21 ottobre 2007

Il megliò di sé.


Arìa, musicà, isolà, polinesìa, tanté, giornì, stupidé, gioié, elettricò, stomacò, realtà (che culo, questa ci sta), magicà, animà.

Forse me ne sono persa qualcuna, dopo un po' ci si abitua e si entra in questa specie di semi-incoscienza liquida e non ti ricordi più dove andava l'accento. Un po' come quando ripeti "forchetta" mille volte e dopo un po' ti sembra un suono senza senso.

zage [zeìg]

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