23 febbraio 2007

Adesso c'ho voglia di dire cazzate.

Ad oggi se qualcuno cerca cercasi imprenditore che acquista agrumi su google, trova il nostro blog al primo posto (le statistiche del nostro sito dicono che qualcuno è arrivato qui facendo quella ricerca).

Ma è mai possibile? Proprio quando stavo per scrivere un post su come la spremuta d'arancia sia la bevanda del secolo. E all'Ikea la vendono a €1 al bicchiere. E all'Ikea vendono anche l'attrezzo della mia vita. Il conta spaghetti. Un aggeggio con dei buchi di diametri diversi nei quali infili gli spaghetti e sai che stai facendo una, due, tre o quattro porzioni. Tecnicamente basterebbe un solo buco da una porzione, in quanto poi la somma è l'operazione più semplice da fare. Ma il design ha prevalso sulla funzionalità e va bene così. Pensavo che mio fratello avrebbe capito il mio entusiasmo mentre gli brandivo il contaspaghi davanti agli occhi. E invece ha risposto che non si fida e che c'è roba più interessante lì fuori nel mondo. Ad esempio il raccogli spaghetti. Una specie di forchetta dal lungo manico che ha un uncino che permette di raccogliere con facilità gli spaghetti cotti dentro la pentola di acqua bollente. Avete presente di come sgusciano peggio di vermanguille? Che ora che ne avete assaggiato uno la pasta è scotta.

E ho finito un rullino a colori a Venezia e non l'ho ancora portato in laboratorio. E la Holga ha dentro la pancia un rullino bianco e nero e la mascherina 6x4.5 che volevo sfruttare al meglio per fare dei bei ritratti e alla fine mi sono trovato a scattare alla cazzo come al solito, 16 pose che non riesco a finire, e quando le finisco e le sviluppo e sono scontento perché non c'ho messo impegno e ho scattato per la fretta di finire il rullino.

Mercoledì al Solidalidea mi sono divertito tanto a suonare pieno di strumentazione davanti quattro persone. E non mi sono perso d'animo, ci sono i testimoni. E mi sono piaciute le mie cartoline stampate su cartoncino, che la tipa mi ha fatto un buon prezzo oppure s'è sbagliata col costo della carta da 100gr.

Questa frase che finisce con 100gr. mi riporta la mente agli spaghetti. E al contaspaghi che assomiglia a un misuragenitali.

Sono un po' mogio è vero. Mi sento come uno che non viene fuori in un autoscatto. Un po' vampiro.

zage, il vampiretto

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