6 settembre 2005

MUleskine


È ora di pensare ai testi e mi serve un block notes dove mescolare dentro parole, frasi e idee.

Ma non mi basta un blocco qualunque, ne ho provati molti con gli anni e ho trovato ciò che fa per me con l’esperienza. Ad esempio uso un formato più piccolo dell’A5, altrimenti mi sento come un topo in mezzo a una stanza enorme e le parole non fluiscono. Righe o quadretti? Non so, entrambi mi impongono delle strutture che non voglio seguire, la mia scrittura varia di grandezza e mi sento scomodo a lasciare spazi tra una riga e l’altra a volte troppo grandi e altre volte troppo piccoli.

Perciò questa volta ho comprato una Moleskine grande quanto una mano, con pagine bianche. Si addice abbastanza. La copertina rigida mi intimorisce leggermente ma oggi riesco ad affrontarla. Purtroppo le pagine sono pesanti, ho visto troppo tardi che esisteva una versione con fogli più fini.

Anche la penna è essenziale: al gel (massima espressione della tecnologia giapponese, l’inchiostro è nero nero e lucido, la sfera è scorrevole, costano come 10 Bic e durano 1/10 di Bic), spessore della punta 0.7. Con queste mi trovo bene, ma devo ancora trovare la Mia penna.

Zage

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