti di Piazza Mazzini).

Ok, non fermatevi ai 7 euro, tanto non andate mai a teatro e in certi posti il cinema costa di più.

Vi assicuro che non vorrete perdervi Elisa Calabrese, la donna che fa la camomilla col microonde. Io non me la perdo.

zage

6 giugno 2006

Stasera Upside Town.

Questa sera per lavoro mi troverò ad Upside Town, una manifestazione/festival sponsorizzata dalla birra Miller che unisce un po' di trendytudine alla buona creatività.

Il bello è che è all'aperto, in piazzetta Sartori (dai quella piazza vicino Oviesse, davanti Largo Europa), una piccola oasi di erba finta e amache in mezzo ai grattacieli.

Ieri sera ad esempio c'era il TAM, coi vari componenti degli East Rodeo con un bello spettacolo teatral-musicale. Ampli su biciclette, tastiere su carrelli, MS Paint proiettato sulle case.

Stasera ci sono i Kosovni Odpadki, che fanno quella roba balcanica. Io sarò lì per girare e montare un video della serata per il sito di Upside Town. Se non piove ovviamente. Qualcuno che fa compagnia al giovane regista?

Dowson.

5 giugno 2006

Servizio fotografico con l'autoscatto.

A luglio, probabilmente il 28, suoneremo ai Giardini Sospesi, stazione estiva dei Carichi Sospesi sita tra i suggestivi Bastioni Santa Croce, che sono dietro l'Appiani per intenderci (che è dietro dietro Prato della Valle per intenderci).

A questo proposito i Carichi ci hanno chiesto la solita biografia e la solita foto per la stampa. E poiché ci mancano entrambe le cose, ieri mattina, un'assolatissima domenica, io e cigno ci siamo avventurati tra le strade dall'americana ampiezza della zona industriale a Est di Padova. Dalla tangenziale scorgevamo i magazzini più colorati della terra ma purtroppo molti cancelli erano chiusi e ci siamo accontentati di un enorme spiazzo abitato da giganteschi container abbandonati come elefanti stanchi che tentanto di ricordare sé stessi.

Ecco quindi che abbiamo messo su un servizio fotografico, con l'autoscatto ovviamente. Dico ovviamente, perché Sara dormiva.

Le due foto vincitrici sono queste (con gran ritocco in Photoshop):


Quella dove saltiamo sembra quasi un fotomontaggio, ma vi assicuro che è vera e che prima di fare il salto giusto, e a tempo, e in campo, abbiamo sudato sette camice.

Il resto delle foto le potete vedere qui, sono belle fatevi un giro! Ci siamo anche noi che facciamo i deficienti in posizioni hip hop. Ma ci stiamo troppo dentro.

Zage

1 giugno 2006

ADSL si, ADSL no

Cigno: Pronto?

Operatrice: BUONGIORNO! Sono Elisa di "XXX" la chiamavo per offrirle il nostro nuovo servizio di linea ADSL veloce ad un prezzo incredibile pensi che...

Cigno: No guardi la interrompo subito, qui non abbiamo la copertura ADSL...

Operatrice: Mi sembra impossibile!! Un attimo che controllo...

Cigno: Ma scusi non controllate prima?

Opertrice: E' vero! Non siete coperti da ADSL! Allora mi dispiace e scuso per il disturbo...

Questo succede circa tutte le settimane.
Saccolongo è uno dei pochi comuni nella provincia di Padova ancora senza linea ADSL... e mi sono sempre chiesto: ma possibile che nel 2006 interi comuni siano costretti a navigare ancora a 56k? Come mai?

Una spiegazione c'è:
la linea telefonica analogica e quella ADSL viaggiano sullo stesso cavo ma a frequenze diverse. Non so scendere nel dettaglio ma ogni banda copre all'incirca 700 numeri di telefono.
Che succede se un comune supera i 700 numeri di telefono?
Si installa un secondo cavo giusto? Invece no.
Per risparmiare, i nostri cari amici della Telecom, hanno preferito "codificare" il segnale a frequenza maggiore, utilizzando lo stesso cavo.
Questa meravigliosa scelta tecnica impedisce ad alcuni comuni, come il mio, di permettere ai suoi abitanti di usare la linea ADSL.
In parole povere la linea ADSL non c'è perchè le sue frequenze sono già occupate da quelle analogiche.

Oggi disdico il contratto Telecom. Mi hanno proprio rotto le palle.

Cigno