29 aprile 2008

Gli animali salvano il pianeta.

Grazie alle stopmotion claymation della Aardman Animations (Wallace and Gromit per intenderci), Animal Planet presenta una serie di corti animati molto divertenti. Protagonisti gli animali, soggetto: il pianeta da salvare.

Il mio preferito:

Qui gli altri dieci.

Si ringrazia a metà la Betty che non si era resa bene conto del link che mi aveva passato :)

zage

Anche i Coldplay.

violet hillAnd If you love me, won’t you let me know

Abbiamo parlato più volte delle strategie di gruppi come Radiohead e NIN che sfruttano a loro vantaggio il fenomeno della musica scaricata, piuttosto che combatterlo come vorrebbero le loro case discografiche.

Diremo anche dei Coldplay allora che, con un sito così scarno quanto difficile da leggere, hanno deciso di dare in pasto alla gente il nuovo singolo, aggratis.

La promozione vale per una settimana solo però. E questa mattina il sito era giù. E solo oggi pomeriggio sono riuscito ad iscrivermi per ricevere il file. Ma non mi è ancora arrivata la mail di risposta... di questo passo mi sa che passa una settimana e il singolo me lo sogno.

zage

18 aprile 2008

Spremuta di foto.

Fantastico videoclip che mi ha segnalato Betty questa mattina:



I libretti credo siano veri, nessuna post-produzione a parte per il fatto che in tutta probabilità le mani con libretto sono girate in green screen. Altro che la pessima idea di "foto lunghe" che cerca di rifilarci Flickr per non dichiarare apertamente guerra (persa in partenza) a You Tube. Sono queste quelle che definirei foto lunghe!

zage

17 aprile 2008

Tuffo al cuore.

murassiContro ogni previsione (meteorologica) domenica siamo andati a fare una gita a Pellestrina, isoletta al largo di Chioggia. Abbiamo caricato le bici in auto e le abbiamo traghettate dall'altra parte. Il sole alla fine ha premiato il nostro coraggio.

A parte l'Ape semisommersa in un piccolo golfo paludoso, le potrone coloratissime dove meno te l'aspetti e i tristi giovani del posto (tamorti), la vera grande sorpresa è stata rivedere l'isola di Ca' Roman.

Per arrivarci bisogna percorrere i murassi, un irreale muro bianco che taglia il mare in due unendo le due isole, talmente assurdo da farvi sembrare di essere in un sogno.

Ca' Roman è un isolotto abbastanza incolto, tutto un boschetto tranne per una riva dove ci sono poche basse strutture abitative e una spiaggia selvaggia fatta di cespugli divorati da chioccioline bianche.

Io lì ci ho passato un'estate (avrò avuto dieci anni), assieme a un'altra quindicina di bambini. Immaginatevi cosa significhi un'isola tutta a disposizione di un bambino. Ricordo anche un bunker da qualche parte e degli scogli bianchi da cui scorsi una tromba d'aria all'orizzonte.

Credo di aver capito perchè sono così preso da Lost ultimamente.

foto by Cigno, ovviamente io ho caricato un rullino bianco e nero visto il tempo e adesso viene fuori il sole.

zage

11 aprile 2008

Che?

Vorrei chiarire la mia posizione su Lost, rendendo lampante in questo modo la mia malattia ossessiva nei confronti delle serie televisive, e forse per convincere chi come me all'inizio storgeva il naso nei confronti di questa serie.

Dopo le prime puntate smisi di vederlo perché gli sceneggiatori si perdevano troppo nelle vite ante-factum dei naufraghi piuttosto che spiegare ciò che dava suspence alla serie: i misteri dell'isola.

Ripresi a vederlo dalla terza serie, a sprazzi, quando capitava, e mi accorsi che c'era già più movimento, che l'isola veniva finalmente mostrata, che venivano a galla marchingegni alla Myst, sebbene i misteri si moltiplicavano senza venire mai svelati.

Ecco che allora mi procurai tutte le stagioni e perfino le puntate che stanno andando in onda oggi in America (e che riprenderanno dopo questa piccola pausa di finta-primavera).

A differenza di molti, che seguono la serie per avere le risposte, io la guardo per vedere l'isola. Sarei felice di non avere risposte (sarebbe una novità, un po' Blair Witch Project d'accordo, ma meno cheap), con la sola clausola che la serie non abbia mai fine. Purtroppo pare che gli sceneggiatori abbiano affermato che tutto alla fine avrà un senso, il che, lo ammetto, mette curiosità sebbene l'impresa sembri impossibile (a meno che non si tiri in causa il metafisico. Troppo facile, poco interessante).

Insomma Lost si traduce in questo filmato:


(Un altro post lo meriterebbe la sigla iniziale, fatta dell'unica scritta "LOST" in un terribile rendering 3D su sfondo nero. Mi respinge e attrae allo stesso tempo.)

zage

10 aprile 2008

Ala Ovest.

Sono assetato di nuove serie televisive. E più lunghe sono più sono contento.

E allora c'è questo The West Wing che avevo intravisto anni fa. Sono arrivati alla settima stagione. E pare che chi intraprende questo sentiero finisca per guardarselo tutto.

Io, giuro, ho fatto il giro dei rivenditori e non sono riuscito a trovare neppure un cofanetto e quindi, vabbé, mi sono procurato la serie in inglese sottotitolata (male) in inglese e sono pronto per questo viaggio.

Fortuna che, pare, produrranno una seconda stagione di Californication; poi c'è questo Studio 60 che dicono fatto per gli amanti di Friends e The West Wing; e The Wire dove tra i sceneggiatori spicca Dennis Lehane, il mio scrittore thriller preferito; o infine Six Degrees dal creatore di Lost.

zage