29 giugno 2006

E morì con un felafel in mano

"E morì con un felafel in mano" è un libro dell'australiano John Birmingham (edizioni Fandango) che suona più come un diario delle sue esperienze personali di convivenza, divertente (nulla più) per chi c'è passato.

Il film, di Richard Lowenstein, invece è un'ottima riduzione del libro, perché gli dà una struttura ben precisa in tre atti (le tre case dove il protagonista va ad abitare) e ci inserisce una trama d'amore.

Ora lo ricordo con malinconia e penso al protagonista scrittore fallito, l'amica (la donna più bella del mondo), e il convivente tedesco (o almeno quello che nella mia testa sembra essere un tedesco) che sa dire tre parole, immancabile in ogni appartamento condiviso.

Se mi metto ad ascoltare Golden Brown degli Stranglers (presente nella colonna sonora) i miei dotti lacrimali si seccano di sicuro. Ecco, avrei bisogno che qualcuno in questo momento mi passasse sotto la porta i cibi più appiattiti che ha.

Se avete voglia di guardarlo, fatelo con un vero amico.

Zage

p.s. Vuoi sposarmi? Non posso, tra un po' devo uscire.

6 commenti:

  1. film clamoroso.
    stupendo.
    incredibile.
    10.0
    anzi
    11.0
    il dvd l'ho consumato.
    e i libro non l'ho ancora letto...
    devo assolutamente rimediare, vero?
    ciao caro

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  2. Mah, il libro non è immensamente bello, è divertente sì, immagino soprattutto se hai convissuto anche tu.
    Se devo proprio mettermi a darti un consiglio: trova un amico che non abbia visto il film e guardalo con lui anche se è la centesima volta, io faccio così.

    zage

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  3. sarà fatto ;)
    amo sempre condividere con gli altri i film che vedo e i libri che leggo...

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  4. sarà fatto ;)
    amo sempre condividere con gli altri i film che vedo e i libri che leggo...

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  5. Ce l'avevo in programma già da un po' di tempo, così oggi l'ho inserito nel lettore dvd.
    Il tuo è un post del 2006, perbacco! L'ho trovato per caso cercando delle fotografie di scene del film.
    Ho preso appunti. Mi capita solo con i film che fanno breccia nella mia esistenza.
    Vuoi sposarmi?
    Non posso.

    Ciao!

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  6. Ciao Rita,
    un film imperdibile, son felice che ci sei inciampata :)

    zage

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