9 maggio 2006

Il Provinciale fa una gita alle Officine Meccaniche.

Edit 10-05-2006:

Sabato Carlo mi convince ad andare a Milano, deve lavorare a degli arrangiamenti per il nuovo album di Morgan. In autostrada ascoltiamo di tutto con l'iPodio Video. Lo convinco che lo shuffle non è il male del mondo. E così ci becchiamo filastrocche francesi, Cornell che si sgola Rusty Cage, chitarre Muse, basta Yuppie Flu, AC/DC a manetta. Matto Matteo è un negozio sulla strada.

Scopro che i Navigli sono un canaletto e che le Officine Meccaniche di Mauro Pagani da fuori sembrano un piccolo stabile disabitato. Dentro invece è un'Abbey Road, sala A, sala B (ma ci sono anche una C e una D), foto di tutti i gruppi che ci sono passati a registrare i loro album. Vedo chiunque. Su una foto c'é la faccia di un ragazzetto sperduto, che mi sembra del tutto simile a Matthew Bellamy, cantante dei Muse. Già, sono passati anche loro mi dice Cieli, il fonico.

In giro è pieno di attrezzatura musicale e questo strano segnale che vi mostro nella foto. C'è pure una stufa, sempre il fonico mi dice: quello è uno dei primi riverberi digitali a 8 bit, costa 5.000 sterline.





La sala A ha una regia dotata di un gran bel banco da 70 e più canali, collegato a Pro Tools, ci sono il simpatico Sergio, già batterista dei Bluvertigo e Megahertz che conosco già, padovano pure lui. La sala con gli strumenti dietro il vetro è enorme, c'è tutto quello che vuoi. Dentro c'è Kashmir che registra delle take di chitarra. Cuper, il vago assistente, fa avanti e indietro a sistemare microfoni e ad assegnare i canali giusti nel mixer. Anche Sergio fa due o tre take per lo stesso pezzo.

Dopo pranzo arrivano Morgan, il discografico e il manager, il quale poco prima di andarsene mi dice, ma ti ho già visto, forse con un taglio di capelli diverso, ecco! Sei l'attore di Spiderman!

Nell'angolo svacco, sto sfogliando una rivista che parla di tutta la storia dell'effettistica per chitarra. Il discografico, con la giacca più grande di lui, parla dei gruppi che sta producendo, parla di qualcuno che è stato lanciato da Radio DJ, ma non ricordo il nome. Poi dice che vogliono far uscire Morgan a fine agosto così si finisce diretti al primo posto, ché se esci ad Ottobre entri alla quarantesima posizione, dopo una settimana sei alla 70 e poi vieni dimenticato. C'é anche Rudy, che mi saluta. Rudy? Ascolto bene la voce... l'ho già sentito alla radio nei collegamenti della Gialappa's Band dietro le quinte di Sanremo. E' Rudy Zerbi, il direttore artistico della Sony!

Mi piace come lavora Morgan. In questa foto è ben chiaro come: tutti svaccati, lui che gesticola come un diavolo di Tasmania. Caricano un altro pezzo su Pro Tools. Per questa Morgan chiede ai fonici di preparare un rullo per Sergio e un paio di tom e una cassa da suonare con una bacchetta per lui. Fantastico, i fonici partono, microfonano, cazzo non sono abituato a 'sta roba, un musicista produttore che chiede e ottiene. Wow. Mi sento proprio provinciale, ma devo dire che mi prudevano le mani per tutto il tempo, avrei voluto prendere in mano strumenti, alzare qualche fader, decidere qualche pezzo di batteria.

Al ritorno, sfatti, ci lasciamo trascinare ancora una volta dallo shuffle che fa miracoli: un pezzo dei Mariposa dove comprare un'intervista a Carlo seguito da L'Assenzio il pezzo che i Bluvertigo portarono a Sanremo assieme a lui. Finito il viaggio, Carlo corre a togliere "riproduzione casuale" dai settaggi dell'iPod.

Zage

p.s. Grazie alle foto grandi scattate da Carlo Carcano, le piccole sono dal mio cellulare, ho scattato una Holga ad un organo vedrò se è venuta dopo lo sviluppo.

2 commenti:

  1. purtroppo non c'è stato lo stomaco e lo spunto per girare l'holga video nella sala a col pelato protagonista. peccato. altra volta, altra location.

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  2. eh... se volevasi girare come dice io, bisognava entrare dentro quell'enorme scatolone che fungeva da riverbero da bagno e lanciarmi giù dalle pedane pell'orchestranti e rovinare sul piano forte. E in tutto ciò rimprendere la bocca di Morgan squarciarsi in un nooooooo a ralenti.

    zage, ispirato.

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