5 agosto 2007

Memo: tu as un blog aussi.

Nel mio portachiavi ora c'è una chiave che apre una e una sola tra le migliaia di porte a Parigi. Che emozione quando l'infilerò il 10 Agosto e la serratura scatterà.

Sarò a Parigi dunque, per tutta la settimana di ferragosto. Avrò con me un portatile da cui probabilmente scriverò qualcosa su questo blog.

Avrò anche tre macchine fotografiche (per la cronaca una Holga, una Polaroid e una reflex Pentax), tutte a rullino purtroppo quindi le foto non le potrò postare immediatamente.

Avrò pure una webcam però, qualcosa mi inventerò con quella se avrò il tempo.

E infine avrò una Lonely Planet ma ho sfogliato per bene anche una Routard.

Ecco se avete qualche consiglio di cosa fare/vedere a Parigi (ancora meglio: ci siete stati? la prima immagine che vi viene in mente alla parola "parigi"?) e anche di cosa portare in un viaggio così, considerando che prenderò il mio primo aereo?

E' un periodo strano, l'ansia l'ho accoppata giuro ma non molla mai del tutto, di nuovo c'è però che di fondo percepisco una certa gioia continua, che mi riempie il petto, la sento tutta lì, lontano dalla testa e mi tiene ben sospeso. E' come aver fatto un gran sospirone di sollievo e quel sollievo è rimasto tutto dentro a riempire le cellule.

zage

8 commenti:

  1. Sembrerà la banalità numero uno, ma parigi è veramente bella .
    Ci sono andato a marzo solo per rivedere i miei amici erasmus, aspettative zero sulla città. E invece mi ha sorpreso, è piacevole anche solo camminare per le strade, è enorme ma molto accogliente. Si concede, affascinando ma senza tirarsela troppo. La sainte-chapelle ha delle vetrate colorate da morirci dietro, se trovi una giornata di gran sole non perdertela (con il cielo nuvoloso o di sera rende di meno). Al tempo il museo dell'orangerie è stata forse la mia meta principale, anche solo per le Ninfee di monet, le due sale circolari con sti rettangoloni pieni di pennallate di stagno e fiori nient'altro (però forse a me ha impressionato così tanto per via di tutta la storia che baricco raccontata su di esse in city . Però meritano comunque, credo).
    In valigia? Se non sei ferrato, un dizionarietto di francese per le emergenze, è vero il luogo comune secondo cui ai parigini l'inglese piaccia poco.
    Bon voyage!

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  2. Grazie del messaggio Piv, quello che mi fa strano è che dite tutti la stessa cosa: che è bello anche solo passeggiare a Parigi.

    E' una cosa che però mi lascia perplesso, è una sensazione che non mi arriva, credo che capirò solo quando la vivrò in prima persona.

    Della Saint-Chapelle mi hanno parlato in molti, è segnata come meta :)

    In francese credo me la caverò. Il mio dizionarietto Collins comprato alle medie verrà con me comunque :)

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  3. l'atmosfera.
    senza ombra di dubbio. Non c'è una cosa in particolare ma è tutta l'atmosfera che la avvolge che ti entra dentro. Non so veramente cosa consigliarti...una cosa però mi è dispiaciuto non vedere..."la defense". Ma io sono un appasionato di opere architettoniche enormi e squadrate quindi non ci fare troppo caso :D

    Cigno

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  4. verso sera, passa in una boulangerie e acquista una baguette, vai al supermercato e acquista jambon, fromage o quello che ti piace (e non dimenticare una, o più, bella birretta fresca).
    Con questa indispensabile attrezzatura punta verso pont neuf. A metà del ponte sarai sull'ile de la citè. Scendi le scale, ti troverai di fronte a Square du vert-galant, un parchetto dove doisneau ha scattato una famosa foto e dove nel 1314 fu bruciato jacques de molay l'ultimo gran maestro dei templari...
    se giri intorno al parco ti troverai proprio sulla punta dell'ile de la citè, dove troverai altra gente con le baguette, due salici e una panchina...
    ecco, io penso che una baguette mangiata su quella panchina al tramonto sia una cena il cui rapporto qualità/prezzo sia un numero con tantissimi zeri.

    PS.: se è vero il luogo comune secondo cui ai parigini l'inglese piaccia poco, perchè quando io gli parlavo in francese, mi rispondevano in inglese?

    PSS: Enjoy!

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  5. una cena il cui rapporto qualità/prezzo sia un numero con tantissimi zeri.
    Dio mio, ingegnere fino in fondo.

    Grazie pavone, mi segno il tuo interessante... no... il tuo itinerario così itinerario (funzione ricorsiva)! ;)

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  6. "tantissimi zeri" non è una espressione da ingegnere!

    in realta volevo scriverti:
    baguette: 0.80€;
    jambon: 15€/kg;
    fromage: 10€/kg;

    mangiare una baguette farcita al tramonto seduti sulla panchina sulla punta dell'ile de la citè... non ha prezzo!
    solo che sono stato diffidato dalla Mastercard

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  7. Ciao Zage, purtroppo arrivo tardi visto che sei già tornato da Parigi (e comunque non potrei darti alcun consiglio su cosa visitare, visto che Parigi l'ho vista a 11 anni e l'unica cosa di cui ho memoria viva sono le orecchie di Minnie a EuroDisney!).
    Tuttavia, mi colpisce molto come parli della gioia continua, come di un sospirone che resta lì e riempie le cellule, mi comunica una sensazione di grande leggerezza, non solo mentale ma anche fisica (quasi come se la gioia fosse una mongolfiera che ti porta su, e l'ansia le zavorre che devi buttar giù perchè possa salire ancora più inalto)...mi chiedo se sia ancora lì la tua gioia. Un forte abbraccio, Posidonia.

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  8. Cara Posidonia,
    la mia gioia è ancora tutta lì e ora la visualizzo come un uovo bianco e in crescita. Non so quanto crescerà ancora, non so se si schiuderà, non so nulla. Ora sento questo.

    Un abbraccio.

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