10 maggio 2011

Sono.

Io sono un ciclista.

Sono quel ciclista famoso per la maglia Nera. Quando arrivare ultimi era un modo per tirare a campare. Arrivavo ultimo ma arrivavo.

Sono quel ciclista che staccava i copertoncini con i denti. Mi pagavano per non partecipare al Giro. Ero troppo forte.

Sono quel ciclista che restò in fuga solitaria per 7 ore e 45 minuti poi primo sul Sestriére. Ero riuscito a farmi voler bene anche dai francesi.

Sono quel ciclista che vinse a Limoges nel 1995 alzando il dito al cielo.

Sono quel ciclista che andava forte in salita solo per abbreviare la sofferenza della fatica.

Sono quel ciclista che ha barato. Perché nella vita l'unica cosa che so fare è pedalare. Mi dispiace.

Oggi sono Wouter Weylandt. Sono un velocista. Mi alzo sui pedali a 70 km/h per arrivare prima degli altri. Ieri sono caduto al Giro D'Italia battendo forte la testa. Lascio una moglie e non potrò vedere mia figlia nascere.



Ciao Wou.

2 commenti:

  1. Anche io, ciclista.
    Beh, quasi.
    E beh, neanche mi conosci. Ho visto Matteo due volte forse due anni fa (Carlo) per questo ogni tanto arrivo qui quando cerco distrazioni dal lavoro. Ma non avrei mai scritto.

    Sono ciclista da pochissimo, neanche vera, ma mi fracasso felicemente le palle da anni durante le domeniche pomeriggio primaverili e i pomeriggi di maggio (di luglio meno).
    Poi vivo fuori. Ma sono rientrata in Italia per una vacanza qualche settimana fa.
    Eravamo su in Friuli, Crostis, un po'di Zoncolan, tanta pioggia. C'erano 108 da tutte le parti.

    Che bello come scrivi di ciclismo!

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  2. Ciao V, anche io ero sullo Zoncolan a 300 metri dall'arrivo. http://www.bikoo.eu/forum/comments.php?DiscussionID=40

    Grazie di essere passata.

    Torna presto.

    Cigno

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