23 agosto 2008

La Louvre.

boschIeri tipica giornata da Louvre. Pioveva.

La prima volta che vai guardi tutto ed esci che non ricordi niente di quello che hai visto. Questa era la mia seconda volta e sono andato a godermi solo le cose che mi avevano colpito di più, cioè i pittori fiamminghi, olandesi, paesi bassi. E gli italiani.

Finalmente sono riuscito a trovare un Bosch (l'anno scorso era al restauro). Il cielo verdognolo de La Nave dei Folli sembra un x-pro ante litteram, il gufo nascosto tra i rami e il viso che fa parte dell'impugnatura di un bastone sono quei particolari che te lo fanno amare. E' quasi più bello in foto comunque visto che quei geni del Louvre l'hanno relegato in un angolino semibuio.

Mentre guardavo il dipinto (ed ero solo, non interessava a nessuno!) è arrivata una famigliola italiana che l'ha riconosciuto: "Ah, ma allora ce n'è uno!". Ma questa è l'eccezione. La regola del visitatore italiano medio è correre alla stanza della Gioconda, stare mezz'ora a vedere un quadretto coperto da teste, braccia tese con la macchina fotografica in mano e riflessi di luce violenta, voltarsi, vedere il maestoso Nozze di Cana del Veronese, dire "Ma questo? E' famoso?", e nel dubbio farsi una foto assieme al dipinto che non si sa mai.

Non che io ne sappia molto di arte eh, però preferisco di gran lunga la Vergine delle Rocce alla Gioconda.

(oggi sole, è questo è bene visto che ho l'aereo)

zage

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