12 dicembre 2009

Capello nella zuppa.

Sono dal parrucchiere. Fatto il solito taglio SCARRUFFATO grazie al sea salt spray inventato dai surfisti. Aspetto le due ore e mezza che mancano a lei. Ho il tempo di leggere i Wired italiani che a casa arrivano e rimangono sul comodino a guardarmi addormentare di botto tutte le sere.

Sul numero di settembre c'è un articolo che descrive come viene preparato il panino "Il Mac", che tra l'altro mi piace, a parte il nome. Non che mi sia particolarmente stupito ma il punto in cui dice che c'è un laser che controlla la forma del bun, la pagnotta, e che individua ed elimina quelli con i "contorni non standard" mi ha fatto venire voglia di scrivere questo post.

Non sono esattamente uno che ha talento in cucina ma se mai dovessi aprire un mio locale baserò l'intero menù su preparazioni del tutto grezze e sommarie. Ogni PIETANZA non avrà mai la stessa sembianza. Ecco fatto, ho già il motto del locale. Imposterò un laser che elimina i piatti identici. E i clienti rompiballe già che ci siamo. E puntiamolo anche su due tre bimbiminkia soliti ad andare al cinema.

Sulla pizza ad esempio la mozzarella la metto sistematicamente STRACCIANDOLA seguendo le sue nervature naturali (me l'ha insegnato jamie). Non rompetemi le balle: sì, fa grumi, non crea una superficie perfetta di formaggio sopra la pizza, ma ha un'aspetto deliziosamente CASERECCIO e fila meglio. Rompiballe.

Anche le verdure le taglio tutte a pezzi diseguali. Ma quello è perché non sono capace.

zage

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